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Prima del super derby di Toronto: un ottimo Arnaldi impegna Medvedev, Musetti supera Kokkinakis

In attesa del piatto forte, il derby tra Sinner e Berrettini (in ordine di classifica, non sia mai) c’era un antipasto più che succulento a Toronto per i colori azzurri. Era il turno, il secondo, di Musetti e Arnaldi, bravissimo soprattutto il secondo a superare prima le qualificazione e poi con autorità un primo turno contro Pospisil, che non sarà quello di una volta ma giocava in casa. Matteo 2 si è meritato la sfida contro Medvedev, il favorito numero due del torneo e di Flashing Meadows, e ha classicamente fatto persino di più di quello che ci aspettava. Ma contro Daniil, sul cemento, o sei Alcaraz o devi sperare che la partita te la regali lui, abituato com’è a mandare dall’altra parte del campo qualsiasi colpo vincente di qualsiasi avversario. Medvedev oggi era in “modalità primo turno”, cioè non ha forzato particolarmente ed era particolarmente distratto al servizio, è stato più che sufficiente per lasciare ad Arnaldi due soli game nel primo set. Arnaldi però ha giocato uno splendido secondo set, cominciando a variare maggiormente, venendo spesso a rete, provando palle corte e soprattutto trovando grande efficacia col dritto. Ed è stato un vero peccato che la prima lo abbia tradito nel dodicesimo game, perché il tiebreak sarebbe stato un epilogo più equo. Però Arnaldi ha lasciato una buonissima impressione è ancora giovane, non si lascia intimidire e in questa seconda parte di 2023 non è la prima volta che sembra poter fare anche il passettino in più in grado di portarlo nelle zone nobili della classifica.

Musetti è invece la solita croce e delizia. Dopo aver ripreso per i capelli il match con il talentuosissimo Kokkinakis – uno che senza gli infortuni avrebbe vinto almeno un paio di slam – nel terzo sembrava aver chiuso la pratica grazie ad un break arrivato dopo un lunghissimo secondo game. Invece Lorenzo si faceva ingolosire dalle scempiaggini di “THE KOKK” e così come l’australiano aveva perso il secondo set facendosi rimontare un 40-0 nell’ultimo game allo stesso modo Musetti restituiva il break dopo un 40-15. Ci voleva un nuovo disastro di Kokkinakis, che arrivava puntuale nel decimo game, permettendo a Lorenzo di qualificarsi per il terzo turno, dove però l’aspetta Medvedev.

Si sono giocate altre partite interessanti nella mattinata di Toronto e si sono registrate due grosse sorprese, curiosamente con lo stesso punteggio.
Prima Mc Donald ha superato un pessimo Rublev, incappato in una di quelle giornate in cui non “sente” i colpi. Bene per Raonic, in un commovente rientro, che adesso ha la possibilità di arrivare addirittura ai quarti di finale, visto che ha battuto Daniel dopo aver superato Tiafoe.

Poi, e soprattutto, Gael Monfils, anche lui alle prese con un faticoso rientro, ha eliminato nientemeno che Stefanos Tsitsipas, forse arrivato stanco da Los Cabos, dove aveva vinto il torneo non più di tre giorni fa. Tsitsipas era dalla parte di Sinner e Berrettini, meglio così.
Fritz ha provato a perdere contro Humbert, ma il francese è più sciagurato dello statunitense e dopo aver regalato il primo set ha pensato bene di commettere un doppio fallo sulla palla break del game decisivo del terzo. Troppa grazia per Taylor, che può continuare il suo inseguimento a Sinner.

Secondo turno

[1] C. Alcaraz vs B. Shelton
15] H. Hurkacz b. M. Kecmanovic 5-7 6-3 6-0
[12] T. Paul vs F. Cerundolo
[6] H. Rune vs [Q] M. Giron
[PR] G. Monfils b. [4] S. Tsitsipas 6-4 6-3
S. Korda vs [LL] A. Vukic
[Q] M. Purcell vs A. Murray
M. Berrettini vs [7] J. Sinner
M. McDonald b. [5] A. Rublev 6-4 6-3
[WC] M. Raonic b. [Q] T. 6-4 6-4
A. Davidovich Fokina b. [13] A. Zverev 6-1 6-2
[8] T. Fritz b. U. Humbert 7-6(7) 3- 6 6-3
A. de Minaur b. [WC] G. Diallo 6-4 7-5
[16] L. Musetti b. [Q] T. Kokkinakis 4-6 7-5 6-4
[2] D. Medvedev b. [Q] M. Arnaldi 6-2


Roberto Salerno

Nato a Palermo, ho scritto un paio di racconti, vari saggi, circa 700 articoli di tennis, ma vado fiero solo di qualche flash, di una in particolare. Sono stato inviato non è tutto questo granché. "è favorevole ad un discorso democratico, in cui tutti parlano e poi lui spiega i motivi per cui gli altri hanno torto"

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Roberto Salerno

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