di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
24 Mag 2015 15:26 - Roland Garros
Roland Garros, day-1: Federer e Wawrinka al secondo turno. Tra le donne bene Halep, Pennetta e Giorgi
di Redazione
TENNIS – ROLAND GARROS
Si parte con il secondo Slam stagionale. Il Roland Garros prende il via, come è consuetudine ormai da qualche anno, di domenica e non mancano i nomi importanti: nel maschile subito Roger Federer e Stan Wawrinka, assieme a Kei Nishikori, nel femminile invece ci saranno Simona Halep ed Ana Ivanovic, con le italiane Flavia Pennetta e Camila Giorgi.
LA SVIZZERA GIOCA I CARICHI DA NOVANTA
Roger Federer e Stan Wawrinka subito in campo, molto probabilmente in contemporanea. La Svizzera cala l’asso di briscola alla prima mano. Per il n.2 del mondo una sfida che in passato gli ha creato enormi difficoltà, ma che oggi si è risolta con grande semplicità. Alejandro Falla, nel 2010, servì per il primo set proprio sul Philippe Chatrier contro Federer prima di essere ripreso e ‘placato’ in tre set. Poche settimane dopo, sul centrale di Wimbledon, stava per combinare una delle sorprese più grandi dell’ultimo decennio tennistico andando avanti di due set e servendo per il match nel quarto. Anche lì, in qualche modo, lo svizzero si tirò su e chiuse comodamente al quinto. Nel 2012 lo stesso colombiano, sempre a Wimbledon ma in versione olimpica, riprese Federer proprio quando l’allora n.1 del mondo serviva per il match nel secondo parziale, rimontò anche da 0-2 nel set decisivo, ma alla fine si arrese e chi vide quel match ha ancora in mente l’esultanza esagerata dell’elvetico. Poi ancora lo scorso anno, in finale ad Halle, ci vollero due tie-break per avere la meglio.
Oggi, allo svizzero sono bastati tre set chiusi in maniera netta. 6-3 6-3 6-4 senza sudare neanche più di tanto. Al secondo turno, mercoledì, ci sarà uno tra Marcel Granollers e Matias Bachinger.
Stan Wawrinka, dopo le recenti prestazioni incoraggianti, ha cominciato il Roland Garros battendo abbastanza agevolmente Marsel Ilhan. Il turco, come già visto a Roma contro Rafael Nadal, difficilmente poteva dargli filo da torcere. L’occasione di vendicare l’opaco torneo del 2014 e darsi un’iniezione di fiducia è tanto ghiotta per un giocatore che dodici mesi fa era al livello dei primissimi del ranking, nel periodo più bello della sua carriera ed ora ha perso un po’ contatto, indietreggiando fino al n.9.
6-3 6-2 6-3 il punteggio finale, raggiunto dopo una buona prestazione e qualche colpo di grande fattura.
KEI NISHIKORI, UN SAMURAI ALL’OMBRA DELLA TORRE EIFFEL
Kei Nishikori è appena al quarto Roland Garros in carriera. Dato curioso per un giocatore di ventisei anni che già nel 2008 vinceva il suo primo titolo Atp. Gli infortuni, però, lo hanno sempre condizionato costringendolo anche ad annate intere saltate, come quella del 2009 quando si fermò già a marzo. Lo scorso anno la vittoria a Barcellona e la quasi vittoria a Madrid sembravano un evento straordinario, quest anno però il bis in Catalogna, la semifinale nella capitale spagnola ed i quarti a Roma (fermato in entrambi i casi dal futuro vincitore) hanno lasciato intendere che forse per Nishikori da questo Roland Garros potrebbe anche uscirne con un risultato importante. Quale? E’ presto per dirlo, intanto comincerà il suo cammino contro Paul Henri Mathieu, giunto invece all’ultimo (?) Open di Francia della sua carriera.
PENNETTA E GIORGI, L’ITALIA COMINCIA BENE
Flavia Pennetta e Camila Giorgi sono le prime atlete azzurre a scendere in campo. Per la brindisina c’ERA Magda Linette, all’esordio assoluto in un tabellone principale dello Slam e che sta vivendo il momento forse più bello della carriera, privo di grandi acuti ma con tanta costanza tra cirucito Itf e Wta International che la portano nei pressi delle prime 100 del mondo, al n.77 invece se consideriamo la Race. La partita di oggi ha mostrato quanto la polacca sia in un bel periodo, in grado di capovolgere in un primo momento l’inerzia del match da 6-3 5-3 per Flavia fino ad un insperato terzo set, qui però l’azzurra ha ritrovato il gioco e chiuso 6-3 5-7 6-1.
Per la giovane tennista di Macerata invece Tatjana Maria, ex Malek, che come la polacca sta vivendo un 2015 forse insperato, con buoni piazzamenti e la vittoria su Eugenie Bouchard (a Miami) come ciliegina. 7-5 6-3 il risultato finale della sfida, per l’azzurra che al secondo turno sfida Garbine Muguruza.
HALEP VUOLE RIPARTIRE
Simona Halep non è uscita benissimo dal torneo di Roma. In semifinale per un set e qualche game ha giocato in maniera strepitosa per poi bloccarsi, irrigidirsi e cominciare a sbagliare tanto fino a perdere da una Carla Suarez Navarro comunque meritevole di quanto ottenuto. Alla rumena, però, serve ripartire subito nel verso giusto e l’esordio contro la russa Evgeniya Rodina sembra il match ideale. Qualche problema di troppo, invece, specialmente nel primo parziale, rischiavano di complicare la situazione. Avanti 4-1 e servizio è stata rimontata ma ha comunque portato a casa il parziale. Nel secondo invece il break decisivo è arrivato nella seconda metà del secondo set. 7-5 6-4 e secondo turno guadagnato.
IVANOVIC, BUONA LA PRIMA
Non è un periodo molto felice per Ana Ivanovic, lo scorso anno giunta a Parigi con due tornei in bacheca (Monterrey ed Auckland) ed una finale persa da Maria Sharapova, a Stoccarda. Quest anno c’è solo la sfida contro la russa, a Brisbane, poi mancano le coppe e la sicurezza. Si è fatta male al piede in Australia, quando perse da Lucie Hradecka e da lì è cominciato un calvario perché prima di inizio aprile, ha dichiarato, non riusciva mai ad allenarsi nella maniera migliore. E’ cambiato allenatore, ma i risultati ancora non arrivano. A Roma è stata subito eliminata da una grande Daria Gavrilova e dai soliti problemi emotivi, per non farsi mancare nulla esordirà a Parigi sul campo Suzanne Lenglen. La statistica è questa: le ultime quattro eliminazioni della ex n.1 del mondo al Roland Garros sono giunte su questo campo. Larsson (2011), Errani (2012), Radwanska (2013), Safarova (2014). E diventano cinque delle ultime sei, se consideriamo anche quella del 2009 contro Victoria Azarenka.
Alla fine, però, oggi non ci stati problemi. Almeno, non troppi. Yaroslava Shvedova, dopo un buon primo set portato a casa si è sciolta vincendo solo due dei successivi dodici parziali e chiudendo sconfitta 4-6 6-2 6-0.