Ranking ATP/WTA: Sinner meglio di Alcaraz. Balzi Fonseca e Anisimova

Un piccolo squarcio di luce in un momento assai delicato. Jannik Sinner comincia oggi la trentasettesima settimana consecutiva in vetta al ranking ATP e fa dunque meglio di Carlos Alcaraz, che ne ha trascorse complessivamente trentasei, in quattro diversi periodi, tra il settembre 2022 e lo stesso mese del 2023. Un sorpasso ampiamente previsto, ma che non può non rendere orgogliosi.

Il fuoriclasse altoatesino mette ora nel mirino le quaranta settimane di Ilie Nastase, primo numero uno dell’era computerizzata (tra agosto 1973 e giugno 1974), le quarantuno di Andy Murray (tra novembre 2016 e agosto 2017) e le quarantatré di Gustavo Kuerten (in tre stint tra dicembre 2000 e novembre 2001).

In top ten recupera terreno Daniil Medvedev (sesto; + 2), che pure non è andato oltre le semifinali nel “250” di Marsiglia, mentre ne perde Alex de Minaur (ottavo; – 2), cui sono usciti dal conteggio i punti relativi alla finale di Rotterdam di dodici mesi or sono (l’australiano l’ha replicata quest’anno, ma il torneo era in calendario una settimana prima).

A Marsiglia si è imposto il beniamino di casa Ugo Humbert, che risale in quattordicesima posizione (+ 3), a un gradino dal career high stabilito lo scorso 15 aprile.

In evidenza anche i protagonisti del “250” di Delray Beach, il vincitore Miomir Kecmanovic (42; + 14), alla seconda affermazione dopo quella colta nel 2020 a Kitzbühel, e il finalista Alejandro Davidovich Fokina (50; + 10).

Spicca il balzo in avanti compiuto da Joao Fonseca, che nel “250” di Buenos Aires ha ottenuto il primo centro nel Tour maggiore. Il diciottenne brasiliano, un talento cristallino, si regala un imponente + 31, che lo porta dal n. 99 al n. 68.

Bene anche Hamad Medjedovic (73; + 23), finalista a Marsiglia, Marton Fucsovics (84; + 13), che ha fatto suo il Challenger di Manama, e Laslo Djere (98; + 14), in semi a Buenos Aires dalle qualificazioni.

Sono sempre undici gli azzurri in top 100. Dietro a Sinner e a Lorenzo Musetti (17; – 1), risale Matteo Arnaldi (34; + 4), spintosi al penultimo atto in quel di Delray Beach.

Seguono Matteo Berrettini (35; – 1), Lorenzo Sonego (36; – 1), Flavio Cobolli (40; – 4), Luciano Darderi (61; – 2), Mattia Bellucci (70; – 2), Luca Nardi (85; – 2), Francesco Passaro (89; + 3) e Fabio Fognini (95; – 1).

Entro il duecentesimo posto figura, inoltre, Matteo Gigante (157; – 4). Crolla ben oltre Stefano Napolitano (250; – 64).

Nel ranking WTA, immobile la top ten, la copertina è meritata da Amanda Anisimova, che a Doha ha conquistato il primo titolo “1000” in carriera. La statunitense debutta così tra le venti, arrampicandosi dal quarantunesimo al diciottesimo posto (+ 23). Fin qui era stata al massimo ventunesima, il 21 ottobre 2019, qualche mese dopo la semifinale raggiunta al Roland Garros, fin qui l’unica in un Major.

Ritocca il primato personale la giovanissima russa Mirra Andreeva (14; + 1), che ha passato un turno a Doha. Poco più giù, brilla la finalista Jelena Ostapenko (26; + 11), capace di battere la numero 2 Iga Swiatek per la quinta volta in altrettanti confronti diretti.

Bene anche Sofia Kenin (56; + 17), giunta negli ottavi, mentre scivolano indietro Anastasia Pavlyuchenkova (36; – 11) e due ex regine, Naomi Osaka (54; – 10) e Karolina Pliskova (132; – 63).

Si conferma quarta la migliore italiana, Jasmine Paolini. Alle spalle della toscana figurano Lucia Bronzetti (55; + 1), Elisabetta Cocciaretto (57; + 1), Sara Errani (117; 0), Martina Trevisan (137; – 3), Lucrezia Stefanini (150; + 3), Nuria Brancaccio (179; + 1) e Giorgia Pedone (198; 0).

I top ten del ranking ATP: 1 Jannik Sinner, 2 Alexander Zverev, 3 Carlos Alcaraz, 4 Taylor Fritz, 5 Casper Ruud, 6 Daniil Medvedev (+ 2), 7 Novak Djokovic, 8 Alex de Minaur (- 2), 9 Tommy Paul, 10 Andrey Rublev.

Le top ten del ranking WTA: 1 Aryna Sabalenka, 2 Iga Swiatek, 3 Coco Gauff, 4 Jasmine Paolini, 5 Jessica Pegula, 6 Madison Keys, 7 Elena Rybakina, 8 Qinwen Zheng, 9 Emma Navarro, 10 Paula Badosa.

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