Continua il buon momento di forma di Federico Cina, il giovane azzurro, avanza alle semifinali del Challenger in Grecia a Hersonissos. Sconfitto ai quarti di finale in turco Kirkin in quasi due ore di gioco. Solida la prova di Cina che serve al 63% contro il 51% dell’avversario, ottima anche la percentuale di punti vinti […]
Sembrerebbe toccare a Botic van Zandschulp il compito di chiudere un’altra leggenda anche se, a differenza di Nadal, Nole Djokovic, proverà ancora a giocare qualche altra partita. L’olandese non ha certo troppe colpe perché da anni si aggira per il circuito con il suo servizio a volte decisivo spesso, quasi sempre, insufficiente per fargli raggiungere chissà quali traguardi. Uno di quelli che i big si augurano i incontrare per mettere a punto la risposta, non certo un pericolo. Eppure adesso basta uno così per tenere lo scambio contro Djokovic, che ha sbagliato tutto quanto si può umanamente sbagliare e che nonostante questo un set l’aveva pure vinto. Ma gli altri due erano troppo anche per il gentile Botic che non ha giustamente avuto nemmeno il cattivo gusto di esultare per una vittoria che un tempo avrebbe salvato una stagione. Non è che ci sia chissà cosa da dire, forse che alla perdita inesorabile di efficienza fisica sta seguendo quella mentale, perché Novak sembra anche non crederci troppo, più interessato, comprensibilmente, a gestire questo giro finale assaporando quello che è stato e che non sarà mai più. Magari avrà anche sperato che il livello contemporaneo del tennis potesse dargli qualche altra soddisfazione ma sembrano diventati troppi quelli contro cui non riesce a imbastire una qualche contro mossa.
Che il livello contemporaneo sia quello che è sembra confermato dalle partite dei due italiani in gara, Gigante e Arnaldi, che contrapposti a due top10, uno addirittura top5, hanno giocato la loro onestissima partita, sufficiente per mettere in crisi entrambi. Il più scafato Arnaldi ha portto a casa il match contro il solito Rublev, capace di dissipare un vantaggio di 4-1 nel secondo set, ma che già nel primo ne aveva combinate di ogni, come spesso gli accade. Fritz è stato persino peggiore, e c’è da sperare che sia stato solo il basso livello di concentrazione – magari avrà sottovalutato il nostro Gigante – a fargli giocare una partita orribile in cui riusciva a tirare fuori di metri dritti e rovesci giocati con una certa tranquillità. Gli è andata bene perché quest’altro Matteo è ancora all’inizio e considerato che adesso avrà Tabilo magari riuscirà a fare qualche altro passo avanti nel tabellone ma è sconfortante che sia questo il numero 4 del mondo. E se servissero altri argomenti andate a vedere il solito Monfils, capace di superare un Korda che non si è tanto capito che tipo di carriera vuole fare, sempre in procinto di e quasi sempre sconfitto.
Tocca quindi sperare in Fonseca, che però avrà bisogno almeno di un altro anno, come si è curato di spiegare il buon Draper. Joao tirerà anche dei dritti fortissimi ma ancora in campo ne mette troppo pochi e corre il rischio di incappare in qualche altra brutta figura. Se aggiugnete i disastri di Zverev e la solita sconfitta di Ruud sarete portati a concludere che per fortuna ci rimane Alcaraz,
Secondo turno
M. Arnaldi b. [7] A. Rublev 6-4 7-5
[32] B. Nakashima b. R. Hijikata 7-5 6-1
[22] K. Khachanov b. J. Mensik 3-6 6-0 6-3
[11] B. Shelton b. M. Navone 6-3 6-2
[13] J. Draper b. [WC] J. Fonseca 6-4 6-0
[PR] J. Brooksby b. [17] F. Auger-Aliassime 6-4 6-2
[30] A. Tabilo b. D. Lajovic 6-3 7-5
[3] T. Fritz b. [Q] M. Gigante 6-3 7-5
[LL] B. Van De Zandschulp b. [6] N. Djokovic 6-2 3-6 6-1
[25] F. Cerundolo b. [WC] M. McDonald 4-6 6-4 7-6(3)
[21] H. Hurkacz b. [Q] H. Gaston 7-5 6-3
[9] A. de Minaur b. D. Goffin 6-2 6-2
[14] G. Dimitrov b. N. Borges 6-3 6-4
G. Monfils b. [24] S. Korda 7-6(2) 7-6(4)
[27] D. Shapovalov b. [Q] A. Walton 6-3 6-2
[2] C. Alcaraz b. Q. Halys 6-4 6-2