Swiatek al piccolo trotto, Collins finisce la carriera Slam

Iga Swiatek sta probabilmente risentendo ancora delle scorie recenti, soprattutto dell’andamento del torneo Olimpico. Questa odierna era la sua partita numero 63 in stagione, la giocatrice con più presenze in campo fin qui e tantissime energie investite tra fine aprile e fine luglio. La seconda in questa lista è Coco Gauff, che ieri ha disputato la partita numero 53 della sua stagione. A livello fisico non sembrano esserci problemi o cali nel rendimento atletico, per esempio, ma dal punto di vista mentale sono già tre tornei dove si vedono alti e bassi irregolari che normalmente non le appartengono.

È da Parigi che per qualche motivo non la si sta vedendo capace di raggiungere alti livelli di rendimento. Lì c’era una montagna di pressione, che lei stessa ha ammesso di aver accentuato sulle sue spalle, che ha finito per travolgerla a una partita dal potersi giocare la medaglia d’oro. A Cincinnati c’erano condizioni per lei poco adatte. In questo US Open avrebbe dovuto portare a termine il primo turno con un altro piglio. Ha evitato il terzo set, contro la lucky loser Kamilla Rakhimova, ma il 6-4 7-6(6) ha offerto più spunti che ricalcano il trend dell’ultimo mese.

Non ha mai avuto tanta fortuna nella trasferta nord-americana, al di là di uno US Open vinto in maniera quasi sorprendente perché pur arrivando da numero 1 e dominatrice di una grande fetta del 2022, Iga conviveva da settimane con problemi importanti di timing sul dritto. Sembra più una questione di fatica mentale, perché anche oggi è partita fortissimo ma sul 4-0 il minimo calo è bastato per far accendere un primo segnale di attenzione. Non ha concesso chance di aggancio ma ha dovuto servire sul 5-4 vedendo il margine ridursi sempre più. Nel secondo parziale ancora stava riuscendo a gestire il punteggio grazie a un break maturato sull’1-1, ma trovandosi a servire per chiudere ha commesso tanti errori concentrati nello stesso momento. Sfumata una nuova chance di break sul 5-5, è arrivata al tie-break dove spalle al muro è riuscita a risalire da 3-6 con cinque punti consecutivi. Al prossimo turno avrà di fronte Ena Shibahara, tennista giapponese che da doppista sta cercando di fare qualche passo anche come singolarista e dopo aver centrato una bella qualificazione al main draw si è tolta lo sfizio di battere Daria Saville 6-4 3-6 7-6(10-6) in quasi tre ore e 20 minuti di gioco.

Nella sua metà di tabellone è già fuori una delle più pericolose mine vaganti: Danielle Collins. La numero 11 del seeding pur avendo giocato un buon primo parziale contro Caroline Dolehide non ha saputo tenere il ritmo, fattore già visto anche per lei nelle ultime settimane dove ha anche avuto qualche problema fisico che, raccontava, le ha impedito di allenarsi per quasi due settimane. 1-6 7-5 6-4 il punteggio in favore di Dolehide, che affronterà al secondo turno Sara Errani, capace di ottenere la prima vittoria in un match di singolare allo US Open dal secondo turno del 2015. 3-6 6-0 6-4 il punteggio che ha premiato la romagnola contro Cristina Bucsa. Per Collins, oltretutto, questa è stata l’ultima partita in carriera disputata in uno Slam, con l’attività agonistica ormai prossima alla sua fine, nel giro di qualche mese.

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