Quattrocento settimane in vetta al ranking mondiale. Novak Djokovic taglia oggi questo traguardo, mai raggiunto in precedenza né da un uomo né da una donna. Lo fa all’indomani del settimo centro in carriera alle ATP Finals, l’ennesimo record che ora detiene in solitaria, avendo staccato Roger Federer, fermo a quota sei.
Djokovic divenne numero uno il 4 luglio 2011, subito dopo aver sbancato Wimbledon per la prima volta. Lo stint iniziale durò un anno, fino all’8 luglio del 2012. Sono seguiti altri nove regni, il più lungo di 122 settimane consecutive, dal 7 luglio 2014 al 6 novembre 2016.
Questo il dettaglio della sua permanenza sul trono:
dal 4/7/2011 all’8/7/2012 – 53 settimane
dal 5/11/2012 al 6/10/ 2013 – 48 settimane
dal 7/7/2014 al 6/11/2016 – 122 settimane
dal 5/11/2018 al 3/11/2019 – 52 settimane
dal 3/2/2020 al 27/2 2022 – 86 settimane (non sono conteggiate le 22 settimane tra il 16/3/2020 e il 23/8/2020, con il ranking congelato per la pandemia)
dal 21/3/2022 al 12/6 2022 – 12 settimane
dal 30/1/2023 al 19/3/2023 – 7 settimane
dal 3/4/2023 al 21/5/2023 – 7 settimane
dal 12/6/2023 al 25/6/2023 – 2 settimane
dal 11/9/2023, in corso – 11 settimane.
Jannik Sinner – che nel round robin ha battuto Djokovic, arrendendosi poi a Nole nel match clou – consolida il quarto posto. Ora l’altoatesino, che ha entusiasmato gli appassionati al Pala Alpitour, è ben più vicino al terzo, Daniil Medvedev, di quanto non sia il quinto, Andrey Rublev, a lui: conta infatti 6490 punti, contro i 7600 di Daniil (- 1110) e i 4805 di Andrey (+ 1685). Fra l’altro, Jannik ha sconfitto proprio l’ex “bestia nera” Medvedev per la terza volta di fila nella semi torinese.
Immobili i primi cinquanta, tra gli italiani, alle spalle di Sinner, troviamo Lorenzo Musetti (27; 0), Matteo Arnaldi (44; 0), Lorenzo Sonego (47; 0), Matteo Berrettini (90; 0) e Flavio Cobolli (100; – 2).
Oltre il centesimo posto figurano Luca Nardi (118; + 10 con la semifinale nel Challenger di Kobe), Luciano Darderi (127; – 3), Fabio Fognini (131; – 2), Giulio Zeppieri (134; – 2), Andrea Pellegrino (151; – 3), Andrea Vavassori (167; – 1), Mattia Bellucci (180; – 4), Matteo Gigante (182; + 1), Stefano Travaglia (185; + 1) e Raul Brancaccio (195; – 1).
Rientrano nei duecento Federico Gaio (199; + 3) e Marco Cecchinato (200; + 3), vi si riavvicinano Francesco Passaro (202; + 4) e Riccardo Bonadio (204; + 4).
Nel ranking WTA, con le posizioni di vertice stabili, perde terreno la sedicenne russa Mirra Andreeva (57; – 11). Più in basso, salgono Yue Yuan (87; + 20), vincitrice della prova ITF da centomila dollari di Takasaki, e Diane Parry (91; + 13), finalista nel “125” di Colina.
Fra le azzurre guida sempre Jasmine Paolini (30; 0), che precede Martina Trevisan (42; 0), Elisabetta Cocciaretto (49; + 1), Camila Giorgi (54; + 1), Lucia Bronzetti (62; + 2), Sara Errani (103; – 3) e Lucrezia Stefanini (121; 0).
I top ten del ranking ATP: 1 Novak Djokovic, 2 Carlos Alcaraz, 3 Daniil Medvedev, 4 Jannik Sinner, 5 Andrey Rublev, 6 Stefanos Tsitsipas, 7 Alexander Zverev, 8 Holger Rune, 9 Hubert Hurkacz, 10 Taylor Fritz.
Le top ten del ranking WTA: 1 Iga Swiatek, 2 Aryna Sabalenka, 3 Coco Gauff, 4 Elena Rybakina, 5 Jessica Pegula, 6 Ons Jabeur, 7 Marketa Vondrousova, 8 Karolina Muchova, 9 Maria Sakkari, 10 Barbora Krejcikova.
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