di SALVATORE SODANO Queste grandi competizioni internazionali a squadre al femminile, la prima fondata nel 1923 come “Wightman Cup”, equivalente della “Coppa Davis”, con nuovi format e denominazioni, si disputano da oltre un secolo. La prima, che prendeva la denominazione dal nome della grande signora del tennis americano Hazel Wightman, fu disputata sin dal 1923 […]
Jannik Sinner scrive oggi una pagina importante di storia del tennis italiano. Il trionfo nel “500” di Pechino, ottenuto al termine di un percorso senz’altro degno di un “1000”, issa l’altoatesino al quarto posto del ranking ATP, con un bel + 3 rispetto alla scorsa edizione della classifica.
Sinner eguaglia così il miglior piazzamento ottenuto da un azzurro nell’era del computer (ossia a partire dall’agosto 1973), quello di Adriano Panatta, che fu n. 4 del mondo il 24 agosto 1976, restandovi per tre settimane e chiudendo la stagione tre gradini più in basso. Gli unici altri top ten sono stati Matteo Berrettini (al massimo n. 6), Corrado Barazzutti (n. 7) e Fabio Fognini (n. 9).
Nella capitale cinese Jannik si è concesso il lusso di battere, senza concedere loro parziali, i primi due favoriti del tabellone, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev, giocando a livelli stellari e mettendo a tacere con i fatti le sterili polemicucce emerse negli ultimi tempi.
Sinner – preceduto ora solo da Novak Djokovic e dagli stessi Alcaraz e Medvedev – si mette alle spalle, nell’ordine, Holger Rune (quinto), Stefanos Tsitsipas (sesto) e Andrey Rublev (settimo), che perdono un posto ciascuno.
Tra gli italiani, dietro a Sinner e a Lorenzo Musetti, stabile in diciottesima posizione, anche Matteo Arnaldi, giunto al secondo turno partendo dalle qualificazioni, firma il career high: n. 42 (+ 6). Tra i cento figurano anche Lorenzo Sonego (59; – 3) e Matteo Berrettini (64; + 1).
Seguono Flavio Cobolli (121; + 1), Fabio Fognini (128; + 1), Giulio Zeppieri (129; + 3), Luca Nardi (133; + 2), Marco Cecchinato (136; – 21), Mattia Bellucci (144; 0), Andrea Vavassori (145; 0), Luciano Darderi (166; + 3), Matteo Gigante (182; + 3), Andrea Pellegrino (191; – 1), Francesco Passaro (193; – 2) e Raul Brancaccio (197; – 1).
Per il resto, si segnala soprattutto l’avanzata di Adrian Mannarino, impostosi nel “250” di Astana: l’esperto francese (23; + 11) sfiora il record personale (n. 22 nel marzo di cinque anni fa).
Bene anche Sebastian Ofner (49; + 9), semifinalista nel medesimo evento, Jack Draper (92; + 14) e Tomas Machac (96; + 22), rispettivamente finalista e vincitore del Challenger di Orleans. In calo Denis Shapovalov (37; – 7), Yoshihito Nishioka (48; – 10) e Roman Safiullin (50; – 9).
I top ten del ranking ATP: 1 Novak Djokovic, 2 Carlos Alcaraz, 3 Daniil Medvedev, 4 Jannik Sinner (+ 3), 5 Holger Rune (- 1), 6 Stefanos Tsitsipas (- 1), 7 Andrey Rublev (- 1), 8 Taylor Fritz, 9 Casper Ruud, 10 Alexander Zverev.