TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells Diego Barbiani

Finisce così, con la standing ovation del pubblico e di Sabine Lisicki, l’avventura da campionessa in carica ad Indian Wells di Flavia Pennetta. Una sfida emozionante, avvincente, forse la più bella ammirata nel torneo femminile, conclusasi con lo score di 6-4 6-7(3) 7-6(4) in due ore e tre quarti.

La tedesca, che prima di quest anno non aveva mai vinto un match ad Indian Wells ed in generale aveva vinto solo una partita negli ultimi sei mesi, si ritrova in semifinale. Il suo tennis così potente, scriteriato forse, ma così efficace quando è in grado di trovare le giuste alchimie alla fine ha avuto la meglio.

Pennetta è mancata proprio nell’ultimo frangente. Rispetto al tie-break del secondo set è stata tutta un’altra giocatrice: prima cinica e spietata, poi più in sofferenza e mai in grado di riacciuffare totalmente la sua avversaria dopo aver ripreso per due volte un minibreak di ritardo. Grave soprattutto quello lasciato sul 3-4, con un rovescio dal centro del campo che è uscito di qualche centimetro. E’ il suo colpo, pochi minuti prima ne aveva giocati diversi altri così, quando sembrava molto più attenta e decisa a non lasciar strada alla tedesca. Sul 5-4 in suo favore, nel terzo set, ha mancato anche tre match point ma lì non ha nulla da recriminarsi, soprattutto sul secondo dove era riuscita (unico caso) a rispondere al servizio devastante della rivale con un dritto stoppato, morto appena dopo al nastro. Bravissima nella circostanza la tedesca a piegarsi ed a colpire un vincente con il dritto.

Si è deciso tutto lì, in quei venti-trenta minuti che hanno portato Lisicki in paradiso. Mai la tedesca aveva raggiunto la semifinale di un Premier Mandatory, coglierla qui, con la crisi di risultati che si portava dietro dalla vittoria a settembre del primo torneo di Hong Kong, è qualcosa di assolutamente imprevedibile. Domani, in semfinale, sfiderà Jelena Jankovic che ha agilmente avuto la meglio su Lesia Tsurenko, ritiratasi sul 6-1 4-1.