[10] E. Rybakina b. [23] M. Trevisan 6-3 6-0
Non era apparsa così brillante nelle sue prime uscite a Miami come nelle fasi finali di Indian Wells, ma Elena Rybakina si è dimostrata comunque troppo superiore oggi a Martina Trevisan nel primo quarto di finale del WTA 1000 della Florida, con l’azzurra che ha retto la potenza della kazaka soltanto per i primi 30 minuti. C’è anche un pizzico da recriminare, perché sotto 3-4 la toscana poteva tenere quel turno di battuta, ritrovare la parità dopo una ricorsa da 1-4, e invece da 40-15 non è riuscita a concretizzare gli sforzi profusi.
Era un momento per lei abbastanza favorevole, perché aveva fermato la fuga dell’avversaria trovando buone soluzioni in risposta col proprio dritto e una grande mano della dea bendata sulla palla break che Elena ha concesso sul 4-2, ma in questi casi il Signore dà e il Signore toglie, e così un nastro sfortunato ha accomodato la palla sul dritto dell’avversaria che ha riaperto l’ottavo game e ha ottenuto il break che ha ristabilito le vere distanze tra le due, prendendosi con buona sicurezza il set e poi dilagando contro un’azzurra che non sembrava più avere fiducia e forza per starle dietro.
Era una sfida molto complicata, al di là di tutto. Ieri Rybakina aveva detto che non si sente più così fresca come a Indian Wells, il suo livello attuale è ancora al di sotto dei picchi californiani, ma quel servizio e questa superficie abbastanza rapida in certi momenti hanno fatto tutta la differenza del mondo. Partiamo da quest ultimo fattore: era tangibile lo squilibrio che portava nello scambio. Se Martina deve basare il suo gioco su tanti scambi per contrastare e contrattaccare, Elena ha una pulizia e una qualità dei colpi che in alcuni momenti oggi non doveva nemmeno cercare le righe per renderli imprendibili alle leve avversarie. Lo si era visto da un rovescio lungolinea vincente nei primi scambi, colpito senza angolo, verso il centro, ma dopo il rimbalzo la palla è schizzata via e divenuta imprendibile.
La forza dell’azzurra, nel primo set, era quasi tutta nel dritto mancino quando doveva far male e nel rovescio incrociato quando voleva palleggiare e cercare di far sbagliare Rybakina, apparsa in questi giorni molto fallosa col dritto. Trevisan ha avuto le prime chance, sull’1-1, quando si è arrampicata fino al 15-40: due seconde molto coraggiose hanno dato la parità alla kazaka, che però concedeva una terza chance e lì la toscana ha calibrato male il rovescio incrociato dopo essere entrata nello scambio. Passato lo spavento, in risposta è tornata a pressare fino a prendersi il break. Altro esempio di quanto la velocità della superficie faccia la differenza è sul punto del 15-30: Rybakina ha giocato un rovescio in pressione, pesante, su cui Trevisan dopo il rimbalzo è dovuta indietreggiare rispetto alla linea di fondo, esponendosi ancor di più nel colpo successivo su cui ha dovuto prendere un rischio con l’uscita di dritto in lungolinea, ma la palla di Rybakina era troppo forte e ha perso il controllo.
Fatto il break, la kazaka non ha però allungato. Si è incartata ai vantaggi, con Trevisan bravissima a far male con la risposta sulle diverse seconde palle giocate. Alla fine, un errore sempre col dritto dopo il servizio ha concesso una chance di controbreak, capitalizzata da un nastro fortunatissimo. Poteva nascere una nuova partita, o quantomeno un nuovo set, e invece con bravura Rybakina ha fatto nuovamente il break e chiuso il set 6-3. Il brutto game iniziale di Martina ha segnato, di fatto, anche il secondo parziale. Con l’avversaria scappata sul 2-0 era spalle al muro, sapendo di non avere vere armi per risalire se non cercare di mandarla fuori giri come avvenuto ieri contro Aljona Ostapenko. Rybakina, in questo momento, è altra pasta e il doppio break ha chiuso la sfida, arrivata al 6-0 con il nono e il decimo ace della kazaka proprio nell’ultimo turno di battuta: è la quarta partita consecutiva (su altrettante giocate in Florida) dove tocca la doppia cifra con gli ace, colpo davvero importante in questo periodo dove vorrebbe di più dal proprio gioco.
In semifinale, la terza del suo 2023 dopo quella all’Australian Open e a Indian Wells, avrà o Jessica Pegula o Anastasia Potapova che si affronteranno nella sfida che aprirà la sessione serale. Piccola nota di colore azzurro: se Pegula replicherà il successo di Indian Wells contro Potapova, Trevisan lunedì prossimo sarà ufficialmente in top-20; se Potapova farà il colpaccio, sarà lei a entrare tra le prime 20.
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