Ottimo risultato per Lucia Bronzetti, che si è qualificata al terzo turno del WTA 1000 di Indian Wells dopo il 6-3 6-4 inflitto alla testa di serie numero 32 Anhelina Kalinina.
Un match che ha lasciato tanta soddisfazione anche alla stessa azzurra, che in conferenza stampa ha dichiarato di essersi vista forse per la prima volta fare sempre partita di testa contro un’avversaria di questa classifica. Aiutata soprattutto dal dritto, la romagnola è sempre stata in posizione offensiva e propositiva, in una partita rimasta comunque molto combattuta e che per poco non veniva riaperta con l’ucraina che dal 2-5 nel secondo parziale si portava fin troppo rapidamente sul 4-5, a causa anche del primo vero passaggio a vuoto nel match di Lucia, che ha spiegato di aver cominciato a sentire un po’ troppa tensione.
Un anno fa Bronzetti era lontanissima da questa posizione, ai margini della top-100 e faticando tanto a imporsi nella singola partita. Ora è vicina al rientro nelle prime 50, è di nuovo al terzo turno di un torneo di questo spessore dopo tre anni e i punti positivi espressi sono stati tanti. Come al termine del primo turno vinto contro Magdalena Frech, Lucia ha raccontato che il dritto è stato probabilmente l’arma in più contro un’avversaria che concedeva abbastanza campo una volta spostata da quel lato.
Al prossimo turno, per lei, la grande chance di giocare su un campo molto importante perché con grande probabilità le verrà assegnato il Centrale considerando che la sua avversaria sarà Coco Gauff. La numero 3 del seeding, però, anche oggi è stata ben lontana dall’essere considerata in un buon momento. Gli stenti importanti della tourneé mediorentale, le brutte prestazioni e le sconfitte pesanti non sono state cancellate. Oggi la statunitense si è imposta con enorme difficoltà contro Clara Burel, o meglio contro la versione più negativa di se stessa.
Un 2-6 6-3 7-6(4) che ha vissuto quasi sempre sul livello di Coco, per lunghi tratti dispersa nella nebbia tra il dritto e i soliti problemi tra contatto e coordinazione e un servizio che viveva di questi continui tremolii. Ha perso quattro volte consecutive la battuta tra l’1-1 del primo set e il 6-2 2-0 per la francese nel secondo, da lì si è ripresa ed è stato facile girare il parziale rimandando tutto al terzo, ma di nuovo sono tornati gli errori e lo scoramento che l’hanno fatta scivolare fino al 4-0 di svantaggio. Burel non è riuscita a reggere la pressione degli ultimi game, salendo 5-2 ma sprecando tutto sul 5-3. È stato il momento chiave, perché da quel controbreak la partita era di nuovo tutta nelle mani della padrona di casa che ha sfruttato esperienza e carattere per completare la rimonta e imporsi al tie-break decisivo, al secondo match point. La sua grande esultanza finale, però, non cancella tutto il percorso così accidentale fatto.
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