Comincia oggi il terzo regno di Carlos Alcaraz da numero uno del ranking ATP. Lo si sapeva già da due settimane: allo spagnolo, che l’anno scorso non aveva giocato Roma, sarebbe bastato scendere in campo agli Internazionali d’Italia per assicurarsi il matematico sorpasso ai danni del campione uscente Novak Djokovic. Carlitos, in effetti, ha preso parte al torneo capitolino per la prima volta e ha anche passato un turno, arenandosi però a sorpresa, subito dopo, di fronte all’ungherese Fabian Marozsan.
Ed ecco che, nonostante il passo falso, la classifica, puntuale, lo premia, riportandolo in testa. Per lui è la ventitreesima settimana complessiva, dopo le venti tra il 12 settembre e il 29 gennaio e le due tra il 20 marzo e il 2 aprile. Sarà dunque lui a guidare il seeding del Roland Garros.
Le cattive notizie per Djokovic non finiscono qui. Eliminato nei quarti, per restare almeno numero 2 Nole aveva bisogno che Daniil Medvedev non vincesse il torneo. E invece il russo, scopertosi d’improvviso terraiolo doc, ha sbancato il Foro Italico, strappando dunque al serbo la piazza d’onore e, di conseguenza, la seconda testa di serie a Parigi.
Medvedev, in vetta per sedici settimane nel corso del 2022, era scivolato dopo gli Australian Open addirittura fuori dalla top ten, fra il 30 gennaio e il 19 febbraio. Poi, a suon di vittorie – già cinque nella stagione, cui va aggiunta la finale di Indian Wells –, ha recuperato terreno, fino ad arrivare di nuovo a un passo dalla cima. E nella Race è tornato saldamente numero uno, con 4300 punti, contro i 3455 di Alcaraz e i 2745 di Djokovic.
Nell’élite mondiale si registra inoltre lo scambio di posti tra Holger Rune, finalista, e Andrey Rublev, out negli ottavi. Il danese scavalca il russo, con cui ha perso di recente nel match clou di Monte-Carlo, divenendo sesto, suo nuovo career high.
Più in basso, da rimarcare i balzi in avanti di Ugo Humbert (38; + 12) e Tomas Martin Etcheverry (46; + 15), rispettivamente vincitore e finalista del Challenger 175 di Bordeaux. Ancor più consistenti le ascese di Yannick Hanfmann (64; + 37), nei quarti a Roma dalle qualificazioni, e Max Purcell (67; + 20), finalista nel Challenger di Busan.
Debutta fra i cento l’australiano Aleksandar Vukic (95; + 32), vincitore del Challenger sudcoreano e poi finalista a Oeiras. Vi sfiora il rientro il tedesco Dominik Koepfer (102; + 47), finalista a Praga e vincitore a Torino.
Per quanto riguarda i principali cali, prosegue quello dell’ex n. 2 Alexander Zverev, ora ventisettesimo (- 5). Più giù, brusca discesa per Marcos Giron (74; – 14), Alex Molcan (83; – 24), Quentin Halys (87; – 16), Filip Krajinovic (92; – 18), Jenson Brooksby (99; – 23) e Cristian Garin (106; – 27).
Il migliore italiano, Jannik Sinner, è stabile all’ottavo posto. Alle spalle dell’altoatesino troviamo Lorenzo Musetti (18; + 1), Matteo Berrettini (20; 0), Lorenzo Sonego (45; + 3) e Marco Cecchinato (73; + 10 grazie al terzo turno romano).
Seguono Matteo Arnaldi (105; – 6), Francesco Passaro (128; – 2), Giulio Zeppieri (129; – 9), Fabio Fognini (130; 0), Raul Brancaccio (141; – 1), Andrea Vavassori (148; – 3), Luca Nardi (151; 0), Flavio Cobolli (159; + 24 con le quali superate al Foro Italico e i quarti nel Challenger 175 di Torino), Riccardo Bonadio (164; + 4), Franco Agamenone (166; + 4), Mattia Bellucci (167; – 2), Luciano Darderi (179; – 1) e Andrea Pellegrino (183; – 22).
Esce per ora dai duecento Francesco Maestrelli (201; – 19). Più in basso, da segnalare la consistente risalita di Federico Gaio (231; + 106), finalista a Torino dopo essere partito dalle qualificazioni.
Nel ranking WTA, guidato per la sessantesima settimana di fila da Iga Swiatek, è Elena Rybakina a meritare la ribalta. La campionessa in carica di Wimbledon si è imposta a sorpresa anche sul rosso capitolino e ciò le consente di migliorare il record personale: ora è quarta (+ 2), davanti a Caroline Garcia (quinta) e Coco Gauff (sesta), che scendono di un gradino ciascuna.
Decisamente tangibile l’ascesa della finalista, l’ucraina Anhelina Kalinina, che mette a segno un brillante + 22, divenendo venticinquesima, di gran lunga il suo primato. Davanti a lei si segnalano in positivo la semifinalista Jelena Ostapenko (17; + 3) e la cinese Qinwen Zheng (19; + 2), fermatasi ai quarti, che esordisce fra le top twenty.
Per il resto, continua la risalita dell’ex n. 2 Paula Badosa (29; + 6), spintasi ai quarti. Bene anche Karolina Muchova (42; + 10), Marketa Vondrousova (57; + 13), Xiyu Wang (62; + 13) e Camila Osorio (84; + 16), tutte approdate agli ottavi, la colombiana partendo dalle qualificazioni.
Bene anche l’austriaca Julia Grabher (74; + 15), giunta al terzo round, e la francese Diane Parry (77; + 32), impostasi nel “125” di Parigi. Debutta fra le cento la statunitense Caroline Dolehide (99; + 13), impostasi nella prova ITF da sessantamila dollari di Napoli. Vi si riavvicina Taylor Townsend (108; + 60), giunta al terzo turno a Roma dalle qualificazioni e poi in finale nel “125” di Firenze.
In netto calo Petra Martic (37; – 9), Bianca Andreescu (41; – 10), Mayar Sherif (55; – 12), Jil Teichmann (75; – 17), Xinyu Wang (78; – 18), Amanda Anisimova (89; – 28) e Claire Liu (100; – 44).
Perde terreno la migliore delle italiane, Martina Trevisan, ora ventiseiesima (- 8). Dietro a Camila Giorgi (36; + 1), giungono buone notizie per Elisabetta Cocciaretto (43; + 2), che migliora il primato personale, nonché per Jasmine Paolini (52; + 13), vincitrice del “125” di Firenze, e per Sara Errani (70; + 8), semifinalista nel medesimo evento. Seguono Lucia Bronzetti (102; – 4), Lucrezia Stefanini (105; 0) e Nuria Brancaccio (174; + 4).
I top ten del ranking ATP: 1 Carlos Alcaraz (+ 1), 2 Daniil Medvedev (+ 1), 3 Novak Djokovic (- 2), 4 Casper Ruud, 5 Stefanos Tsitsipas, 6 Holger Rune (+ 1), 7 Andrey Rublev (- 1), 8 Jannik Sinner, 9 Taylor Fritz, 10 Félix Auger-Aliassime.
Le top ten del ranking WTA: 1 Iga Swiatek, 2 Aryna Sabalenka, 3 Jessica Pegula, 4 Elena Rybakina (+ 2), 5 Caroline Garcia (- 1), 6 Coco Gauff (- 1), 7 Ons Jabeur, 8 Maria Sakkari, 9 Daria Kasatkina, 10 Petra Kvitova.
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