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Col ritmo preso da Aryna Sabalenka, con la nuova dimensione raggiunta, col secondo titolo consecutivo all’Australian Open e le basi per un’altra stagione di altissimo livello messe, tutto faceva presagire a una giornata diversa dalla storia dei confronti diretti contro Donna Vekic. La settimana extra presa per rientrare in campo, saltando il WTA 1000 di Doha, non ha fruttato perché il ‘1000’ di Dubai per il secondo anno di fila luogo di una brutta sconfitta.
Nel 2023 era avanti 6-0 3-1 contro Barbora Krejcikova prima di capitolare 0-6 7-6 6-1, oggi era avanti 7-6(5) 2-0 e palla del doppio break contro Vekic e ha finito per mollare di testa prima ancora che nel punteggio, dando alla croata la sesta vittoria su otto partite giocate e un parziale, soprattutto, di 12 game vinti negli ultimi 13 per il 6-7(5) 6-3 6-0 che fa rumore. Inevitabile, soprattutto quando si analizza e si tessono varie lodi per il comportamento in campo, la crescita mostrata, la condizione mentale invidiabile. Proprio lei che domenica, con un bel gesto di cavalleria, lodava le altre tenniste con cui condivide i piani altissimi del ranking per la costanza mostrata nel corso degli ultimi 18 mesi almeno (e a ragione), oggi ha visto una brutta eliminazione.
Vekic ha giocato in maniera straordinaria, soprattutto nelle intenzioni e nel non cedere mai da un punto di vista mentale. Probabilmente perdendo quel servizio sullo 0-2 si sarebbe trovata in una buca davvero dura da risalire, ma ha giocato un gran passante sulla palla break, forse malgiudicato dall’avversaria, e passo dopo passo si è rimessa in gioco. Che non fosse una giornata speciale per la numero 2 del mondo lo si era intravisto già dai primi game, dove cominciava con un turno di battuta non semplice, non concretizzava chance di break sull’1-0 e subiva a sua volta la risposta della croata. Risaliva immediatamente e sul 4-3 faceva il break che sembrava chiudere il parziale, ma non c’è riuscita né col servizio sul 5-3, né coi tre set point consecutivi sul 6-5 (in risposta). Al tie-break, alla sesta chance, ha trovato la prima di servizio non risposta e dopo una settantina di minuti sembrava aver scollinato i problemi maggiori. Soprattutto perché l’inizio di secondo set era completamente ad appannaggio suo.
Quel game perso, o meglio salvato da Vekic, ha aperto un’altra pagina. Donna ha continuato a fare tanto male alla bielorussa, soprattutto con un dritto piatto e quasi privo di rotazioni. Una palla che impattava molto bene, e sembrava più volte dare tanto fastidio a Sabalenka. In un certo senso, può ricordare come esce la palla dalle corde di Krejcikova, in quel caso sul rovescio, e potrebbe non essere un caso che su questo campo Aryna forse non ami così tanto una palla molto rapida e profonda. Ovvio che per fare risultato serve una prestazione super dall’altra parte della rete e lei che comincia a sbandare, che è quanto è accaduto oggi. Sabalenka, punto dopo punto, ha cominciato a perdere il campo. C’erano diverse risposte mancate sulle seconde palle di Vekic, una palla che non scorreva più fluida e sul 3-3 quest’ultima ha salvato un altro game importante dove ha messo poche prime ma sul 30-40 Aryna ha perso la palla sulla risposta a una seconda di servizio.
Tenuto un nuovo, pesante, turno di battuta la croata è andata all’attacco in risposta facendo il break del 5-3 con un ottimo rovescio lungolinea e recuperando da 0-30 muovendo sempre più l’avversaria quando lo scambio cominciava. La bilancia si stava spostando sensibilmente dalla sua parte e, approfittando di un calo al servizio della recente campionessa dell’Australian Open ha cominciato con un break il parziale decisivo, confermato grazie a ottime battute. Il doppio break è giunto invece con un dritto sempre più efficace, che aveva ormai portato Sabalenka a essere quasi del tutto vulnerabile, in un momento della partita dove non sapeva bene cosa fare per vincere un punto. E la serie negativa aumentava. Col 3-0, 4-0, non sembrava più in grado di rientrare e perdendo il quarto game consecutivo al servizio si è definitivamente consegnata.
Una giornata molto negativa per lei, con Vekic che diventa la seconda tennista in attività a raggiungere le sei vittorie nei confronti diretti dopo Iga Swiatek. Eppure, la stessa croata ha mostrato ancora un po’ di fastidio per “quella più importante”, come l’ha definita al microfono a bordo campo, riferendosi al quarto di finale del 2022 all’Australian Open. Per Sabalenka, salvo cambi improvvisi di programma, il rientro in campo sarà a Indian Wells e chissà se questo verrà catalogato come incidente di percorso banale o se avrà qualche strascico.