di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
Elena Rybakina è riuscita nell’unico vero compito rimastole: lasciare Riyad con buone sensazioni in vista della sua off season. La kazaka è andata in continuo crescendo nelle tre partite giocate nel Round Robin delle WTA Finals, cominciata con la sconfitta in due set e 57 errori gratuiti contro Jasmine Paolini e conclusasi con un terzo set dominato e dominante alla battuta contro Aryna Sabalenka.
6-4 3-6 6-1 il punteggio finale che è valso la quarta vittoria su 10 confronti diretti contro la nuova numero 1 del mondo, oggi molto altalenante nel rendimento e da subito costretta a continui richiami verso se stessa, complice anche un servizio che nel primo parziale è stato troppo spesso contro di lei.
Per Sabalenka questa partita era mentalmente difficile da intepretare: era già qualificata da prima del girone e, soprattutto, la sconfitta di ieri di Iga Swiatek le aveva già garantito di concludere il 2024 da numero 1 del mondo. L’unico appiglio per giocare a tutta sarebbe stato nella possibilità di vincere il torneo con 5/5 nelle partite vinte, con quanto ricade anche sull’aspetto monetario visto che queste Finals avrebbero potuto premiare la vincitrice (da imbattuta) con l’assegno più alto nella storia del tennis femminile. Non sarà così e la si è vista soprattutto nel terzo set molto scollegata dal campo.
Dal 3-1 nel primo parziale non ha concretizzato una chance di 4-1 e ha perso la battuta, continuando questa fase on-off che l’ha vista sul 4-4 concedere tanto col dritto e finire indietro nel punteggio. Rybakina, oggi molto ben concentrata e attiva, si è presa il break e ha servito molto bene per concludere il parziale. Continuando su quel ritmo stava reggendo per quasi tutto il secondo parziale e solo all’improvviso, sul 3-4, un doppio fallo e un dritto vincente dell’avversaria l’han portata sotto 15-30 e alla terza palla break ha capitalizzato, riuscendo a chiudere facilmete col proprio servizio.
Sembrava una partita gestibile, ma nel terzo set di nuovo Sabalenka è uscita dal campo, non vincendo alcun punto in risposta fino al 5-1 40-15 (togliamo dal conteggio due doppi falli dell’avversaria) e al servizio era calata con la velocità della prima e non aveva la solita dinamicità nel colpire, lasciandosi spesso andare a piccole smorfie di frustrazione.
Come detto, per lei questo risultato cambia poco e venerdì, nella prima semifinale, affronterà la seconda classificata del girone verde: Coco Gauff, Iga Swiatek o Barbora Krejcikova. Le tre sono ancora tutte in gioco anche se quella che rischia di più è la polacca che non può qualificarsi come prima e deve per forza vincere (contro Daria Kasatkina, che sostituirà Jessica Pegula) e sperare che Gauff (già qualificata ma con la posizione ancora da decidere) non si rilassi come Aryna oggi: una Krejcikova vincente, con qualsiasi risultato, la eliminerebbe dai giochi. La ceca, dal canto suo, potrebbe anche perdere contro Coco e passare nel caso in cui Swiatek non vinca.