Di Alberto De Laurentis Pensieri e parole di Lorenzo Sonego, intervistato durante l’evento organizzato da Mizuno Italia presso il Mizuno Flagship Store di Torino, in occasione delle Atp Finals. D. Un 2024 tra alti e bassi, come hai vissuto questa stagione? “La prima parte della stagione è stata molto complicata, anche a causa del cambio […]
[3] C. Gauff b. [7] O. Jabeur 6-0 6-1
La seconda giornata delle WTA Finals da Cancun si è conclusa con lo stesso canovaccio della prima: un match iniziale con un set quantomeno tirato, il match conclusivo con fin troppo dislivello nel punteggio tra le due giocatrici. Così sarà Coco Gauff a sfidare mercoledì Iga Swiatek, dopo il successo di entrambe nei rispettivi match di apertura, con la statunitense per cui vale lo stesso discorso di Aryna Sabalenka ieri: un 6-0 6-1, qui ai danni di Ons Jabeur, vuol dire già avere un piede e mezzo in semifinale. Diversamente, per la tunisina, vuol dire avvicinarsi già all’eliminazione al girone per il secondo anno consecutivo.
La partita in sé è stata almeno due volte bloccata dalla pioggia, caduta forte prima dell’inizio e poi dopo qualche punto giocato nel secondo set. Un bene che si sia portata a termine, ma questo rischia di diventare l’antipasto di quanto potrebbe accadere nel proseguo del torneo col meteo che al di là della giornata di ieri non è mai stato previsto clemente.
Buon atteggiamento per Gauff, che pur ottenendo lo stesso punteggio di Sabalenka ieri ha avuto un atteggiamento più attivo in campo. Ha litigato spesso con la prima di servizio, ma è parsa forse la migliore delle otto singolariste per comando del gioco e aggressività. Veniva aiutata a sua volta da una tunisina in grande affanno col dritto fin da inizio partita e che chiuderà con oltre 20 gratuiti da quel lato, ma le indicazioni per lei sono abbastanza buone. Il dettaglio chiave, probabilmente, che spesso emergeva era quanto tempo riuscisse ad avere per colpire per esempio col dritto. Quella diagonale oggi le era amica e Jabeur non riusciva a trovare contromisure, faticando enormementte con i top spin della statunitense e non trovando miglioramenti nemmeno sul rovescio dove non ha feeling colpendo una palla carica e alta.
Nervosissima, Ons ha spesso avuto il volto carico di rabbia e sul finale di gara ha pure scagliato violentemente la racchetta a terra. Serata totalmente storta per lei, arrivata a queste Finals senza grande condizione atletica e reduce da un anno di continui infortuni più o meno gravi, e apparsa qui faticare nel ritmo prima ancora che in condizioni generali. La sfida contro Marketa Vondrousova di mercoledì, per lei, sarà un importante dentro o fuori: deve vincere a tutti i costi, perché pur magari ritrovandosi ancora in corsa all’ultima giornata la sua percentuale di set e game vinti è molto penalizzante.