Masters della compassione, day 3: Stepanek distrugge Verdasco, Benneteau domina

di ControBreak

Carissimi, dopo la scintillante prima giornata del gruppo Vintage, che a causa dell’afflusso di pubblico ha bloccato l’intero sud-ovest della Svezia e il torneo stesso, anche il secondo turno del girone Fashion ha offerto emozioni indescrivibili. A tal proposito vi ricordiamo che l’intero Master della Compassione è visibile in esclusiva solo su Sky Svezia alle 4 di notte e in bassa definizione ogni giorno su un canale differente e casuale, al modico prezzo di 99,99 euro all’ora.

Ma visto che Sky Svezia pensa a tutto e tutti, è possibile che uno alle 4 del mattino non sempre sia libero. Quindi perché spendere 99,99 euro all’ora per l’intero pacchetto, ma goderne la metà? Sky Svezia infatti vi viene incontro offrendovi la pay per view dell’evento acquistabile comodamente giorno per giorno all’irrisoria cifra di 44 euro + IVA al 100%, per chi ha già sottoscritto l’abbonamento dei pacchetti Sky Cinema Compassion, Discovery Compassion Channel e negli ultimi due giorni aveva avuto accesso a tre film Hot Club. Semplicissimo no? Ora che vi abbiamo raccontato come trovare la vostra finestra su BastaRd, non ci resta che procedere con la cronaca del giorno.

Stavolta siamo arrivati all’Arena un po’ in ritardo e assonnati a causa dei bagordi della notte precedente, che hanno visto i ragazzi di We Cannot Be Serious rimorchiare con la scusa delle foto tre simpatiche bellezze del luogo, Ansaloni provarci disperatamente con la sosia di Filippa Lagerback riuscendo alla fine a strappare il suo numero di telefono per sfinimento, Emiliano Severoni litigare con un tizio che riteneva Borg inferiore a Nadal sulla terra, Lorenzo Di Caprio rotolare dal bancone dopo la nona pinta di birra e Pietro Nicolodi disquisire con un perfetto svedese con accento di Uppsala della fortissima squadra di hochey su ghiaccio locale. Noi, da canto nostro, dopo una lunga serie di due di picche e sei pinte a testa, siamo sobbalzati non appena Soderling ci ha chiamati per avvisarci della prima grande novità del torneo, il ritiro di Almagro. Notizia che ha costretto Meloccaro e Ljubicic a una diretta straordinaria alle 5 del mattino e in pigiama dalle proprie camere d’albergo, andata in onda sul canale 666 di Sky Svezia, interrompendo uno speciale su Burzum.

Lo spagnolo, ancora dolorante per la caduta dai 400 metri della Torre d’avorio di Soderling, ha optato per il rientro alla Fabbrica di cioccolato come Ooompa Loompa invalido, venendo prontamente sostituito dal primo alternate del Master, Radek Stepanek.

Il primo incontro è stato quindi tra il fascinoso giocatore ceco e il suo avversario, in termini di rimorchio, Verdasco. Vista la temporanea impossibilità di utilizzare il campo (le palline-bomba di Soderling e le carote piantate da Pinuccio er fruttarolo hanno intaccato non poco la scintillante superficie erbosa), si è optato per un altro tipo di sfida basata sul vero talento dei due tennisti.

Ed è così che sotto i nostri increduli occhi è iniziata la sfilata. Per Verdasco hanno fatto il loro ingresso Ana Ivanovic (applaudita per 17 minuti da parte nostra fino a spellarci le mani), sette o otto tenniste sconosciute di bassa classifica, 9 modelle, 22 cameriere madrilene e un’altra serie di fanciulle raccattate qua e là. Uno show, al quale Stepanek per controbattere ha dovuto impegnarsi non poco.

La risposta del ceco però non si è fatta attendere. Una ad una hanno sfilato Martina Hingis, Nicole Vaidisova, Inna Puhajkova e il 90% di tutte coloro che negli ultimi 10 anni sono entrate tra le prima 200 della classifica WTA (tranne la Kvitova, in modo che Radek non perdesse punti).

