di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
Ci sono piccoli passi in avanti per Naomi Osaka, ma ancora al primo ostacolo concreto la giapponese si è dovuta arrendere. L’ex numero 1 del mondo è stata sconfitta al terzo turno del WTA 1000 di Indian Wells per mano di Elise Mertens, di una giornata troppo altalenante e diversi momenti che potevano girare in maniera diversa.
Un 7-5 6-4 giusto, alla fine, perché la belga ha impresso un ritmo spesso superiore a quanto Naomi può gestire a oggi, cancellando anche gli inciampi di un servizio non sempre amico. Buona tenuta dello scambio, costringendo la giapponese a fare sempre qualcosa in più in una giornata per lei per nulla positiva, ed ecco che l’inizio di match è stato pesante con un 3-0 e 40-0 di vantaggio. Sono arrivati qui, di seguito, i primi tre doppi falli consecutivi che hanno aperto le porte al primo break restituito, con l’aggancio successivo per il 3-3 cominciando a perdere un po’ il dritto in palleggio.
Per sua fortuna, i game successivi sono stati rapidi ed efficaci, finché sul 5-5 non è riuscita a sfruttare i momenti di tensione dell’avversaria, ancora abbastanza acerba a queste fasi di gioco. Singolare che per una come Naomi ci siano stati fin qui sei tie-break giocati e solo due vinti, che spesso si sia vista in affanno proprio quando serviva alzare concentrazione e livello, franando invece tra errori e fretta. Mertens, molto più regolare e incisiva, prendeva il break del 6-5 e chiudeva ottimamente il parziale scappando avanti di un break anche all’inizio del secondo. Pur venendo ripresa sul 3-3 ha ripreso subito margine facendo forzare una serie di dritti all’avversaria, che sbagliava con sempre più continuità. Sul 5-4, al servizio per il match, Mertens ha sentito un po’ di tensione ma ha saputo risalire da 15-40, annullando anche una terza chance di controbreak con un ace di seconda e trovando la vittoria al secondo match point.
Poco prima, Aryna Sabalenka aveva completato una partita più leggera rispetto a quella d’esordio ma ancora si è visto qualche passaggio a vuoto. Dopo un primo set dominato contro Emma Raducanu, la numero 2 del seeding è salita 3-2 e servizio nel secondo set prima di perdere la battuta e cominciare ad alternare sempre più punti vincenti a errori. I game decisivi sono stati abbastanza tesi, ad Aryna è scappata una parola di troppo e ha pure ricevuto un warning contestato, a fine gara, dall’arbitro Cecilia Alberti. Raducanu, in tutto ciò, sembrava quasi poter trarre vantaggio riuscendo a farsi travolgere sempre meno, a prendere tempo sulla palla e a provocare molti più errori all’avversaria. I suoi piani di rimonta sono andati in fumo sul 5-5, ma prima che Sabalenka si imponesse son passati tre match point e tre occasioni di 6-6. Alla fine, in ogni caso, la finalista del 2023 è passata e al prossimo turno troverà la vincente tra Elina Svitolina ed Emma Navarro.
Risultati
Yuan Y. b. C. Dolehide 1-6 6-4 7-6(5)
[11] D. Kasaktina b. S. Stephens 2-6 6-4 6-4
[24] E. Mertens b. [WC] N. Osaka 7-5 6-4
[3] C. Gauff b. L. Bronzetti 6-2 7-6(5)
A. Blinkova vs D. Parry
[20] C. Garcia vs [9] M. Sakkari
[16] E. Svitolina vs [23] E. Navarro
[2] A. Sabalenka b. [WC] E. Raducanu 6-3 7-5