K. Muchova b. [18] M. Trevisan 3-6 6-3 7-5
Sconfitta dal forte sapore di amaro in bocca per Martina Trevisan, la nostra carta migliore nel WTA 1000 del Foro Italico e battuta con un match point non sfruttato sul 5-4 nel set decisivo contro Karolina Muchova, impostasi poi 3-6 6-3 7-5.
In un Pietrangeli gremito fino all’ultimo posto, con un pubblico chiaramente schierato quasi tutto a favore della toscana, è andato in scena un vero thriller, altalenante ma molto divertente grazie alle diverse qualità delle due giocatrici che si sono sfidate per oltre due ore e mezza con scambi sempre molto diversi tra loro, con cura nella costruzione del punto e proponendo chi un gioco più offensivo a tutto campo (Muchova) e chi più intesa al recupero del campo grazie a colpi molto più carichi di effetto.
È stata una grande beffa per Trevisan, che aveva cancellato un brutto passaggio a vuoto dalla fine del secondo set allo 0-4 nel terzo ritrovando gioco e convinzione, sospinta a gran voce da un pubblico che non l’ha mai abbandonata e avrebbe meritato un Oscar come attore non protagonista nel caso l’azzurra avesse concretizzato l’ultimo punto sul 5-4, sbagliando però la risposta di dritto affossandola in rete.
Per il resto parliamo di una partita che ha ricordato abbastanza la lotta molto equilibrata tra le due a Indian Wells, due mesi fa, quando Muchova si impose 6-4 al terzo in un’altra partita che Martina ricorda con rimpianti, perché (e aveva ragione) sentiva di dover fare di più ed è mancata proprio nel game sul 4-5. Era stato, quello, un nuovo inizio di 2023 dopo le fatiche dei primi tornei e da lì Trevisan aveva raccolto fiducia tanto da uscire dal campo un po’ “scornata” a Madrid per non aver gestito bene gli ultimi game al servizio contro Jessica Pegula negli ottavi. Ben altro livello di delusione.
Oggi, nel match d’esordio di fronte al suo pubblico, è stata bravissima a imporsi di testa nel primo set, a vincere un game infinito sul 4-3 dove era andata 0-40 ma ha dovuto attendere la sesta chance complessiva per chiudere poi il parziale con un turno di battuta rapidissimo. Nel secondo set, dopo alcune occasioni che non ha concretizzato nelle prime fasi, Trevisan è crollata nel rendimento. Karolina ha cercato di mescolare le carte per palleggiare il meno possibile, anche proponendo diversi serve&volley (ma con la sua mano non erano nemmeno situazioni improvvisate) e per quanto Martina rispondeva “presente” erano comunque le ultime fiammate prima di un parziale di 24 punti persi su 26 fino a sprofondare sotto 0-4 al terzo.
A dimostrazione però di come tutto fosse piuttosto in bilico è bastato il primo vincente di Trevisan seguito dal primo game ritrovato. Muchova è tornata a sentire un po’ di tensione, lei ha ripreso a giocare ad alti livelli. Si è aperto un nuovo copione, grazie al pubblico, e per l’azzurra la vittoria è stata vicinissima. Purtroppo tutto si è fermato, di colpo, in quel decimo game. La ceca si è salvata e sul 5-5 ha trovato un nuovo break da 30-0 per l’avversaria e, al servizio per il match, ha raccolto gli errori di una smarrita italiana. Sul secondo match point ha tenuto la diagonale di rovescio contro il dritto di Martina e ha colpito con un bel dritto anomalo molto angolato.
Da sottolineare, dopo qualche polemica nei giorni scorsi, il bell’atteggiamento sia del pubblico sul Pietrangeli sia di Muchova. La ceca non ha nemmeno esultato in maniera pesante, malgrado gli ultimi 40 minuti da sola contro un muro azzurro di migliaia di appassionati, e mentre cominciavano i primi applausi di un pubblico deluso ma che aveva apprezzato sia lo sforzo di Martina sia la qualità di Karolina, ha mostrato un primo vero sorriso salutando i fan, che hanno risposto alzando il livello degli applausi.
Altri incontri
Dopo Trevisan, la pattuglia azzurra perde anche Jasmine Paolini e Lisa Pigato. Per quest ultima il risultato era abbastanza scritto, vista l’enorme differenza che c’è al momento tra lei e una top-10 molto abile sulla terra rossa come Daria Kasatkina, e la partita si è conclusa abbastanza rapidamente per 6-1 6-2.
Per Paolini, invece, il match contro Elena Rybakina sa di occasione mancata: la kazaka su questa terra battuta, abbastanza lenta, in serale con condizioni che rallentano ulteriormente il gioco sembrava aver incartato la kazaka che nel primo set era tutt’altro che efficace. Malgrado un doppio break di vantaggio, la numero 7 del seeding si è fatta riprendere e superare, lottando punto a punto nei game conclusivi per non rischiare brutte sorprese. Nel tie-break ha continuato a sbagliare tanto fino al 4-2 Paolini: da lì, aggiustando la mira e salendo nel rendimento, ha vinto cinque pesanti punti consecutivi.
Non sappiamo bene come stia la sua schiena, anche se in alcuni momenti continuava a toccarsela dopo alcuni movimenti. Il servizio viaggiava piuttosto bene, forse un’indicazione positiva, ma la serata a Roma fredda (c’era gente con le coperte sugli spalti) e umida non può averle fatto benissimo. Per sua fortuna, vinto quel set ha poi chiuso abbastanza comodamente 7-6(4) 6-1 con Paolini spentasi progressivamente.
A passare al terzo turno, dunque, è solo Camila Giorgi. La marchigiana si è imposta 6-4 6-2 contro Ekaterina Alexandrova vincendo in volata il primo parziale e dilagando poi nel secondo. Al terzo turno troverà Karolina Muchova, protagonista in precedenza dell’exploit contro Martina Trevisan.
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