Si conclude con un incredibile lieto fine il cammino di Lucia Bronzetti nel WTA 250 di Rabat. Il Marocco, per il secondo anno di fila, sorride dunque all’Italia che dopo Martina Trevisan vede la romagnola sollevare il titolo di campionessa.
Bronzetti, giunta qui con 10 sconfitte consecutive nel circuito maggiore nel 2023, è riuscita a mettere insieme cinque partite a loro modo straordinarie, con qualche dura lotta vinta nei turni iniziali e poi i domini tra quarti e semifinale contro Alycia Parks e Sloane Stephens, e poi oggi il gran finale con il 6-4 5-7 7-5 ai danni di Julia Grabher.
Una partita incredibile, dicevamo, perché Bronzetti avrebbe anche potuto chiuderla in maniera relativamente comoda ma il secondo set le è sfuggito prima per una chiamata dell’arbitro che non ha tolto i dubbi sul giudizio preso e poi ha dovuto subire la risalita dell’austriaca che si è esaltata negli ultimi game con colpi molto coraggiosi e anche con un pizzico di fortuna.
Era una sfida tra due che sulla terra battuta sanno esprimersi molto bene. Grabher in particolare, giunta in top-100 proprio grazie a due tornei ITF su terra vinti a settembre dello scorso anno, sembra una giocatrice di “altri tempi” perché ormai come lei ce ne sono veramente poche soprattutto nelle parti alte della classifica. Usa tantissimo il dritto, carico di spin, scegliendolo spesso come colpo anche nella zona del rovescio. Una “tigna” agonistica di alto livello, una qualità nella spinta e copertura di campo che fanno di lei una verra ‘terraiola’.
C’è voluta un’ottima Bronzetti per tenerle testa e fino al 6-4 5-4 e servizio sembrava riuscirci piuttosto bene. Al servizio per il match però ha subito il controbreak però su una chiamata molto dubbia dell’arbitro che ha corretto un ‘out’ sul colpo dell’austriaca e anziché far rigiocare il punto ha considerato il colpo successivo di Lucia come valido, con la chiamata del giudice di linea che quindi non l’ha disturbata. La circostanza è stata crudele, anche perché in questi casi gli spazi per voler contestare la decisione sono francamente ampi. Bronzetti stava riuscendo a ripartire, ma ha perso un lungo game ai vantaggi in risposta sul 5-5 con Grabher che si è esaltata cancellando la terza palla break offerta giocando un dritto vincente spalle alla rete, rincorrendo un lob dell’azzurra, pizzicando la riga laterale esterna.
È girato tutto male per Lucia, che ha pagato il colpo cedendo una seconda volta la battuta. È riuscita a ripartire nel set decisivo ma di nuovo al servizio per chiudere il match sul 5-4 non ha fatto bene, vincendo solo il primo punto. In ogni caso, i nervi erano tesi per entrambe e la numero 102 del mondo si è presa ancora un break tornando per la terza volta a servire per il titolo, riuscendo a compiere l’impresa e lasciandosi andare a terra presa completamente da ogni genere di emozione. Non riusciva quasi a esultare, in lacrime, andando ad abbracciare il coach e poi lasciandosi andare componendo un cuore con le dita delle mani e rivolgendolo al pubblico.
Una giornata speciale, e adesso potrà volare a Parigi con del peso in più in valigia e tanto morale per affrontare al primo turno Ons Jabeur, numero 7 del seeding, in un primo turno davvero complicato.
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