Serbia-USA 0-2
Dopo la prima giornata di Davis gli Stati Uniti sono già quasi ad un passo dalla qualificazione, a discapito di una Serbia che ha fatto sinora il possibile in campo, grazie anche al sostegno del caloroso pubblico di casa, ma le cui premesse non erano delle più rosee.
Il team di Nenad Zimonjic aveva dovuto infatti assistere ai forfait prima di Djokovic, che secondo il sito svizzero Blick è attualmente a Basilea per una misteriosa operazione alla mano destra, e poi di Krajinović (già assente anche agli Australian Open) e Troicki. Una parte delle speranze del team europeo, vincitore nel 2010, è dunque affidata ai numeri: nelle due precedenti occasioni in cui hanno affrontato gli USA, sono sempre usciti vittoriosi.
Jim Courier è stato sicuramente più fortunato e magari anche più convincente, visto che a fronte dell’unica defezione di una certa risonanza, quella di John Sock, gli americani si sono presentati ai nastri di partenza con Sam Querrey e John Isner, rispettivamente numero 12 e numero 18 del mondo. A difendere i colori serbi nei primi due singolari sono invece Dusan Lajovic e Laslo Djere, che gravitano tra la posizione 80 e 90 ATP.
La partita tra Querry e Djere era iniziata bene per il serbo, che aveva vinto il primo set al tie-break sfruttando la prima di servizio, grazie alla quale aveva ottenuto 18 punti su 18 prime tenute in campo. L’americano era poi uscito fuori alla distanza e non aveva dato scampo al giovane avversario, grazie a 40 vincenti e 20 ace che gli hanno permesso di chiudere con il punteggio di 67 – 62 – 75 – 64 in circa tre ore di gioco.
Senza dubbio più avvincente la sfida tra Isner e Lajovic, conclusasi al tie-break del quinto set dopo un susseguirsi di capovolgimenti di fronte. Parte bene l’americano, che si aggiudica il primo set in poco più di mezz’ora, sfruttando servizio e dritto, decisamente i suoi colpi migliori. Lajovic non demorde però, e sostenuto dal pubblico riesce ad arrivare al tie-break del secondo parziale, dove pur facendosi recuperare dal 6-3 a favore, riesce a procurarsi un altro set point. Il quarto tentativo è quello buono, e il boato del pubblico ufficializza la conclusione del tie-break. La terza frazione vede ancora il serbo partire meglio, grazie soprattutto al rovescio giocato ad una mano, che è spesso in grado di fare danni alla svogliata difesa dell’americano. La svolta del set è a cavallo del terzo e quarto game: prima Lajovic non sfrutta due palle break per il 2-1 (ma Isner ha servito sempre benissimo nei momenti caldi, spesso anche con la seconda), e nel game successivo è lui a capitolare a causa di uno sconsiderato drop-shot sul 30-40 che consegna il game al più quotato avversario. L’americano sfrutta al meglio l’opportunità e conquista il terzo parziale, ma nel quarto i valori in campo si capovolgono di nuovo ed è il serbo a vincerlo, grazie all’unica palla break dell’intero set. Nel quinto i due si giocano allora tutto al tie-break finale, dove la maggiore esperienza dell’americano fa calare il sipario su un bel match e probabilmente sulle speranze dei padroni di casa, per i quali ora il passaggio del turno è aggrappato davvero ad un miracolo.
Serbia USA 0-2
S. Querrey b. L. Djere 6-7(4) 6-2 7-5 6-4
J. Isner b. D. Lajovic 6-4 6-7(7) 6-3 3-6 7-6(4)
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