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Altra giornata tranquilla all’Australian Open, dove i pronostici sono stati rispettati quasi per intero. Il “quasi” riguarda Frances Tiafoe, che era in rotta di collisione con Sinner ma che ha pensato bene di perdere contro il ceco Toma Machac, buon giocatore ma insomma se ci perdi in tre set al secondo turno di uno slam è il momento di farsi qualche domanda. E riguarda soprattutto Novak Djokovic, costretto a restare in campo altre tre ore – e fanno 7 in due soli turni – e in condizioni fisiche che sembrano abbastanza approssimative, complice probabilmente il problema al gomito. Sta di fatto che con uno meno sciagurato del povero Propyrin il serbo non sarebbe arrivato al terzo turno, considerato i disastri della fase centrale del match. Popyrin ha avuto 4 palle – tre consecutive – per portarsi avanti due set a uno, ma ha buttato al vento qualsiasi cosa e ha avuto un guizzo d’orgoglio solo quando ha annullato i primi tre match point di Djokovic. C’è da augurarsi che il serbo rimanga così almeno per altri nove giorni…
Tsitsipas, ha di nuovo perso il primo set ma dopo aver rischiato qualcosa sembrava avviarsi ad un facile successo prima di impantanarsi nel finale del quarto. Falliti due match point, Tsitsipas ha ceduto 8 punti di fila a Thompson e smarrito la prima, tanto da regalare addirittura 4 palle per arrivare al quinto all’australiano. Salvate quelle Tsitsipas ha giocato un gran tiebreak e ha chiuso l’incontro.
Pure per Shelton dopo due set impeccabili ha un po’ balbettato contro O’Connel ma alla fine ha chiuso al tiebreak del quarto mentre sono stati bravi Rublev, che dopo le tribolazioni del primo turno ha disposto agevolmente di Eubanks, Fritz, che ha battuto Gaston, e Khachanov che ha liquidato Kovacevic. Ma per i risultati potete guardare qui, meglio sottolineare l’uscita di Monfils, superato dal prossimo avversario di Djokovic, un buon Etcheverry. Come si capisce è stata una giornata così così, ma tra un paio di giorni dovrebbe andar meglio.
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