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06 Apr 2014 18:00 - Davis Cup
Coppa Davis – Seppi completa l'impresa, Italia in semifinale! Gran Bretagna battuta 3-2
di Lorenzo Di Caprio
TENNIS – Dal nostro inviato a Napoli, Lorenzo Di Caprio
SEPPI B. WARD 6-4 6-3 6-4
Andreas Seppi completa la grande rimonta dell’Italia, che sotto 2-1 dopo il doppio di ieri conquista i due punti mancanti ed approda in semifinale della Coppa Davis edizione 2014!
E’ una giornata da incorniciare per la squadra azzurra, dopo la vittoria di Fognini su Murray che ha aperto la strada ad un sogno diventato poi realtà grazie proprio all’altoatesino, che ha superato James Ward 6-4 6-3 6-4.
Il pubblico dell’Arena del Mare che canta, urla e applaude la vittoriosa “Ital-Davis” presente al centro del campo: è questa l’immagine più bella e significativa dei tre giorni di quarti di finale qui a Napoli, culminati con l’impresa di quest’oggi.
Non ha certo brillato per bellezza, ma la partita di Andreas era da vincere a tutti i costi e l’ha fatto nonostante nel primo set abbia giocato – così come l’avversario – senza il servizio: quattro palle break sfruttate per Seppi, tre quelle concretizzate dal tennista d’oltremanica; alla fine, dopo una brevissima sosta per pioggia, l’ha spuntata l’altoatesino per 6-4.
Il match non trasporta come quello precedente, il pubblico risulta piuttosto spento e qualcuno – se non fosse per l’importanza del momento – farebbe bene a parlare di “incontro soporifero”. Lo stesso Andreas, universalmente apprezzato per la proverbiale solidità, lascia molto in fase di costruzione e concede a Ward l’opportunità di entrare spesso con i piedi dentro al campo: il britannico, per quanto possibile, sfrutta il momento e arriva – nel sesto gioco – a due palle break; tuttavia, in qualche modo l’altoatesino non si scompone anzi, una volta salvato (e vinto) il gioco, cambia totalmente l’inerzia dell’incontro. Il gioco di Ward inizia a diventare troppo falloso e, approfittando della situazione, Seppi ritrova continuità: il risultato è che il britannico fa e – quasi sempre – disfa. Finirà 6-3.
Gli stessi elementi si trovano, infine, nel terzo ed ultimo parziale: la partita non è esaltante, ma – giusto o sbagliato che sia – in casa Italia c’è la certezza della vittoria che effettivamente, grazie anche ad un complice Wardy, arriva dopo non molto tempo: Seppi vola subito 4-1 con doppio break, poi subisce un timido ritorno dell’avversario ma alla fine – tra le urla del pubblico – mette fine alla sfida.
“Andiamoci a prendere ‘sta Davis”, urla qualcuno dalla tribuna. Un po’ troppo, forse, ma crederci non costa nulla e questa domenica insegna.
FOGNINI B. MURRAY 6-3 6-3 6-4
Fabio Fognini ha preso per mano l’Italia. Il ligure, dimenticando la prestazione di ieri nel doppio, ha sconfitto in maniera netta Andy Murray riportando l’equilibrio nella sfida tra Italia e Gran Bretagna da cui uscirà fuori il nome della semifinalista dell’edizione 2014 di Coppa Davis.
6-3 6-3 6-4 il punteggio finale di una partita che è stata dominata dall’azzurro, protagonista di uno dei match più belli di tutta la sua carriera. Ora per completare la rimonta le speranze dell’Italia sono riposte in Andreas Seppi, che a breve scenderà in campo contro James Ward nel quinto e decisivo singolare di questa appassionante sfida.
Eppure la prima partita inizia con le peggiori premesse nonostante l’assenza di un vero padrone del campo: il ligure, semplicemente, tende ad essere più falloso in fase di costruzione, dando a Murray l’opportunità di prendere un break (e successivamente confermarlo) senza strafare. 3-1 in una manciata di minuti.
La controfigura di quel Fabio falloso e discontinuo visto ieri e l’altro ieri sembra incombere anche in questa soleggiata domenica partenopea ma per fortuna, smaltito il passo falso iniziale, il ligure cambia decisamente passo: la capacità di riuscire a prendere campo indistintamente dai giochi al servizio o alla risposta, costantemente presente nel Murray “originale”, diventa un’arma vincente per Fabio mentre il britannico di Dunblane smentisce quanto di buono mostrato nelle giornate scorse alla battuta. Il risultato è un dominio di Fabio che, spinto da un caldissimo pubblico (in grado di destabilizzare la personalità tutt’altro che granitica di Andy), delizia con un tennis a tutto campo e conquista il primo parziale per 6-3. Da una parte, dunque, un azzurro reattivo e attento nell’alzare la parabola quando serve; dall’altra, invece, un Murray falloso e in difficoltà.
L’Arena del Mare sogna e fa bene: la reazione di Murray è prevedibile e arriva nel sesto gioco, ma questo Fognini ricorda davvero la sua miglior versione e salva con personalità due palle break. A questo punto, lo scozzese perde ogni certezza: il suo diventa un gioco fatto da un’accozzaglia di strategie, confuse e poco produttive. Fabio tesse la propria ragnatela e manda in delirio il pubblico: due break, due set avanti.
Nell’ultimo parziale l’equilibrio non manca, è vero, eppure – sarà per la bellezza del momento – Fabio sembra avere sempre il controllo dell’incontro, in un modo o nell’altro: l’azzurro ha continuato a mantenere il pallino del gioco, spingendo con ogni colpo. Murray, d’altra parte, è stato allontanato gradualmente dal campo fino a perdere l’opportunità di offendere. Alla fine è stato un 6-4, bello come “’O surdato ‘nnammurato” cantato a squarciagola da buona parte dell’Arena del Mare.
Ora la palla, quella decisiva e rovente, passa ad Andreas Seppi. Ora bisogna vincere.