Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
12 Ott 2014 08:22 - WTA
Wta Tianjin/Osaka: in Cina Riske si impone su Bencic, Stosur ancora sovrana in Giappone
di Redazione
TENNIS – TIANJIN. E’ Alison Riske la vincitrice del primo torneo Wta International di Tianjin, in Cina. Per la statunitense c’è stato il netto successo per 6-3 6-4 su Belinda Bencic al termine di una partita condotta fin dai primi punti.
La giovanissima svizzera, alla prima finale in carriera nel circuito maggiore a soli 17 anni, l’emozione ha giocato un brutto scherzo ed il più delle volte è sembrata bloccata nei colpi. Poteva subire dei parziali ben più “gravi” se si considera che sia nel primo set che nel secondo era sotto 1-4 (e servizio per l’avversaria, nella prima occasione). Riske, anch’essa alla prima finale in carriera, si leva la soddisfazione più bella in un’annata un po’ incolore soprattutto dopo un inizio stagione nei pressi delle prime 40 del mondo. Da domani comunque sarà poco sopra quel livello e potrà progettare il 2015 con un po’ più di energia positiva. Per Bencic invece è un risultato che non deve pesare: la prima finale al primo vero anno da professionista è un risultato non da poco ed il tempo (ed il talento) con lei è molto magnanimo.
OSAKA. Per la terza volta in carriera, Samantha Stosur si laurea campionessa del Wta International di Osaka, in Giappone. Per l’australiana, vincitrice qui nel 2009 e nel 2013, è il primo titolo in stagione e le permette di rimanere ancora tra le top-20. 7-6(5) 6-3 il punteggio finale ad un’altra esordiente all’ultimo atto, Zarina Diyas. Per la kazaka vale lo stesso discorso di Bencic: anche per lei questo è il primo anno tra le grandi e sarà solo che contenta, domani, di vedere il suo nome ormai a ridosso delle prime 30 del mondo. Non è riuscita ad ottenere il primo titolo di una giocatrice kazaka (autoctona, non comprata con i soldi) nella storia, ma se la sua crescita sarà costante inutile dire che l’occasione potrebbe ritornare.
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