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[2] I. Swiatek b. [9] C. Garcia 6-7(8) 7-6(5) 6-3
Ripensare alle parole usate da tanti durante e dopo il torneo di Tokyo fa quasi impallidire, visto come Iga Swiatek sia riuscita a trovare una settimana di livello e attitudine completamente opposta a Pechino senza praticamente avere pause, in un torneo mai disputato prima e senza grandi opportunità di ambientamento.
L’undicesima semifinale del suo 2023, e l’undicesima in carriera in un WTA 1000, sono frutto di un cammino abbastanza tranquillo fino a oggi quando è stata messa a dura prova da un’ottima Caroline Garcia, che per tre volte è stata a due punti dal prendersi la seconda vittoria in carriera contro la polacca ma che ha dovuto cedere 6-7(8) 7-6(5) 6-1. Forse non sarà giudicato come il match dell’anno, ma dopo diverse partite abbastanza piatte in questo periodo ecco arrivare questo quarto di finale subito dopo il bel match tra Aryna Sabalenka e Jasmine Paolini che ha chiuso la giornata di ieri. Guardando solo ai meri numeri: 46 vincenti e 26 errori non forzati per la francese (+20) e 30 vincenti contro 15 errori gratuiti della polacca (+15).
Molto di questo è nato anche dall’atteggiamento tra servizio e risposta di entrambe, con Garcia che ha chiuso con 16 ace abbattendo il dato precedente che si rifaceva al maggior numero di ace subiti in carriera da Swiatek nel circuito WTA: 12. Un martello spesso incessante, con ottime prime palle seguite da risposte giocate con grande rischio come stesse giocando a ping-pong, uno o due metri dentro il campo. E oggi Iga non stava servendo affatto male. La polacca ricavava tantissimo da quel colpo nel primo parziale, perdendo appena due punti in sei turni di battuta. Autorevole e centrata come non la si vedeva da tanto, sotto questo aspetto. Gestiva traiettorie con agio, sceglieva abbastanza spesso la battuta al corpo, non aveva alcuna crepa nemmeno vedendo l’avversaria che pur servendo per seconda continuava a pareggiare i conti anche lei con facilità. Zero chance per entrambe nel primo parziale, buon gioco generale, e giustamente si è finiti al tie-break.
Swiatek ha perso un punto al servizio sul 2-1 per l’avversaria, sul 3-2 la sua risposta di rovescio è finita sul nastro, e da lì zero occasioni fino al 6-4 quando ha azzeccato il passante di rovescio per cancellare il primo set point. Con la risposta quasi assente per tutto il tie-break (e in generale il set) Iga ha avuto quello scatto in avanti proprio nel momento del massimo bisogno, fattore che troppo spesso passa sotto traccia. Le due migliori risposte sono arrivate dal 5-4 Garcia, hanno fruttato il minibreak che l’ha tenuta viva e dal 5-6 ha messo insieme due ottimi punti per andare a set point e lì, pur comandando lo scambio col dritto profondo, ha messo appena lungo l’ultimo colpo in lungolinea. L’occasione mancata ha pesato e, sul 9-8, la francese ha raccolto i frutti di un ottimo primo set.
L’equilibrio costante veniva rotto una prima volta sull’1-1 nel secondo parziale. Chiamata a una situazione di vantaggi, Garcia calava un po’ nella spinta tra dritto sul 40-40 e seconda di servizio. Fondamentale però, in negativo, lo smash non chiuso sul 30-15 che ha portato Swiatek a fare un mega recupero sotto rete. Sul 3-1, poi, la polacca trovava un secondo break che però non confermava col peggior turno di battuta della sua giornata (l’unico di rilevante, visti anche i pochissimi errori non forzati) rirtovandosi la francese indietro 3-4. Sul 5-4, al servizio per il set, Swiatek non ha chiuso per enormi meriti di un’avversaria che è andata all’attacco in maniera quasi asfissiante con la risposta, impattando la palla come meglio non poteva soprattutto sul rovescio vincente in lungolinea sul 15-30 e mandando un po’ in tilt Iga che sul 15-40 si consegnava con una docile seconda di servizio. Due ace consecutivi, game tenuto ai vantaggi, e la francese poteva rispondere “per il match”. È stata avanti 15-30, lì dove è avvenuto il vero miracolo del match di Swiatek perché Garcia ha cercato di chiuderla all’angolo destro con un dritto carico ma con grande coordinazione è arrivata e in salto ha agganciato la palla giocando a sua volta un dritto ancor più stretto.
Chiamate a un nuovo tie-break, Garcia ha cominciato malissimo sbagliando diversi dritti ma sotto 1-5 ha trovato respiro con una buona chiusura a rete in una situazione però dove Iga doveva andare col passante in lungolinea di rovescio ma non ha avuto lucidità. Due ottimi servizi e il tie-break era riaperto, un’altra risposta vincente ed erano 5-5. Di nuovo a due punti dalla sconfitta, Swiatek ha trovato una preziosissima prima vincente al corpo e ha concretizzato il set point con un rovescio spento dell’avversaria a metà rete. Nel parziale decisivo, infine, la polacca è tornata al servizio sui livelli del primo set: game a ’15’ sullo 0-0 (punto perso col primo doppio fallo, sul 40-0), game a zero, game a ’15’ con nuovo punto sul 40-0. Garcia, con le scorie del set precedente, aveva meno brillantezza nelle gambe e si è trovata subito sotto 15-40, commettendo doppio fallo (anche per lei il primo del match) sulla seconda chance concessa. Solo sullo 0-3 la francese è entrata nel set, ma sull’1-4 ha perso un nuovo turno di battuta con qualche errore di troppo. Sul 5-1, pur salendo 40-0, Swiatek ha comunque dovuto attendere il quinto match point per chiudere il game. Caroline, ormai a braccio sciolto, era tornata a tirare dei gran dritti, tutti buoni, senza dare tempo all’avversaria di capirci qualcosa. Era la mossa della disperazione, che alla fine non ha prodotto nulla di concreto.
Swiatek è di nuovo in semifinale in un ‘1000’, per la sesta volta in stagione dopo Dubai, Indian Wells, Madrid, Montreal e Cincinnati. Per quelli che erano i segnali della vigilia, è un risultato davvero sorprendente.