Siamo giunti ai quarti di finale del WTA 1000 di Miami e ancora è possibile rivedere una nuova sfida all’ultimo atto tra Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina, come già successo all’Australian Open o a Indian Wells.
Non sarà facile, almeno per quanto riguarda la kazaka, perché è apparsa abbastanza scarica durante tutta questa prima settimana in Florida, mentre la bielorussa sembra aver messo da parte il problema all’adduttore avuto nel match d’esordio contro Shelby Rogers.
[2] A. Sabalenka b. [16] B. Krejcikova 6-3 6-2
Elena si è imposta 6-4 6-3 contro Elise Mertens, pur senza brillare e andando spesso “on-off” come un interruttore. Aryna invece ha messo in campo una bella prestazione contro Barbora Krejcikova. Era la partita chiave della parte bassa del tabellone, come pure lo era stata a Indian Wells, perché di fatto metteva di fronte due serie candidate alla finale visto sì l’ottimo inizio di 2023 di Sabalenka ma senza scordarci che da settembre la ceca era piano piano tornata a importanti picchi di rendimento ed è cliente scomodissima da gestire quando è in fiducia come in queste settimane. In California è stata molto più vicina a una seconda vittoria stagionale contro la numero 2 del mondo di quanto il punteggio non lo suggerisca, perché aveva incagliato la sua avversaria in una partita molto scomoda, favorita in questo caso anche dalle condizioni ben più lente dei campi a Miami.
Quello che fin qua era stato un confronto sempre deciso al terzo set, in stagione, oggi è stato un rapido 6-3 6-2 per la vincitrice dell’Australian Open. Non è un ridimensionamento di Krejcikova, ma stasera non ha mai avuto una percentuale di prime palle sufficiente per poter guidare lo scambio o avere respiro dalla pressione avversaria. Questo affanno, che ha creato i presupposti del primo break subito a metà del set di apertura, è andato via via sempre più aumentando nel secondo parziale quando sia sull’1-1 sia sull’1-3 ha buttato al vento i propri turni di battuta chiudendo con doppi falli. Aryna su questi campi ha dimostrato di trovarsi piuttosto bene da subito, ne favoriscono l’aggressività, la palla scorre veloce dopo il rimbalzo e lei può imporre facilmente il suo ritmo. Tutto funziona così bene che non sembra nemmeno “eccellere”, perché questo è quanto ci si aspetta da chi ha messo un’impronta importante nella prima parte del 2023. Molto bene da fondo, altrettanto brava oggi a risolvere scambi abbastanza spettacolari con soluzioni non nelle sue corde: uno slice vincente a uscire su uno slice molto teso dell’avversaria, o un approccio a rete con uno slice di dritto seguito da una veronica su un bel lob di Krejcikova che poi ha a sua volta attaccato ma la rapidità di Sabalenka l’aveva già portata col lungolinea e tutto lo spazio vuoto dove mettere il proprio dritto.
Stasera, la numero 2 del seeding ha dato un altro segnale che, col triste infortunio occorso a Bianca Andreescu, libera quasi definitivamente da insidie la parte bassa del tabellone e la rende la grande favorita alla vittoria finale. Sarebbe un colpo importante anche in ottica Race, perché la avvicinerebbe ai 4000 punti, contro i soli 1700 circa di Iga Swiatek, e a 1200 dal numero 1 del mondo anche nella classifica normale.
Altri incontri parte bassa
Con lei, in “basso”, ci sono Sorana Cirstea sua prossima avversaria ai quarti e poi una tra Ekaterina Alexandrova e Petra Kvitova. La rumena, come accaduto contro Karolina Muchova al terzo turno, ha recuperato il primo set quando la sua avversaria serviva per chiudere: oggi era Marketa Vondrousova, avanti 6-5 e servizio nel primo parziale e che ha finito per perdere 7-6(3) 6-4. Pur mostrandosi in un buon momento e replicando i quarti di finale ottenuti a Indian Wells, per la rumena la strada sembra chiusa. Kvitova, alla fine, finisce per essere l’ultima ceca rimasta. Vittoria molto dura oggi, 7-5 7-6(4), contro Varvara Gracheva. È sembrata abbastanza “sulle gambe”, Petra, che comunque è riuscita a resistere e adesso avrà un giorno di riposo molto utile per affrontare mercoledì Alexandrova, che ha approfittato del ritiro di Andreescu quando era avanti 7-6(0) 0-2.
Altri incontri parte alta
Detto di Rybakina, che affronterà Martina Trevisan nel primo quarto di finale della parte alta (partita in programma martedì sera in Italia, non prima delle 20), l’altra sfida vedrà di fronte di nuovo Jessica Pegula e Anastasia Potapova. Le due si sono trovate l’una contro l’altra già a Indian Wells due settimane fa. Era un match di terzo turno, la russa aveva vinto il primo set per 6-3 e i continui stenti dell’americana sembravano far presagire a una possibile sorpresa, invece Pegula in qualche modo è sempre riemersa nei successivi parziali e ha prevalso per 3-6 6-4 7-5.
La numero 3 del seeding si è imposta 6-1 7-5 contro Magda Linette, che non ha sfruttato un 5-2 e servizio nel secondo parziale, sprecando anche un set point sul 5-4. Non, Jessica, in un momento particolarmente brillante di forma ma continua nella sua serie molto positiva di piazzamenti nelle fasi finali dei grandi tornei. Adesso ritroverà Potapova, che ha battuto invece Qinwen Zheng 6-4 7-6(5). In un match molto equilibrato, a decidere buona parte del risultato è stato il dritto della cinese, troppo ballerino nei momenti decisivi come lo 0-30 in risposta sul 5-4 Potapova nel primo set, o nel vanificare un’ottima reazione a inizio del secondo parziale quando dal 6-4 1-0 e servizio per la sua avversaria aveva vinto 16 dei successivi 17 punti giocati.
Risultati
M. Trevisan b. [24] A. Ostapenko 6-3 6-3
[10] E. Rybakina b. E. Mertens 6-4 6-3
[3] J. Pegula b. [20] M. Linette 6-1 7-5
[28] A. Potapova b. [23] Q. Zheng 6-4 7-6(5)
[18] E. Alexandrova b. B. Andreescu 7-6(0) 0-2 ritiro
[15] P. Kvitova b. [Q] V. Gracheva 7-5 7-6(4)
S. Cirstea b. [PR] M. Vondrousova 7-6(4) 6-4
[2] A. Sabalenka b. [16] B. Krejcikova 6-3 6-2
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