Sinner: “Bello essere italiani. Felice per la semifinale”
04 Set 2025 08:52


“Sono molto contento di essere arrivato alle semifinali di un altro Slam”. Così Jannik Sinner celebra la vittoria nel derby contro Lorenzo Musetti a Flushing Meadows. “Oggi io sono partito bene e per Lorenzo non è stato facile poi rientrare in partita. Ho cercato di leggere il suo gioco. Non sono entrato in partita pensando a un derby ma pensando che giocavo contro il numero 10 al mondo”, ha aggiunto il tennista altoatesino.

“Io e Lorenzo ci conosciamo molto bene, veniamo dallo stesso paese e quando si gioca accantoniamo l’amicizia, poi stretta di mano e passa tutto”. A chi gli chiedeva cosa la partita contro Musetti volesse dire per il tennis italiano, Sinner ha risposto: “Siamo molto orgogliosi di essere italiani: gli italiani sono ovunque, è bello essere italiani”. Sul tifoso che, alla fine della scorsa partita, ha cercato di aprirgli la borsa, Sinner ha risposto: “Non mi era mai capitato, ho cercato subito di capire se aveva preso qualcosa perché avevo il telefono, il portafoglio. Ma la security fa un lavoro fantastico”.

“Sono felice di trovarmi ancora in una semifinale di un Grand Slam”, ha detto Sinner. A chi gli chiedeva della sua prossima partita contro il canadese Feliz Auger-Aliassime, che ha battuto nei quarti del Cincinnati Open, Sinner ha risposto: “Sarà una partita completamente diversa. Le condizioni qui sono diverse. Penso che qualsiasi cosa possa succedere. Penso che sia migliorato molto. Sarà un partita difficile per tutti e due”.

“Oggi la partenza ha fatto molto. Sono subito partito bene. Ho cercato di leggere il suo gioco, Musetti è un giocatore molto talentuoso, è molto difficile giocare contro di lui. Non ha servito benissimo al primo set e io sono sempre riuscito a rispondere bene. Non è facile poi rientrare in partita”, ha spiegato Sinner osservando come Musetti “ha la qualità di essere un giocatore molto fastidioso”. In merito all’atmosfera degli US Open e al pubblico talvolta rumoroso, Sinner ha spiegato che il rumore “si nota e questo fa anche il torneo speciale. La sera è un po’ diverso, dipende dalla partita che c’è stata prima. Però si deve accettare, non tutti i posti sono come Wimbledon. Questo è anche il bello dello sport, ogni torneo c’è una situazione diversa”.

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