Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
12 Set 2014 11:59 - Davis Cup
Coppa Davis – E alla fine vince Federer, non basta un buon Bolelli: Svizzera-Italia 1 a 0
di Redazione
DAL NOSTRO INVIATO A GINEVRA, Stefano Ravelli
Federer b. Bolelli 7-6 6-4 6-4
Al Palaexpo di Ginevra non se l’aspettava nessuno, partiamo da qui. Un Bolelli che mette in difficoltà (eccome) Roger Federer per due set, era una cosa fino a qualche mese fa fantascienza. Peccato che nonostante tutto, alla fine è tre set a 0 Svizzera. A Bolelli rimangono i complimenti, alla Svizzera va il punto. Gli elvetici nella semifinale di Ginevra sono avanti per 1 a 0 sulla nazionale italiana. Per adesso, tutto come copione.
Tutto come copione perchè lo sappiamo tutti: per andare in finale l’Italia ha bisogno di un miracolo. Nessuno o quasi credeva potesse farcela, nessuno o quasi credeva potesse impensierire Federer, Tutti, tranne Barazzutti, che rompendo uno schema a lui familiare (ovvero: squadra che vince e che ti porta in semifinale, non si cambia) ha deciso di schierare Simone, numero 76 del mondo e reduce da lunghe e tormentate stagioni. Adesso, diamo a Bole cioè che è di Bole, ma comunque la partita si è risolta in 2 ore e 18 minuti e 3 set a 0. Insomma, non è stata una partita estramemente tirata, di quella cardiopalma. A chi era qui, di italiani (ma degli italiani nel senso di tifosi parleremo a parte…) ha fatto piacere vedere Simone a questo livello, ma l’impresa non c’è stata.
Federer, dal canto suo, ha fatto il minimo sindacale. A volersi mantenere larghi. Ha tenuto sempre il suo turno di servizio senza problemi (tranne per due palle break proprio quando serviva per il secondo set e una sul 2-3 nel terzo set) e ha colpito quando doveva colpire, come quel minibreak nel tie che gli ha fruttato il primo set. Non è stato un Federer deluxe, non è stato nemmeno parente di un Federer deluxe, ma tant’è. Papà Robert e mamma Lynette, comodamente e tranquillamente seduti in tribuna presidenziale, non si sono scomposti più di tanto, diciamo così. Sapevano, come sapevano tutti, che ci voleva un Federer troppo già e un Bolelli troppo su per fare questo miracolo. Ma si sa: da queste parti non è che sono molto inclini a credere troppo ai voli pindarici…
Ps: Piccola rivolta in sala stampa per i posti riservati alla stampa sul campo. Una cosa oscena. Molto meglio vedersi la partita nell’ampia tv in stala stampa. E’ partito un foglio scritto a mano e firmato da tutti verso la Federazione Svizzera. In questo caso, Svizzera-Italia 0-1….