Questo è un capitolo tratto dal libro del 2014 “Solo uno- Analisi di una rivalità”, scritto da Rossana Capobianco e Riccardo Nuziale Non lo riconosceremmo più, ormai, quel tennis. Quello riservato solo a pochi, quello che gli amici ti guardavano come fossi un extraterrestre quando confessavi di rimanere a casa per seguire la finale di […]
Sconfitta per due dei tre italiani in gara. Incredibile l’esito della partita di FabioScatta oggi il torneo ‘combined’ di Cincinnati. Con al via tra maschi e femmine tutti i migliori del lotto. Dopo il successo di Montreal, Nadal pare abbia sciolto tutte le riserve, presentandosi nell’Ohio e puntando ad una clamorosa doppietta che lo riavvicinerebbe ulteriormente a quello che rimane il suo obiettivo stagionale: strappare il n.1 a Djokovic. La forbice tra i due si è ridotta di ben 1640 punti ed il divario tra i due è di meno di 3000 punti.
Sarà anche il torneo che vedrà il rientro di Federer, campione in carica, dopo le brutte sconfitte di Amburgo e Gstaad. Nuovi passi falsi comprometterebbero ulteriormente la risalita verso i primi quattro.
Oggi, in occasione del primo turno, fanno il loro esordio tre italiani. Brutto risultato per Fognini, che affrontava Stepanek sempre temibile nonostante un periodo di flessione. Il match sembrava perso sul 6-2 4-0 per il ceco, ma da lì Fabio si è svegliato ed ha recuperato il divario, salvo poi sciupare il tutto con un ultimo game da panico: 2 doppi falli, un penalty point per aver lanciato la pallina fuori dallo stadio (recidivo) ed infine un doppio fallo con due falli di piede, che hanno sancito la rocambolesca vittoria di Stepanek. A seguire anche Karin Knapp ha dovuto cedere il passo ad Angelique Kerber (lo scorso anno qui finalista), nonostante un primo set vinto al tie-break. 6-7 6-0 6-1 il punteggio finale per la tedesca. Almeno Roberta Vinci è riuscita a portare a casa il successo contro Mattek Sands dopo una partita molto combattuta, conclusasi soltanto 6-4 5-7 6-3. La tarantina attende al prossimo turno la vincitrice di Hantuchova/Petkovic.
Tra gli altri incontri di giornata, sono usciti i nomi dei rivali di Federer e Djokovic. Per lo svizzero ci sarà Kohlschreiber (che ha superat Fish), mentre per il serbo Monaco (vincitore su Melzer). In serata spazio a Venus Williams cheha battuto la slovacca Cepelova 6-1 6-4. Eugenie Bouchard, ha sconfitto la portoricana Puig nella sfida tra qualificate, ora lei avrà in ‘regalo’ Serena Williams. Vania King, che ha superato un po’ a sorpresa Mladenovic, avrà Azarenka al secondo turno mentre Stephens si è liberata in tre set di Petra Martic e sarà la sfidante di Maria Sharapova.
Grande rientro in campo di Brian Baker, che contro Denis Istomin gioca un gran match e chiude vincente per 7-5 6-3 dimostrando di voler ancora provare a scalare la classifica.
La sessione serale del primo giorno di torneo priva ovviamente dei pezzi da novanta, è stata riempita in un primo momento da David Goffin e Mackenzie McDonald. Si è interrotta, come era prevedibile, la favola del diciottenne americano che aveva affascinato in questi giorni il torneo dell’Ohio. McDonald, infatti, al momento ha zero punti ATP oltre che per la tenera età, anche perché non vuole essere un professionista o almeno non ora. Proprio così, lo statunitense infatti il mese prossimo ha intenzione di frequentare il college di UCLA così come fecero suo padre, suo nonno e tutta la sua famiglia. Storia tanto singolare quanto ammirevole.
Passando a parlare del match, si è trattato di una non-partita in quanto Goffin è stato capace di dominare agevolmente in lungo e in largo lasciando al rivale la miseria di due soli game. Troppa la differenza tra pesantezza di palla e di tennis per permettere all’americano di fare un minimo di partita pari.
Il belga, sempre bello a vedersi, ora affronterà il vincente dell’incontro tra Pospisil e Simon ed, in ogni caso, avrà delle chance per accedere al terzo turno dove, però, troverebbe con estrema probabilità Novak Djokovic in quella che potrebbe essere la rivincita della bella partita di Parigi.
Accadono cose strane nelle night session americane. Accade, ad esempio, che James Blake, 33 primavere alle spalle e quasi fuori dai primi 100 giocatori del mondo, batte anche abbastanza nettamente Jerzy Janowicz, una delle maggiori promesse del tennis moderno già numero 14 ATP, che pochi giorni fa ha messo in seria difficoltà Nadal a Montreal.
Per un’ora di gioco abbiamo rivisto un Blake di altri tempi, una straordinaria compilation di risposte bloccate, prodigiosi recuperi, una marea di vincenti giocati completamente privi di rotazioni, piatti, secchi, forti. Il gigante polacco, quasi impietrito nel primo set, aveva un atteggiamento misto tra stupore e stizza di chi non si aspettava neanche lontanamente ciò che stava accadendo in campo. Nel primo parziale il polacco ha sparacchiato via tutto ciò che gli passava vicino commettendo una montagna di gratuiti fuori di metri e consegnando all’ispirato rivale il set in mezzora scarsa. Più che deluso o arrabbiato, JJ sembrava incredulo ed indispettito di tutto ciò che quello dall’altra parte della rete riusciva a rimandargli e della violenza con cui lo faceva.
Nel secondo set le cose sono cambiate ed anche Janowicz ha cominciato a macinare gioco. Più precisamente, il numero 14 del mondo si è scosso sul 2-2 quando è stato costretto a salvare ben cinque palle break (due ace). Si procede così in un crescendo del polacco (peggio era difficile fare) ed un calo, seppur non netto, dello statunitense. Momento chiave è stato il decimo gioco quando Blake si è ritrovato indietro 15-40 con due palle set da salvare; quando l’inerzia sembrava passata nelle mani di Jerzy, è ancora il newyorkese ad avere un colpo di coda: salva con coraggio i due set point, ne concede un terzo e salva anche questo con la collaborazione del rivale stavolta. Sul 5-5 è, invece, Janowicz a tremare e, dopo aver salvato due palle break con altrettanti prodigiosi servizi, alla terza occasione mette in rete un comodissimo passante accompagnato dal lancio della racchetta. Al momento di servire per il match, il veterano statunitense non trema e chiude con l’ennesimo dritto lungo linea vincente.