Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
29 Mag 2014 13:01 - Roland Garros
Fognini avanza al Roland Garros… e aspetta Monfils!
di Gianluca Atlante
TENNIS – ROLAND GARROS – Dall’inviato a Parigi GIANLUCA ATLANTE – Fabio Fognini batte in tre set ( 63 64 76) e avanza al terzo turno, dove potrebbe incontrare Gael Monfils, contro il quale proprio qui a Parigi compì il suo primo exploit. L’azzurro sta giocando bene e sembra in ottima condizione.
Parigi – Il tabellone, inutile nasconderlo, solletica il suo palato. Lo solletica a tal punto che ha fatto in modo, crediamo in cuor nostro, di guardarlo attentamente. Perchè le ipotesi di arrivare molto lontano in questo Roland Garros, sono tante. A maggior ragione dopo il secondo turno di oggi, contro il brasiliano Thomaz Bellucci. Fabio Fognini. Che piaccia o no, bussa di nuovo alla porta dei top ten.
Lo fa con molta discrezione, ma lo fa. Per carità la strada da percorrere è lunga, molto lunga, ma l’idea che ci siamo fatti, anche dando un’occhiata al main draw, è che i quarti raggiunti nel 2011 e mai giocati contro Djokovic, siano di nuovo a portata di mano del ligure. Attento, ieri, a non far mai rientrare in partita il suo avversario. Come quando, nel sesto gioco del secondo set, ha trovato modo e tempo per mettersi a “remare” e annullare due pericolose palle break, che avrebbero potuto portare il brasiliano sul 4-2.
O come quando, sull’1-0 per Bellucci nel terzo set, ha soffocato sul nascere un’altra piccola possibilità, annullandogli un’altra palla break. Insomma, quello di questa sera, è stato un Fognini concreto. Bravo e paziente. Capace, insomma, di tessere quella ragnatela, utile a mandare al manicomio il suo avversario, incapace di trovare una soluzione ai continui cambi di marcia e accelerazioni del talento di Arma di Taggia. Bellucci, in effetti, ha provato a spingere, a trovare angoli, a volte, anche impossibili, ma sappiamo tutti come Fognini sia uno dei migliori nel muoversi in campo.
E oggi, sul rettangolo rosso, ha fatto in modo che questa sua pecularità, venisse fuori nel migliori dei modi. E quando, dopo un’ora e trentasei minuti di gioco, Fognini ha operato il break nel terzo set, salendo 3-2, ecco che il match ha finito per prendere la strada di casa nostra. Il tutto, nonostante qualche incartamento di troppo nell’ottavo gioco, complice un nastro maligno, nell’ottavo di gioco, che di fatto riportava Bellucci in parità. Poi, anche due volte in vantaggio (5-4 e 6-5), prima di arrivare al tie break non prima di aver dilapidato un vantaggio di 40-15. A questo punto, però, finendo con il litigare anche con un piccione (lo aveva fatto anche nel primo match), Fognini volava subito 4-1, sprecava in maniera incredibile il 5-1, ma un attimo dopo chiudeva con uno smash per il 5-2. Il 6-2 ed i conseguenti quattro matchpoint si concretizzavano sul rovescio in rete del brasiliano, che si ripeteva, lasciando via libera definitivamente all’azzurro: 6/3 6/4 7/6 in due ore e sei minuti.