Ci sarà anche Danielle Collins al via della prossima stagione tennistica. La statunitense, che concluderà il 2024 in top-10 dopo gli ottimi risultati della prima parte di stagione, prenderà parte con la maglia degli Stati Uniti alla United Cup che inaugurerà l’anno nuovo tra Sydney e Perth. La notizia è che la finalista dell’Australian Open […]
07 Giu 2017 12:01 - Davis Cup
La Coppa Davis cambia: si guarda avanti per tornare… indietro
Partite al meglio dei tre set e campo neutro per la finale. Migliorie? Francamente, non ne vediamo...
di Luigi Ansaloni
Addio, cara vecchia coppa Davis. Dopo tanto chiacchiericcio, lamentele anche da parte dei giocatori (niente soldi, niente punti, tanto fatiche) le modifiche al formato della maggiore competizione tennistica per nazioni sono arrivate: un comunicato ufficiale della International Tennis Federation ha annunciato che il Board of Directors ha approvato una serie di riforme, le quali verranno discusse nel meeting generale di Ho Chi Mihn City, in Vietnam, ad agosto. A quel punto, le nuove regole diventeranno ufficiali già dall’edizione del prossimo anno.
Quali sono queste novità? Prima di tutto, singolari al meglio di tre set e non cinque. Un cambiamento, questo, epocale, che senza dubbio toglierà non poco fascino alla competizione. Altra novità largamente annunciata è quella del campo neutro, in una città e un impianto stabiliti con anticipo: la ITF ha fatto anche sapere di aver già ricevuto numerose candidature e di starle vagliando in queste settimane. Tra queste ci sarebbe anche quella di Torino. In campo neutro, comunque, riguarderà solo la finale. La sede prestabilita, nuova di anno in anno, ospiterà anche la finale della Fed Cup, la corrispettiva femminile. Servirà tutto questo a rendere più “spettacolare” la Davis? A naso, sembrano solo dei piccoli aggiustamenti per accontentare i giocatori (soprattutto quelli più forti) che snobbano la competizione. Il nuovo format non porta niente di nuovo e niente di così rivoluzionario. La finale in campo neutro potrebbe al limite essere una buona soluzione, ma i tre set per partita toglie, come detto, molto pathos al tutto. Perchè, come detto più volte, il tennis al meglio dei cinque set, è proprio tutto un altro sport.
Dalla stessa categoria
Seguici su Facebook
Extra
Quello che era nell’aria ormai da un paio di mesi, è diventato ora ufficiale: Jasmine Paolini parteciperà dal 2 al 9 novembre alle WTA Finals che per la prima volta si terranno a Riyad, in Arabia Saudita. Un debutto in grande stile per la toscana, perché dopo l’annuncio della qualificazione in singolare arriva anche quello […]
Questo è un capitolo tratto dal libro del 2014 “Solo uno- Analisi di una rivalità”, scritto da Rossana Capobianco e Riccardo Nuziale Non lo riconosceremmo più, ormai, quel tennis. Quello riservato solo a pochi, quello che gli amici ti guardavano come fossi un extraterrestre quando confessavi di rimanere a casa per seguire la finale di […]
Partiamo con una premessa: quest’articolo vuole spiegare il perché Sinner, in prospettiva, vincerà più di Alcaraz.Sappiamo tutti che naturalmente il conto adesso è favorevole allo spagnolo (4 slam a 2, 5 mille a 3) ma, da un anno a questa parte, Sinner ha alzato il suo livello in maniera esponenziale e si è avvicinato tantissimo […]
Non è stata la più forte, forse la più grande se per “grandezza sportiva” s’intende la capacità di entrare nel cuore della gente, di farsi riconoscere e ricordare, e di lasciare qualcosa di sé alla storia dello sport che si è praticato. E Lea Pericoli, spirito libero, al tennis ha lasciato molto, e in molti […]
Vi sono match che si annidano in uno spezzone di gioco, e lì si risolvono, conservando intatte le ragioni, decisamente ottime, che li hanno sospinti fino a quel momento, lungo una trama che ha la magia di una battaglia cavalleresca, tra i clangori delle spade che s’incrociano e gli occhi che scrutano le altrui intenzioni […]