Stats: Marzo sorride ad un Djokovic stellare e ripropone il duopolio con Nadal

TENNIS – Di Giancarlo Di Leva

Il torneo di Miami ci consegna il Diokovic ingiocabile del 2011 che, come 3 anni fa, realizza la doppietta Indian Wells –Miami. Nadal viceversa ,mai apparso così indifeso contro Novak come a Miami, fallisce il 4° assalto a uno dei 2 Master mai vinti (l’altro è Parigi Bercy).

Sta di fatto che, al termine della campagna di marzo sul cemento americano, si rafforza il duopolio serbo spagnolo ai vertici del tennis maschile già manifestatosi prepotentemente lo scorso anno.

Nadal e Djokovic hanno vinto consecutivamente i 9 Master 1000 da Montecarlo 2013 a Miami 2014 con un bilancio di 5-4 a favore di Djokovic. Gli stessi hanno trionfato in 15 degli ultimi 19 Master 1000 (bilancio 8-7 per il serbo) a partire da Miami 2011.

Un dominio schiacciante che si traduce nei numeri della classifica in cui i due (usando un linguaggio ciclistico) proseguono la fuga solitaria iniziata l’anno scorso, destinata a continuare a lungo anche perché, nel gruppo di chi segue, non c’è nessuno in grado di lanciarsi all’inseguimento come confermano le alternanze nelle posizioni di rincalzo dall’inizio dell’anno. Infatti alla fine del 2013 in 3°-4° e 5° posizione c’erano rispettivamente Ferrer, Murray e Del Potro, mentre adesso ci sono Wawrinka, Federer e Berdych ma i distacchi dal duo di testa restano abissali: 

 

2013

mar-14

1

NADAL(13030)

NADAL(13730)

2

DJOKOVIC(12260)

DJOKOVIC(11810)

3

FERRER(5800)

WAWRINKA(5740)

4

MURRAY(5790)

FEDERER(5225)

5

DEL POTRO(5255)

BERDYCH(4720)

Ciò detto veniamo gli altri risultati del dopo Miami: 

– Federer è tornato competitivo ad alto livello. Nonostante il passo falso e inaspettato nei quarti di finale per mano di Nishikori torna al n.4 del ranking (era 6° all’inizio dell’anno) e ciò lo copre almeno per un po’ dal rischio di incrociare prima delle semifinali Nadal e Djokovic. Sta a lui saper capitalizzare questo vantaggio. 

– Wawrinka stecca 2 volte: contro Anderson a Indian Wells e contro Dolgopolov a Miami. Era atteso alla riconferma dopo la strepitosa affermazione agli Australian Open ma evidentemente il lungo riposo concessosi a febbraio non è bastato a smaltire la sbornia da vittoria di uno Slam e a ridargli la necessaria rabbia, ingrediente essenziale del suo stare in campo. La sua 3° piazza sul podio del ranking è comunque salva e di conseguenza per la prima volta nella storia del tennis troviamo 2 svizzeri nei primi 4 gradini del ranking.  

– Tra le seconde linee la performance più interessante da segnalare è quella di Dolgopolov che ha raggiunto a Indian Wells la 1° semifinale in carriera in un Master 1000 (dove ha battuto Nadal e Fognini prima di cedere a Raonic) e ha saputo far bene anche a Miami dove, dopo aver battuto Wawrinka, ha ceduto nei quarti a Berdych. Dall’inizio dell’anno l’ucraino ha guadagnato in classifica 32 posizioni (da 54 a 22) raccogliendo gli scalpi di 3 Top Ten e 4 Top 20. Un’ascesa di qualità. 

– Gli Usa continuano ad essere aggrappati a Isner, approdato alle semifinale a Indian Wells e agli ottavi a Miami. Nessun altro tennista a stelle e strisce ha superato il 2° turno nei 2 tornei di casa!

Numeri e curiosità:

2) le finali giocate a Miami tra Djokovic e Nadal, entrambe vinte dal tennista serbo (2011-2014). L’unica altra finale che si è ripetuta a Miami dal 1990 (anno di istituzione dei Master 1000) è quella tra Sampras e Agassi negli anni 1994 e 1995 con una vittoria per parte;

4) le vittorie di Djokovic a Miami (2007-2011-2012-2014); più di lui ha vinto solo Agassi (6 successi tra il 1990 e il 2003);

2) le doppiette Indian Wells –Miami  di Djokovic (nel 2011 e nel 2014). Solo Federer è riuscito 2 volte nella stessa impresa (2005-2006). Altri 5 tennisti vi sono riusciti una volta: Courier (1991), Chang(1992), Sampras (1994), Rios (1998), Agassi nel 2001. 

DJOKOVIC

NADAL

4/6 6/3 6/2

2011

I.WELLS

DJOKOVIC

NADAL

4/6 6/3 7/6

2011

MIAMI

         

DJOKOVIC

FEDERER

3/6 6/3 7/6

2014

I.WELLS

DJOKOVIC

NADAL

6/3 6/3

2014

MIAMI

40) gli head to head tra Djokovic e Nadal con un bilancio di 22-18 in favore del maiorchino; è lo scontro più ricorrente nell’Era Open; 

28) i minuti occorsi al finlandese Nieminen per battere Tomic nel 1° turno a Miami (punteggio 6/0 6/1): è la partita più breve della storia del tennis maschile. Il record precedente(29 min.) fu stabilito dal canadese Rusdenski nel 1996 (6/0 6/0 allo spagnolo Arriens nel torneo di Sidney);   

79) i game giocati dal vincitore Diokovic nel torneo di Miami: è il minimo in assoluto per il vincitore di un Master 1000. Diokovic è stato favorito in questa impresa dal ritiro di 2 dei suoi avversari: F.Mayer (al 3° turno) e NIshikori (in semifin
ale) per cui, considerando anche il bye iniziale previsto per le teste di serie, ha giocato soltanto 4 incontri. Il record precedente era dello stesso Novak nel 2011: 110 game giocati (in 6 match); 

40) i tie break giocati a Miami (furono 29 nel 2013); 

3) le volte in cui a Miami sono giunte in finale le teste di serie n.1 e 2 sia in campo maschile che femminile. 

1986

LENDL(1)

WILANDER(2)

3/6 6/1 7/6 6/4

 

EVERT(1)

GRAF(2)

6/4 6/2

 

 

 

 

1988

WILANDER(1)

CONNORS(2)

6/4 4/6 6/4 6/4

 

GRAF(1)

EVERT(2)

6/4 6/4

 

 

 

 

2014

DJOKOVIC (2)

NADAL (1)

6/3 6/3

 

S.WILLIAMS(1)

NA LI (2)

7/5 6/1

GLI ITALIANI: Fognini, nonostante l’epilogo deludente di Miami contro Nadal (che poi si sarebbe dimostrato giocabile gia contro Raonic nei quarti) è l’unico che è riuscito a darci qualche emozione. Ha raggiunto gli ottavi in entrambi i tornei americani e ciò gli ha consentito di fare un ulteriore passo avanti in classifica (dal 14° al 13° posto suo best ranking). Ad aprile scadrà la cambiale pesante di Montecarlo. Sarà importante da parte di Fabio riuscire ad onorarla legittimando così le sue attuali credenziali. 

L’ultimo pensiero va agli spettatori che avevano comprato il biglietto per assistere alle semifinali di Miami e che saranno costretti a ricordarsi per tutta la vita di essere stati spettatori (ironia della sorte) di un evento storico: non era mai successo infatti che in un torneo maggiore saltassero entrambe le semifinali a causa del ritiro di uno dei due contendenti.

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