Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – Di Diego Barbiani
A due mesi dalla tragica scomparsa di Elena Baltacha torna l’incubo del cancro nel mondo del tennis. Questa volta la sfortunata giocatrice che ha contratto la malattia è Victoria Duval, statunitense classe 1995 che si è messa in luce nel corso dell’ultimo torneo di Wimbledon dove ha raggiunto il secondo turno e negli ultimi US Open dove batté Samantha Stosur al primo turno.
A differenza della sfortunata giocatrice britannica, Duval ha contratto il linfoma di Hodgkin. Si tratta sempre di una forma di cancro ma più facilmente curabile. Un caso analogo lo si è avuto con Alisa Kleybanova che nel 2011 cominciò una lunga fase riabilitativa che solo dopo un anno e mezzo circa le permise di tornare all’attività agonistica. Inoltre il problema è stato diagnosticato con molto anticipo, le speranze che il percorso di cura abbia un lieto fine portano sono leggermente superiori ad altre circostanze.
A testimonianza di questo, lei ha saputo di essere malata ancora prima di giocare a Wimbledon. E’ probabile che ora si prenderà del tempo per dedicarsi unicamente a combattere la malattia. I medici hanno chiarito che, essendo il problema in fase ancora poco pericolosa, il tutto dovrebbe risolversi nel giro di appena qualche mese.
Aleggia quindi un moderato ottimismo, che vuole respingere a pugni il dolore e la paura che gli ultimi anni hanno portato con sé. A partire da ora per la diciottenne americana inizia una partita che deve essere vinta a tutti i costi.
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