Indian Wells, uomini: un buon Djokovic elimina del Potro. Nishikori avanti

Novak Djokovic vince l big match contro Juan Martin del Potro e trovà Kyrgios. Con lui Kei Nishikori. Eliminati Lucas Pouille e Grigor Dimitrov

[2] N. Djokovic b. [31] J. M. del Potro 7-5 4-6 6-1 (dal nostro inviato Diego Barbiani)

Il vero big match del giorno non tradisce le attese: la battaglia tra Novak Djokovic regala tanto spettacolo per 2 set e mezzo. Il serbo, uscito vincitore dopo due ore e diciassette minuti, bissa il successo di Acapulco di 2 settimane fa. In generale, è il tredicesimo successo su 17 confronti diretti contro l’argentino che anche questa sera ha dimostrato di poter fare partita alla pari salvo poi venire meno.

Partita che ha subito avuto uno scossone, con una partenza ottima da parte dell’argentino, salito avanti 2-0 ed ad un passo dalla chance del possibile 3-0 e servizio. Djokovic sembrava spento, ma dal 2-3 è salito di livello in maniera straordinaria giocando diversi colpi spettacolari tra cui il passante di rovescio con cui ha ritrovato la parità. Dal 3-3 ha vinto i suoi successivi 3 game al servizio cedendo appena 2 punti su 14 giocati. Del Potro non era da meno, ma sul 5-6 si è fatto recuperare da 30-0 ed il set point, alla fine, si può dire che era destino dovesse finire nelle mani del suo avversario. Prima una prima di servizio potentissima giudicata buona e corretta successivamente dal serbo. Il punto è stato fatto ripartire con una seconda di servizio che ha dato il via ad uno scambio molto entusiasmante e conclusosi con una chiamata errata del giudice di linea che ha fatto precipitare nello sconforto Djokovic. Punto ripetuto e dopo una ottima prima ed un ottimo dritto sulla linea del Potro ha perso i giri del proprio colpo preferito, finito piuttosto lungo alla seconda accelerazione.

Nel secondo set, ancora, è stato del Potro a partire meglio con un break nel primo game “raddoppiato” da un secondo sul 3-1, in quel caso approfittando di un errore del serbo con lo smash. La reazione del numero 2 del seeding però è stata rabbiosa, con 8 punti di fila che lo hanno immediatamente riportato in scia. Anche grazie a tanti servizi vincenti, del Potro ha potuto respingere tutti i possibili tentativi del suo avversario di trovare la parità, facendo esplodere il tifo argentino sugli spalti dopo l’ultimo servizio vincente.

Nel terzo set si è cominciato per la prima volta con dell’equilibrio, eppure è stato Djokovic quello ad aver avuto le occasioni, apparendo molto più solido e centrato rispetto ai precedenti game di inizio set dove era sempre stato brekkato. Nel quarto game, un po’ “chiamandolo”, arriva il momento che spezza la partita. Del Potro era abbastanza sulle corde, ma stava difendendosi molto bene. Sul punteggio di parità, però, il serbo si è inventato una voleè di puro istinto, di rovescio, su un passante da metà campo dell’avversario discretamente potente. La palla, in qualche modo, è andata di là e come è passata si è “spenta”, diventando letale.

Nel punto successivo il break che ha mandato Djokovic a servire sul 3-1. Complice un nuovo break in suo favore pochi minuti dopo, il match ha avuto la sua parola fine. Un’esultanza neppure troppo esagerata ha accompagnato un Novak comunque molto contento alla stretta di mano molto amichevole con il suo avversario. Agli ottavi la sfida contro Nick Kyrgios, che già si preannuncia molto interessante. Se poi aggiungiamo che nell’eventuale quarto troverà o Roger Federer o Rafael Nadal, ecco che il discorso raggiunge il suo apice.

[15] N. Kyrgios b. [18] A. Zverev 6-3 6-4 (Cristina Pozzoli)

Lo Stadium 2 è in fermento per l’inedito incontro tra Nick Kyrgios e Sascha Zverev, i due giovani talenti più forti ed esplosivi tra gli attesi dominatori del circuito. Il primo round di quella che sarà una lunga serie di sfide va all’australiano che conferma l’ottimo stato di forma esibito al torneo di  Acapulco con la vittoria contro Novak Djokovic nei quarti di finale. 

Come si poteva immaginare il servizio è la chiave del match, ingiocabile quello di Kyrgios nel primo parziale che mette in campo il 76% di prime palle con le quali ottiene l’81% dei punti rispetto a Zverev che serve un misero 43% di prime dalle quali raccoglie solo il 54% dei punti. Basta questo a spiegare l’esito del set che viene deciso nel terzo game quando l’australiano strappa il servizio al suo avversario portandosi 40-15 con una risposta nei piedi del tedesco che poi completa l’opera con due gratuiti. Con un altro turno di battuta lontano dai suoi standard Zverev consegna il set all’australiano nel nono game.

