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Gauff scaccia i fantasmi ed è in semifinale, Swiatek ora rischia

Coco Gauff ha ribaltato la storia tra lei e Iga Swiatek, ed è una vittoria pesantissima. Malgrado l’1-11 dei loro confronti diretti la statunitense ha battuto la polacca 6-3 6-4 nella seconda giornata del gruppo verde alle WTA Finals di Riyad ed è già automaticamente qualificata alle semifinali. La partita contro Barbora Krejcikova di giovedì servirà a capire se passerà da prima o seconda.

Gli equilibri tra le due sono stati ribaltati per una prestazione migliore da parte della numero 3 del mondo contro una numero 2 con qualche leggero passo avanti rispetto al primo match ma calata in modo importante dopo un inizio forsennato. Iga non ha saputo reggere un ritmo per lei ancora troppo alto e con scambi molto faticosi, con rincorse che hanno pesato alla lunga nelle gambe di Swiatek anche quando nel secondo parziale Coco era crollata nel rendimento al servizio come già successo per esempio nella semifinale di Wuhan persa contro Aryna Sabalenka. A tratti, nel secondo parziale, erano entrambe lontanissime da una buona versione di loro stesse. Al di là dei break continui, non c’era più il bel gioco di mezz’ora prima. Tanti doppi falli per una, tantissimi errori di una Swiatek a un tratto quasi irriconoscibile. Non è, per Iga, la settimana giusta per esprimersi ai suoi massimi, sia per una superficie a lei poco congeniale ma anche alla lunga assenza dai campi a cui ci ha poi messo del suo nel momento in cui si è aperta la voragine.

Nel primo set sembrava mancarle ancora reattività nelle prime fasi di gioco e non sempre riusciva a tenere Gauff lontana dal campo. Al di là del lato atletico ha sofferto particolarmente nella fase centrale del primo set i cambi che la statunitense faceva col dritto sul suo rovescio. La Swiatek dei primi sei game era una versione di livello piuttosto alta, perché il dritto aveva qualità e non più le incertezze viste contro Krejcikova e rispetto alla gara con la ceca si affidava molto di più a servizi al corpo vicini alle volte ai 190 chilometri orari. Malgrado ciò, aveva di fronte un’avversaria che quasi da subito ha cominciato a metterle buona pressione in risposta. 0-30 2, tre palle break sull’1-1, un 30-40 sul 2-2. L’unica mezza occasione avuta in risposta è un po’ la fotografia della giocatrice attuale: lucida, ma senza la continuità necessaria. Sul 2-1 e 30-30, Iga ha impostato lo scambio come spesso fa col dritto per muovere Gauff e farle perdere sempre più campo, ma il cambio in lungolinea è rimasto corto e Coco ci si è avventata e con coraggio ha cambiato lei verso il lungolinea trovando il vincente. Il break, nell’aria, è così arrivato sul 3-3 proprio nel game dove Swiatek non ha avuto quasi mai la prima e i cambi alti sul suo rovescio l’hanno mandata fuori giri.

Salita 5-3, Gauff ha continuato a premere in risposta trovando quasi sempre ottima profondità e sempre meno difesa. Il bel primo parziale, nel suo complesso, ha lasciato purtroppo il campo a un brutto inizio di secondo. Coco aveva smarrito il servizio e Swiatek non aveva la freschezza per approfittarne e più passavano i game e più i suoi errori aumentavano. Così, pur venendo omaggiata di un break dall’avversaria sull’1-1 replicava giocando a sua volta un pessimo game subito dopo e non riuscendo nemmeno a fare un po’ di fuga per cercare di togliersi di dosso buona parte di quella pressione continua che subiva e che non l’ha mai abbandonata. Nemmeno il rientro da 15-40 sul 2-3 e il break (frutto di vari doppi falli dell’avversaria) sul 3-3 hanno ribaltato l’inerzia e in un amen era di nuovo sotto 4-5, completamente in balia del suo nervosismo. Ripresa sul 30-30 ha trovato ancora l’aiuto del servizio, forse l’unico colpo a non averla mai abbandonata tra domenica e oggi, ma non è bastato e al primo match point la numero 3 del seeding si è presa la vittoria.

Per Swiatek, al di là di tutto, sembra un po’ il classico caso di chi ha il cartello “lavori in corso” accanto a sé, e così il suo passaggio alle semifinali si complica terribilmente. Non solo deve battere Jessica Pegula, a sua volta già eliminata, ma deve sperare che Gauff batta Krejcikova. Ancora è possibile evitare l’eliminazione, ma dopo oggi i rischi sembrano concreti.

Diego Barbiani

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