Il pubblico è impazzito, specialmente quello maschile. I fotografi di We Cannot Be Serious hanno squagliato due obiettivi e una reflex a suon di scatti, Ansaloni non sapeva più con chi provarci e anche noi abbiamo perso il nostro tradizionale aplomb tributando 43 minuti di standing ovation a Stepanek. Un trionfo, tanto che Verdasco ha raccolto le sue 19 paia di mutande firmate ed è corso via negli spogliatoi con la coda tra le gambe. Vista la giovane età, abbiamo sguinzagliato Lorenzo Di Caprio in mezzo a tutte quelle donne per intervistare Stepanek e al momento non ci sono ancora pervenuti suoi segnali di vita. Prossimamente vi aggiorneremo su di lui, ma vorremmo comunque rassicurare i familiari, che anche in caso non dovessero mai più sentire sue notizie, è sicuramente in buone mani.

Chiusa la gangbang in onore della vittoria di Stepanek, si è quindi passati alla seconda sfida della giornata, quella tra nonno Benneteau e Gulbis. Il lettone è entrato in campo con il suo jet privato e, dopo essersi intrattenuto con alcune amichette di Stepanek, ha iniziato il match visibilmente svogliato e spettinato, al punto che al primo game si è seduto a fumare una sigaretta. Anche Benneteau pare abbia usufruito della simpatiche fanciulle presenti, come testimoniato da alcune macchie di rossetto rinvenute sulla dentiera, tanto che l’intero personale curante del reparto di geriatria presso il quale alloggia il francese ha preparato diverse flebo per farlo riprendere.

Non si sa bene il contenuto di quelle flebo, ma nonno-Benneteau ha giocato davvero bene, contrariamente al lettone che, distratto dalle lamentele dei parenti delle 97 vittime del turno precedente, non ha potuto concentrarsi al meglio. Per consolarli Ernestino ha lanciato loro la sua intera collezione di carte di credito. Scadute. Il match è così filato via liscio, non fosse per un paio di granate lanciate da Olivia dalla Torre d’Avorio, che istruita a dovere dal paparino ha centrato in pieno l’arbitro e il giudice di linea, prontamente sostituiti da noi e da Severoni alla sedia il quale, per puro odio nei confronti di Gulbis e del suo talento buttato nel cesso, ha dichiarato Benneteau vincitore per 6-0 6-0 6-0 6-0 6-0 6-0 6-0 6-0 6-0 6-0 6-0 6-0.

Armato di pollo Emiliano è subito corso a sentire le opinioni a caldo del francese, ma il buon Julien, essendosi appena tolto al dentiera, non ha proferito nessuna frase di senso compiuto. In compenso Gulbis, che passava da quelle parti, a mo’ di classico disturbatore, si è sbilanciato sul microfono di Severoni e ha sibilato un semplice, ma efficace “W la gnocca”. Sono seguite copiose pollate in faccia al lettone, ma forse di questo ce ne parlerà più avanti la penna di Glande Slam.

E con questo si è chiusa la caliente terza giornata di BastaRd. Dopo aver passato la linea allo studio di Meloccaro e Ljubicic, che avevano l’arduo compito di analizzare alla lavagna tecnica perché le donne di Stepanek avevano avuto la meglio su quelle di Verdasco, noi e Pietro Nicolodi siamo andati alla ricerca di Di Caprio e dei ragazzi di We Cannot Be Serious, pur sapendo che al 100% li avremmo comunque trovati, non si sa in quali condizioni, nell’harem del ceco. Qualcosa ci diceva che ci avremmo trovato dentro anche Ansaloni, che stranamente aveva già terminato la conferenza stampa. Vi terremo informati nelle prossime puntate.

La situazione del gruppo Fashion è quindi questa:

Benneteau 2
Gulbis 1
Almagro/Stepanek 1
Verdasco 0

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