Nel secondo parziale c’è più partita grazie a Zverev che alza le percentuali di prime in campo e tiene testa all’australiano. Kyrgios inizia a discutere con l’arbitro per un paio di chiamate errate ma non perde la testa e continua a servire alla grande giocando anche qualche punto da cinema. Inattaccabile al servizio, con il quale ha concesso solo cinque punti in tutto il match quando ha messo in campo la prima e nessuna palla break in tutto l’incontro, Kyrgios ha giocato con sicurezza dall’inizio alla fine senza mai mostrare segni di debolezza. Sul 5-4 Zverev sente la pressione di servire per rimanere in partita e cede la battuta con un doppio fallo a inizio game seguito da un paio di gratuiti regalando a Kyrgios due match point. Sascha annulla il  primo giocando un gran punto ma sul secondo è ancora Kyrgios a decidere con una risposta profondissima con cui costringe Zverev all’errore. Sono solo due i vincenti in più messi a segno da Kyrgios in tutto il match a fronte dello stesso numero di gratuiti, quello che oggi fa la differenza tra i due è il servizio e la maggior personalità esibita in campo. Negli ottavi Kyrgios ritroverà Djokovic, appena un paio di settimane dopo averlo battuto ad Acapulco.

[4] K. Nishikori b. [25] Gilles Muller 6-2 6-2  (Cristina Pozzoli)

Sullo Stadium 2 si aprono le danze degli incontri del terzo turno della parte bassa del tabellone con la sfida tra il giapponese Kei Nishikori e il lussemburghese Gilles Muller, al quarto confronto diretto in carriera. Non c’è partita a differenza dei precedenti sempre lottati di cui l’ultimo, a Basilea 2016, quando Nishikori fu costretto a salvare due match point prima di avere la meglio su Muller e andare in finale.
La partita inizia con i due a studiarsi nonostante si conoscano bene. Nishikori è il primo ad azzardare l’allungo e va a segno nel terzo e quinto game.Troppo facile per il giapponese quando lo scambio si prolunga e troppo difficile per Muller prendere la rete, unica arma a sua disposizione. Neanche sul suo servizio, Muller riesce a mettere in difficoltà Nishikoi che chiude il primo parziale con solo 5 punti concessi con la prima di servizio e zero con la seconda.

Il secondo set si apre con il break di Nishikori che pulisce le righe e che, con lo sguardo, segnala al suo avversario che oggi non c’è storia. Muller forza tutto quello che c’è da forzare e non molla. Il giapponese onora l’impegno del suo avversario con un game giocato sotto al suo livello in cui si trova costretto ai vantaggi complice il calo momentaneo dovuto al caldo californiano. Niente cambia però e e il break di vantaggio, nonostante un Nishikori meno affamato e più attento a gestire le proprie forze, basta a chiudere il set e il match sotto al suo totale controllo. La resa al servizio del lussemburghese che, con un doppio fallo, manda Nishikori a servire per il match, la dice tutta sulla differenza, oggi, tra i due in campo.

Gli altri incontri

Partita buttata al vento da Grigor Dimitrov contro Jack Sock. Il bulgaro sembrava avviato verso una partita tutto sommato tranquilla quando ha avuto il primo passaggio a vuoto nell’ottavo game del secondo set quando si è trovato 15-40. Ha recuperato ma poi non ce l’ha fatta a tenere il servizio. Nel terzo set Grisha è andato subito avanti di un break ma lo ha ceduto in un interminabile settimo game. Ma non finiva qui per Dimitrov, perché al decimo game neanche con tre match point consecutivi riusciva a chiudere la gara. Il tiebreak sembrava segnato e anche il quarto match point non bastava. Vinceva Sock, bravo a provare a sparigliare un po’ le carte e che adesso avrà la grande occasione di arrivare ai quarti, vista che troverà il tunisino Jaziri.

Donald Young ha superato a sorpresa Lucas Pouille, in un match dal finale thriller. Lo statunitense era infatti avanti 5-0 e 15-40 sul servizio dell’avversario ma non è riuscito a chiudere. Stessa situazione nel game successivo, stavolta con Young al servizio: 40-15 e recupero di Pouille. Young ha sbagliato ancora due palle per il match, una nell’ottavo game e un’altra nel nono, ma finalmente, alla settima opportunità ha chiuso la pratica.

Taylor Fritz non riesce a dare continuità al grande risultato ottenuto contro Marin Cilic, venendo eliminato da Malek Jaziri. Il giovane statunitense era riuscito a portare il match al terzo set, dopo aver perso il primo parziale, ma ha sprecato tutto nel sesto game, subendo il break da 30-0.

 

Risultati secondo turno

M. Jaziri b. [WC] T. Fritz 6-4 3-6 6-3
[17] S. Sock b. [12] G. Dimitrov 6-3 3-6 7-6(7)
[4] K. Nishikori b. [25] G. Muller 6-2 6-2
D. Young b. [14] L. Pouille 6-4 1-6 6-3
[5] R. Nadal b. [26] F. Verdasco 6-2 7-5
[9] R. Federer b. [24] S. Johnson 7-6(5) 7-6(4)
[15] N. Kyrgios b. [18] A. Zverev 6-3 6-4
[2] N. Djokovic b. [31] J.M. del Potro 7-5 4-6 6-1

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