Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
Per la prima volta dall’Australian Open 2021, Naomi Osaka è tornata in un quarto di finale a livello Slam. Ci son voluti quasi cinque anni, vicissitudini sportive e personali non di poco conto e tanta frustrazione fatta passare sotto i ponti prima che la giapponese ritrovasse una giornata da protagonista in un Major e, come avvenuto nel 2019, si è imposta sull’Arthur Ashe contro Coco Gauff.
Sei anni fa le due erano in periodi completamente diversi. Gauff una pressoché debuttante, oltretutto inserita in quello Slam grazie alla federtennis statunitense (la USTA) che forzò una deroga a una regola del circuito WTA per permetterle di essere nel main draw con una wild-card. Osaka invece aveva da poco perso il numero 1 del mondo ma era campionessa in carica dopo l’exploit del 2018. Di quella sera, però, al di là del risultato finale tutti si ricordano del bel gesto di Naomi che capendo il momento di panico e frustrazione (come dirà poi la stessa Coco) dell’avversaria la spinse a presentarsi di fronte al microfono in campo, tradizione riservata alle vincitrici, per capire che le ventimila persone presenti quella sera volevano dedicarle una grande ovazione.
Stavolta, in un contesto ancor più competitivo, la giapponese ha tirato fuori dal cilindro una prestazione di assoluto valore e una vittoria per 6-3 6-2 dove ha impressionato la costanza al servizio: ingiocabile per tutto il primo set e che a lungo andare le ha dato enorme sicurezza mentre ha messo sempre più in affanno la numero 3 del mondo, manifestatasi già col doppio fallo che sul 3-5 è costato il primo parziale. Naomi non ha avuto una percentuale di prime elevata, con un 42% complessivo, ma ha perso un solo punto con quel colpo su 16 giocati. E con la seconda appena cinque. Accelerazioni precise e sguardo deciso, mentre Coco sempre in rimessa si è spenta definitivamente dal 2-2 del secondo set.
Piccolo dato che potrebbe eventualmente marcare qualcosa: Osaka non ha mai perso in carriera una volta giunta ai quarti di finale Slam (4/4, come i suoi titoli Major). Al prossimo turno troverà Karolina Muchova, che ha superato 6-3 6-7(0) 6-3 Marta Kostyuk. Altra curiosità: la ceca la sconfisse su questo stesso campo un anno fa, mentre l’ucraina nel 2020 fu capace di metterla in grande difficoltà trovandosi 2-1 e 0-40 nel set decisivo del quarto turno, nell’edizione a porte chiuse durante la pandemia.
Nella parte bassa, invece, Iga Swiatek ha cambiato registro rispetto alle ultime uscite. Dopo le fatiche della seconda metà di gara contro Suzanne Lamens e la rimonta complicata contro Anna Kalinskaya, la numero 2 del mondo ha offerto una gran prova contro Ekaterina Alexandrova, numero 12 del mondo, superandola 6-3 6-1. Situazione abbastanza equilibrata fino al 3-3, game iniziato con una superba stop volley di rovescio che ha in qualche modo aperto le porte al primo break della partita per la polacca, che da lì ha dilagato e controllato a un ritmo e una qualità mai raggiunta. Al prossimo turno, lei che per la prima volta chiuderà una stagione ottenendo almeno i quarti di finale in tutti gli Slam, sfiderà Amanda Anisimova o Beatriz Haddad Maia.