SPAGNA-GERMANIA 1-1
R. Nadal b. P. Kohlschreiber 6-2 6-2 6-3
Attesissimo dal pubblico spagnolo e dagli appassionati di tennis in generale, Rafa Nadal torna in campo dopo più di due mesi dai quarti finale degli Australian Open quando fu costretto al ritiro contro Cilic. Lo spagnolo supera in tre set Philipp Kohlschreiber segnando il punto del pareggio per la sua nazione al termine di una partita condotta con sicurezza a parte qualche piccola distrazione qua e là. Rafa sembra in buona forma, si muove bene anche se non è ancora velocissimo, ma è ancora lontano dalla condizione ottimale come era prevedibile dopo il lungo stop forzato. Il dritto funziona ma il rovescio e specialmente il servizio sono da registrare. Otto doppi falli e solo il 55% di prime palle messe in campo non sono numeri incoraggianti per il numero uno del mondo.
La partita si apre appunto con il servizio a creare problemi ad entrambi. Nei primi quattro game si contano tre break ed è Nadal a metterne a segno uno in più. La prima palla non entra e quando entra non fa male. Rafa salva una palla break nel game iniziale, Kohlschreiber cede a zero il servizio subito dopo e lo spagnolo glielo restituisce nel terzo game commettendo ben tre doppi falli. Solo il basso rendimento al servizio accomuna i due giocatori però perché per il resto la differenza in campo è notevole. Nel dritto Rafa ha l’arma in più che gli permette di prendere in mano il gioco e far correre il tedesco affondando vincenti spesso a campo aperto. Nel sesto game Rafa fallisce l’occasione di dare la spallata al parziale non riuscendo a trasformare due palle del 5-1 che il tedesco annulla con coraggio e al terzo vantaggio si salva tenendo per la prima volta il servizio. Kohlschreiber si rianima trovando buone risposte di rovescio, che funziona decisamente meglio del dritto, con le quali sorprende Nadal costringendolo a fronteggiare una pericolosa palla break nel settimo game. Rafa non batte ciglio e annulla a modo suo tirando due fucilate: dritto inside out e dritto inside in vincente nell’angolo opposto. Quando gli serve il servizio funziona, Rafa incamera il game e poi mette a segno un altro break e chiude 6-2 con 14 vincenti di dritto totali.
Nel secondo set Rafa registra il servizio quel tanto che gli basta per non soffrire mai e si gioca solo su quello del tedesco che, a parte nel secondo game in cui lo tiene a zero, è sempre in balia dello spagnolo. Nel sesto interminabile game Rafa commette due errori clamorosi su altrettante palle break (una volèe in rete a campo spalancato e un dritto in avanzamento finito in corridoio) graziando il tedesco che annulla cinque palle break totali e al quarto vantaggio riesce a tenere la battuta. Si ripete il copione del parziale precedente e Rafa chiude con identico punteggio.
La partita sembra riaprirsi all’inizio del terzo set. Rafa accusa un piccolo calo di concentrazione, commette un doppio fallo e gioca corto permettendo a Kohlschreiber di mettere a segno due bei punti e di strappargli il servizio. Il vantaggio tedesco dura però poco. Rafa si riprende subito il break e riparte in pressing fino a far capitolare ancora il tedesco nel sesto game che però non cede e, grazie anche a qualche distrazione di troppo di Nadal, si procura una palla del contro break nell’ottavo game. Rafa però serve alla grande, si salva e, dopo aver fallito un match point in risposta, non sbaglia quello che si procura dopo con il servizio chiudendo un incontro che, con un po’ di attenzione in più, avrebbe avuto un passivo più pesante per il tedesco.
A. Zverev b. D. Ferrer 6-4 6-2 6-2
Alla Plaza de Toros di Valencia, Alexander Zverev apre la sfida tra Spagna e Germania segnando il primo punto per la sua nazione con una prestazione esagerata sotto tutti gli aspetti: mentale, atletico e di gioco. Il tedesco arriva dalla finale di Miami e c’è da verificare se gli sono bastati solo quattro giorni per smaltire il jet lag e prendere confidenza con la terra battuta dopo la prima parte della stagione giocata sul veloce. Ferrer e Zverev si sono appena affrontati al terzo turno del Masters 1000 di Miami vinto dal tedesco al terzo set ma adesso si gioca sulla terra, in Spagna e i fattori che possono influire sul risultato sono molti. Zverev però non lascia spazio ai dubbi, si fa trovare pronto sfoderando il suo miglior tennis e chiude il match sotto le due ore di gioco.
Sascha è subito aggressivo, risponde bene, piazza subito colpi profondi e si porta avanti di un break a zero in avvio di partita. Il servizio però non è altrettanto incisivo e lo spagnolo ne approfitta per prendere in mano gli scambi e, indossati i panni del muro, costringe Zverev a sbagliare mettendo a segno il contro break immediato. La partita è solo all’inizio ma è già evidente che Ferrer deve fare i miracoli per contenere la pressione del suo avversario. Zverev è molto paziente, spinge senza strafare e, colpo dopo colpo, trova sempre più profondità creandosi lo spazio per piazzare il vincente. Ferru ci prova in tutti i modi ma nel quinto game non riesce a salvarsi e il tedesco si riporta avanti di un break. Il set è irrimediabilmente segnato, Zverev alza il livello del suo gioco, sbaglia pochissimo e al servizio è ingiocabile dimostrando gran freddezza nel nono game quando serve per chiudere il set e lo fa senza far neanche giocare lo spagnolo.
Il secondo parziale si apre come il primo e cioè con Zverev subito avanti di un break a zero. Il tedesco è sempre più in fiducia, continua a muoversi bene e a costruire punti su punti con grande lucidità. Parte da lontano ma gioca colpi profondi e ben piazzati che gli permettono di prendere in mano gli scambi ed è implacabile nel giocare il vincente sempre al momento giusto (alla fine della partita se ne contano 27 contro 14 di Ferrer). Nel terzo game ne infila quattro consecutivi, uno più spettacolare dell’altro, e strappa ancora il servizio allo spagnolo che conduceva 40-0, e che non riuscirà mai più nel corso del resto del match a tenere la battuta. Poco contano infatti due contro break recuperati con grande cuore e con qualche distrazione di troppo di Zverev, Ferrer commette sempre troppi doppi falli senza riuscire mai a creare l’occasione per riportarsi sotto nel punteggio. Da parte sua il tedesco non dà segnali di cedimento e, dimostrando una solidità e una tranquillità inconsuete per lui, chiude velocemente 6-2.
La storia si ripete anche nel terzo set e il tema della partita non cambia. Zverev non cede di un millimetro e si porta 3-0 con due break di vantaggio. Solo una gran reazione di carattere permette allo spagnolo di strappare il servizio al tedesco nel quarto game e tenere momentaneamente viva la speranza ma la forza di volontà non basta per intimorire il tedesco, molto determinato nel raggiungere il traguardo. Zverev sbaglia poco, varia le traiettorie e alza il ritmo del gioco con gran precisione annullando ogni disperato tentativo di difesa dello spagnolo costretto alla fine cedere le armi, impotente di fronte alla superiorità di Sascha.
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