di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
di GIANCARLO DI LEVA – Fabio Fognini esce da questa trasferta in terra argentina ingigantito: ma non perché ha sconfitto Monaco (n.40) e Berlocq (n.44), dimostrando sul piano del gioco di essere una spanna superiore a loro (la qual cosa ci era già nota) ed essere stato determinante nell’incontro di doppio al fianco di Bolelli, ma bensì perché in un contesto non facile, di fronte ad un pubblico che nel rispetto della propria fama ha cercato in tutti i modi di far saltare i nervi ai nostri giocatori, ha saputo superare i propri limiti temperamentali, rimanendo costantemente concentrato, imponendo regolarmente il proprio gioco e uscendo quasi sempre vincitore in occasione dei punti importanti ,riuscendo a contenere per tutto il tempo (10 ore circa nei 3 incontri disputati) la propria indole bizzarra e stravagante.
La vittoria contro l’Argentina, certamente facilitata dall’assenza di Del Potro, non era affatto scontata e la netta sconfitta iniziale di Seppi contro Berlocq (4/6 6/0 6/2 6/1) ha complicato molto le cose. Fognini è stato molto bravo a non farsi condizionare dal peso della responsabilità a quel punto tutta sulle sue spalle, a superare l’empasse iniziale in cui ha ceduto al t/b il primo set contro Monaco e a imporre la propria superiorità con lucidità e consapevolezza nei propri mezzi. Un vero leader.
Era questa maturità di comportamento che mancava al nostro giocatore e che se confermata nel proseguio della stagione, crea le premesse per rivedere veramente un tennista azzurro competitivo ai massimi livelli.
La vittoria in Argentina è la 53° ottenuta dall’Italia in Coppa Davis giocando fuori casa (61 le sconfitte); non vincevamo in trasferta nel World Group dal 1998 allorchè sconfiggemmo in semifinale gli Stati Uniti in quel di Milwaukee per 4-1.
Da allora e prima di ieri , l’Italia aveva raggiunto i quarti di finale del World Group una sola volta ,lo scorso anno battendo la Croazia (3-2) per poi perdere in Canada contro Raonic e Pospisil.
Con l’Argentina c’era un solo precedente risalente al 1983. Si giocò al Foro Italico e la nostra nazionale composta da Panatta, Barazzutti e Bertolucci subì un pesante “cappotto” (5-0) contro Vilas e Clerc. Dopo la vittoria di domenica, le uniche nazionali con cui l’Italia non ha mai vinto (su 46 incontrate) sono la Nuova Zelanda (unica sconfitta nell’82 per 3-2) e il Canada che ci impedì lo scorso anno l’accesso alle semifinali.
Fognini alla sua 11° presenza in Coppa Davis ha un bilancio di 13 matchs vinti e 3 persi e con le 3 vittorie di domenica, diventa il giocatore azzurro col miglior indice di performance in Coppa Davis dopo il naturalizzato Martin Mulligan:
PRESENZE MATCHS SINGOLARE DOPPIO TOTALI
GIOCATORE |
TOTALI |
TOTALI |
W |
L |
TOT. |
% VITT. |
W |
L |
TOT. |
% VITT. |
W |
L |
% VITT. |
MULLIGAN |
4 |
11 |
6 |
2 |
8 |
75,00 |
3 |
0 |
3 |
100,00 |
9 |
2 |
81,82 |
FOGNINI |
11 |
19 |
12 |
3 |
15 |
80,00 |
3 |
1 |
4 |
75,00 |
15 |
4 |
78,95 |
STARACE |
16 |
27 |
15 |
1 |
16 |
93,75 |
6 |
5 |
11 |
54,55 |
21 |
6 |
77,78 |
GARDINI |
21 |
38 |
29 |
9 |
38 |
76,32 |
|
|
0 |
|
29 |
9 |
76,32 |
BERTOLUCCI |
32 |
40 |
8 |
2 |
10 |
80,00 |
22 |
8 |
30 |
73,33 |
30 |
10 |
75,00 |
CASTIGLIANO |
4 |
8 |
5 |
2 |
7 |
71,43 |
1 |
0 |
1 |
100,00 |
6 |
2 |
75,00 |
PIETRANGELI |
66 |
164 |
78 |
32 |
110 |
70,91 |
42 |
12 |
54 |
77,78 |
120 |
44 |
73,17 |
MERLO |
22 |
35 |
25 |
10 |
35 |
71,43 |
|
|
0 |
|
25 |
10 |
71,43 |
La coppia di doppio Bolelli-Fognini ha giocato e vinto 3 volte in Coppa Davis con un indice di performance del 100%. Gli unici a vantare lo stesso indice di performance con più di un incontro giocato sono stati in passato De Morpurgo/De Stefani (3-0) e Mulligan/Pietrangeli (3-0).
Adesso aspettiamo in casa sulla terra rossa la Gran Bretagna di Andy Murray. Il bilancio dell’Italia con i cugini inglesi è di 11 vittorie e 4 sconfitte ma l’ultimo precedente è datatissimo. Era il 1984 e si giocava a Telford, nel nord dell’Inghilterra il 1° turno delWorld Group. La nostra squadra composta da Barazzutti, Ocleppo e C. Panatta in doppio ebbe la meglio per 3-2 contro John Lloyd e Colin Dowdeswell, rimontando da 1-2 al termine della seconda giornata. Possiamo cominciare a sognare!