Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
20 Set 2015 08:11 - Davis Cup
Coppa Davis / Fognini regala il 3-1 all'Italia: battuto Gabashvili, staccato il pass per il World Goup!
di Diego Barbiani
TENNIS – Di Diego Barbiani
IRKUTSK. Nel 2016 ci sarà anche l’Italia tra le sedici nazioni che comporranno il World Group di Coppa Davis. A regalare la certezza della qualificazione è Fabio Fognini, che dopo aver vinto il primo singolare ed il doppio di ieri, si aggiudica anche la prima sfida dell’ultima giornata battendo Teymuraz Gabashvili 7-6(4) 6-3 7-6(5).
Da Astana ad Irkutsk, Fognini si è ripreso l’Italia. Preso un po’ come principale capro espiatorio per la rocambolesca sconfitta contro il Kazakistan, il ligure è stato il protagonista indiscusso del fine settimana russo. E dire che, fino al primo turno dello US Open, non aveva ancora vinto un match sul cemento in stagione.
Già contro Andrey Rublev, si era visto un Fognini di ottimo livello, che ha sfiancato mentalmente un avversario già pericolosissimo ma ancora un po’ acerbo. Oggi è stata la perfetta ciliegina sulla torta, con un nuovo match condotto dall’inizio alla fine senza tante sbavature. Gli unici nei, se così si possono definire, sono i due break di vantaggio sciupati nel primo set ed il momento nel terzo set dove ha permesso a Gabashvili di rientrare dall’1-3, rimediando in entrambi i casi con due ottimi tie-break.
Il n.68 del mondo, invece, è apparso sempre poco tranquillo. Come è nella sua indole, viveva (pochi) attimi esaltanti dove trovava ritmo ed impattava la palla con grande potenza e precisione, (molti) altri invece in cui si faceva trascinare dalla foga e sbagliava, prendendosela il più delle volte con se stesso, lanciando racchette, urlando tutto il proprio nervosismo. Ci voleva ben altro spirito, ma al momento la Russia è anche questa: una nazionale che sta cercando di ripartire dalle ceneri, con qualche ottimo prospetto (Rublev e Kachanov), ma ancora al di sotto delle nazionali più forti. L’Italia, grazie anche ad un Fognini così, può festeggiare. Tra le sedici migliori squadre del 2016, ci sarà anche lei.
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