Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
12 Set 2014 15:19 - Davis Cup
Coppa Davis – Fognini non c'è, Wawrinka ringrazia e vince: Svizzera-Italia 2 a 0
di Redazione
Dal nostro inviato, Stefano Ravelli
Stanislas Wawrinka b. Fabio Fognini 6-2 6-3 6-2
TENNIS – GINEVRA. Se Bolelli pur perdendo ha portato alto l’italico onore, diciamo pure che Fognini ha mantenuta alta la sua reputazione, che ultimamente non è delle migliori. Falloso all’inverosimile, svogliato, entusiasta di giocare una semifinale di Davis Cup come uno studente al ritorno a scuola dopo le vacanze estive, il numero uno azzurro ha presa una stesa niente male da Stanislas Wawrinka, che comunque è un numero quattro del mondo e vincitore di slam, non un signor nessuno, e ha condannato l’Italia ad un secco 0-2 dopo la prima giornata. Se prima ci voleva un miracolo, per battere la Svizzera al Palaexpo di Ginevra, adesso probabilmente si dovrebbe coniare una parola dal significato più ampio e ancor più biblico. Senza girarci troppo intorno, la finale per gli azzurri è sbarrata che più sbarrata non si può. Molti hanno condannato Fognini dopo quella che era una battuta, quella che non pensava alla finale di Davis ma pensava alla vacanza già prenotata alle Maldive, ma dopo questa prestazione, senza voler essere troppo cattivi, forse il ligure con la testa è già in qualche spiaggia tropicale. Tanto che in sala stampa, all’ennesima occasione break di Wawrinka, il nostro vicedirettore Stefano Semeraro si è fatto scappare un “Ecco tre Maldive-point”. Cattivello ma genialmente efficace.
Detto questo, c’è davvero poco da dire. Non è stata una partita, nel vero senso della parola. Difficile anche scrivere un qualcosa di tecnico. Wawrinka è stato ottimo al servizio (sedici ace per lui) ma ha veramente fatto il minimo indispensabile, aiutato molto, come ampiamente spiegato, da Fognini. Il numero uno d’Italia ha fatto quello che sa fare meglio ultimamente, ovvero far innervosire il pubblico e i suoi tifosi. Nove doppi falli, errori a go go, anche quelli più semplici. Forse nemmeno il miglior Fabio sarebbe bastata contro Wawrinka, ma senza dubbio avrebbe potuto fare di più. Era imbattuto in coppa Davis nel 2014: dato ora aggiornabile, non in positivo. Un incontro durato un’ora e mezzo, quanto una partita di calcio. Zero spettacolo, svizzeri gasati, finale (con la Francia, a questo punto) molto vicina….Beati loro.
Alla fine della prima giornata si è dunque esattamente al punto che tutti si aspettavano, con la Svizzera in vantaggio per 2 a 0 e l’Italia con un piede e tre quarti a casa. Sabato c’è il doppio, ma onestamente poco cambia. Anche se gli azzuri dovessero battere la coppia svizzera (Lahmmer/Chiudinelli? Forse) poi domenica dovrebbero arrivare, come incanto, due punti. Fognini dovrebbe battere Federer e Bolelli dovrebbe avere la meglio su Wawrinka. Francamente, va bene che la speranza è l’ultima a morire, ma a tutto c’è un limite…