Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – di FABRIZIO FIDECARO
BAKU. Nella semifinale del torneo Wta International azero, Francesca Schiavone è stata battuta da Elina Svitolina, numero 2 del seeding, con il punteggio di 36 61 64. L’ucraina affronterà nel match clou la serba Bojana Jovanovski.
È sfumata la prima finale stagionale per Francesca Schiavone. La 34enne milanese si è arresa in tre set (36 61 64) all’ucraina Elina Svitolina nella semi della prova Wta International di Baku, in Azerbaigian (montepremi 250.000 dollari). Un peccato per l’azzurra, che contro la numero 2 del seeding (e 37 del mondo) ha avuto le sue opportunità, ma spesso, complici anche alcune chiamate arbitrali non certo impeccabili, non è riuscita a concretizzarle.
La Schiavone è partita meglio, aggiudicandosi il primo set con autorità per 63. Dall’uno pari del secondo parziale, però, è stata la Svitolina a prendere decisamente in mano le redini degli scambi, mettendo a segno una serie di cinque giochi consecutivi, che hanno allungato la sfida al terzo.
Francesca ha ceduto il servizio sull’uno pari, mancando poi quattro chance di ottenere l’immediato controbreak. Sotto per 1-3, la leonessa ha messo in campo tutta la grinta e la qualità di cui dispone, recuperando e passando lei a condurre per 4-3. Qui, con la Svitolina al servizio sul 30-15, una palla buona della vincitrice del Roland Garros 2010 è stata ingiustamente chiamata out, lanciando l’ucraina verso la rimonta. Il fastidio per il nuovo errore arbitrale, unito a una certa stanchezza, è costato caro all’azzurra, che da lì in poi ha racimolato soltanto tre punti, finendo battuta dopo un’ora e cinquantotto minuti.
Un vero peccato, visto che l’approdo all’ultimo atto era sembrato ampiamente alla sua portata. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, per la lombarda questa resta comunque una settimana più che buona, con le vittorie sulla giapponese Kurumi Nara (quarta del seeding) e sull’israeliana Julia Glushko e la bella rivincita sulla francese Kristina Mladenovic, che l’aveva superata nei quarti di Istanbul. Un bel cammino, da porre accanto ai successi romani su Eugenie Bouchard e Garbine Muguruza come highlight del 2014.
La Svitolina contenderà il titolo alla serba Bojana Jovanovski, accreditata della quinta testa di serie, che ha battuto per 62 26 64 l’elvetica Stefanie Voegele. Un piccolo rimpianto in più per la Schiavone, che in Turchia dieci giorni fa aveva travolto al secondo turno (61 64) proprio la Jovanovski in un match senza storia.