[1] I. Swiatek b. [21] D. Vekic 6-3 6-4
Iga Swiatek torna ai quarti di finale a Roma e lo fa con una vittoria in due set contro Donna Vekic malgrado una croata ben impostata in campo e una numero 1 lontana da veri picchi interessanti nel suo gioco. La polacca si è imposta 6-3 6-4, evitando problemi concreti soprattutto grazie alla sua testa, spesso elogiata come una delle principali “responsabili” fin qui del suo alto rendimento e che oggi è andata spesso in aiuto.
Un po’ come a Madrid, in finale. Aryna Sabalenka la stava sportivamente massacrando ma dal 3-3 15-40 nel secondo set Swiatek è cresciuta tanto e soprattutto in risposta era diventata un pericolo costante. Il tutto in una serata, quella, dove il rendimento generale sembrava al di sotto della rivale.
Oggi quello che sembra un comodo successo in due set nasconde vari momenti dove Iga è stata piuttosto fallosa e nervosa. Già nel primo set, al servizio dopo un break gentilmente concesso dell’avversaria, si è trovata due volte consecutive sotto 15-40. La prima sul 3-1, risalendo con quattro punti consecutivi: un servizio al corpo per attaccare poi col rovescio, poi il dritto a cancellare la seconda chance. Sul 4-2, invece, il rientro non è bastato perché alla terza chance offerta nel game Vekic ha risposto profonda col rovescio e operato una bella smorzata.
Donna è parsa cercare di fare qualcosa di diverso rispetto al solito. Probabilmente pensando di non avere armi soltanto spingendo forte la palla, ha cercato in più momenti un colpo con traiettoria più alta e profonda, in altre ha cercato veri cambi con traiettorie di metri più alte della rete. Non era facile per lei, non essendoci abituata, ma le occasioni oggi arrivavano comunque. Una Swiatek molto ‘on-off’ si ritrovava a fine set in lotta, ma ha ritrovato la risposta al momento giusto. Sul 4-3 è andata subito 0-15 e poi 15-30 rispondendo pesante al centro. Si è divorata il 15-40 con uno schiaffo al volo di dritto colpito sul lato di campo della croata che si è esaltata col dirtto lungolinea ma da lì, come tante volte successo, ha resettato e attaccato le due risposte successive. Al servizio per il set ha concesso un solo punto, per il ventitreesimo set consecutivo vinto al Foro Italico.
Già così non era un set particolarmente brillante, ma nel secondo quella sensazione di nervosismo è andata in crescendo. Nel primo game, con Vekic al servizio, non ha messo di là una risposta di dritto bloccata sul 30-30 e si è parecchio innervosita. Salvatasi ai vantaggi nel turno di battuta successivo si è poi rovinata sull’1-1 con quattro errori di dritto consecutivi, gli ultimi due buttando il colpo malamente sotto rete.
La croata continuava a mantenersi avanti nel punteggio, Iga aveva la bravura di non concedere chance ma il livello non cresceva e il nervosismo a tratti era molto evidente. Presa quasi più dai suoi errori che dalla partita, Iga non ha mai fatto veramente male in risposta fino al 4-4 30-0. È bastato nulla per riattivarsi, perché da quel momento ha trovato le prime risposte offensive arrivando fino al 30-30 e lì ha giocato molto bene il punto che le ha dato la prima palla break del set, con una difesa in allungo di rovescio trovando buona profondità sull’incrociato. Ha concretizzato la chance, ma anche qui è stata poco incisiva nei colpi di chiusura: per tre volte non ha preso l’angolo, tenendo in vita Vekic che ha avuto l’opportunità di comandare ma è stata ricacciata indietro da un’altra difesa di Iga che ha poi trovato il dritto lungolinea vincente.
Al servizio per chiudere la partita Iga non è stata la solita. Per cominciare subito una seconda palla giocata troppo tenera verso il centro, con l’avversaria che ancora una volta si era già preparata per spingere col dritto in lungolinea. Sul 15-15 ha messo in rete un rovescio in palleggio e solo un errore identico di Donna nel punto successivo ha tolto un po’ di pensieri, tornati però quando il servizio non ha fatto male e si è esposta alla spinta della croata col dritto per la prima palla break concessa nel set. Sia lì, sia sulla seconda (la settima complessiva), Swiatek si è tolta dai problemi con la prima di servizio in kick. Alla terza parità è tornato a funzionare anche il dritto lungolinea, che prendeva la riga laterale dandole il primo match point, concretizzato con una prima di servizio stavolta potente e un’avversaria che si era spostata in avanti aspettandosi ancora il kick.
Abbastanza lontana dai suoi standard, ma ancora lucida ed efficace nei momenti veramente importanti. Swiatek, nella sua versione più cinica (3/3 sulle palle break) è di nuovo ai quarti di finale a Roma. Domani, tempo permettendo, avrà però bisogno di ben altra prova contro Elena Rybakina.
Altri incontri
Tre maratone nelle altre tre partite femminili disputate quest oggi. A completare il quadro dei quarti di finale ci ha pensato Paula Badosa, impostasi al terzo set contro Karolina Muchova col punteggio di 6-4 6-7(4) 6-2 e agguantando, molto probabilmente, un posto tra le 32 teste di serie al prossimo Roland Garros.
In serata, invece, le due partite che hanno deciso la prima semifinale: Veronika Kudermetova sfiderà Anhelina Kalinina. La russa ha battuto 3-6 6-3 6-4 Qinwen Zheng, l’ucraina ha superato Beatriz Haddad Maia 6-7(2) 7-6(6) 6-3 in una partita durata tre ore e 41 minuti, la più lunga della stagione WTA.
Risultati
quarti di finale
[11] V. Kudermetova b. [22] Q. Zheng 3-6 6-3 6-4
[30] A. Kalinina b. [12] B. Haddad Maia 6-7(2) 7-6(6) 6-3
ottavi di finale da recuperare
[1] I. Swiatek b. [21] D. Vekic 6-3 6-4
P. Badosa b. K. Muchova 6-4 6-7(4) 6-2
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