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17 Mar 2023 00:16 - WTA
WTA Indian Wells: Swiatek col pilota automatico, in semifinale ritrova Rybakina
di Diego Barbiani
[1] I. Swiatek b. S. Cirstea 6-2 6-3
[10] E. Rybakina b. K. Muchova 7-6(4) 2-6 6-3
Era grande favorita già alla vigilia, alla fine Iga Swiatek si è quasi concessa una giornata di leggero relax. 6-2 6-3 il punteggio con cui la polacca si è fatta valere contro Sorana Cirstea, cancellando dalla mente collettiva quel match piuttosto duro avvenuto a Melbourne, Australian Open 2022. In quell’unico precedente tra le due, unico fattore per capire cosa potesse verificarsi in campo, ci fu un 5-7 6-3 6-3 che nasceva da una prova pessima al servizio della polacca, oltre a combattere coi nervi che cercavano di saltare di minuto in minuto, soprattutto nel terzo set.
Oggi i patemi, per Swiatek, sono stati decisamente meno. Poteva esserci forse un punteggio ancor più ampio se nel primo set si fosse tenuta il break maturato sul punteggio di 1-0 e non avesse perso il servizio dal 2-0 40-15, ma la forbice tra le due si è ampliata poco dopo. La rumena era in costante affanno al servizio, sempre costretta a fronteggiare palle break, e sul 2-3 complice anche una stecca di rovescio sul 30-15 e un doppio fallo sul 30-30 si è rimessa nei guai, vedendo qui Swiatek staccarsi definitivamente e scappare sul 5-2.
C’era il solito alto livello della polacca, tra gestione del ritmo più elevato dell’avversaria, capacità di trovare la profondità e far “rullare” quel dritto che manda quasi tutte a perdere tanto campo, nei casi in cui ancora riescano a rigiocarlo. Sul 5-2 ha evitato anche di dover chiudere il set col servizio, salendo 0-30 e mettendo di nuovo enorme pressione a Cirstea, che sul 30-40 cancellava il primo set point con un ace ma non chiudeva a causa di un super punto per ritmo, costruzione e precisione di Swiatek, che poi entrava in campo col rovescio in risposta su una seconda palla della rumena e chiudeva il set alla seconda chance.
Il secondo è stato forse ancor più agevole, perché il ritmo piuttosto alto del primo parziale ha mandato in apnea l’avversaria e, il break trovato a inizio del secondo, ampliava ancor di più la forbice. Dal 30-15 nel primo game di servizio Cirstea ha di nuovo ceduto, costretta a vedere il rovescio di Iga che faceva sempre tanto male sia giocato in maniera offensiva sia difensiva. L’allungo sul 3-0 e il doppio break hanno chiuso una pratica ormai definita e da lì alla stretta di mano c’è voluto un po’ più del previsto solo perché sul 4-0 Swiatek ha calato un po’ l’attenzione, sbagliando qualche rovescio di troppo e lasciando due game all’avversaria. Sul 4-2 si è ripresa tenendo la battuta a zero, e sul 5-3 ha sfruttato di nuovo il servizio per chiudere la sua giornata, risparmiando anche qualche energia in vista di domani sera quando affronterà, per la seconda volta nel 2023, Elena Rybakina.
La kazaka, che la sconfisse nell’ottavo di finale dell’ultimo Australian Open, oggi si è imposta in un match dal punteggio molto tirato contro Karolina Muchova, con la ceca che deve avere enormi rimpianti soprattutto per il primo parziale quando la sua qualità stava avendo la meglio sulla forza e il gioco più monocorde dell’avversaria ma dal 5-4 e servizio si è smarrita, commettendo un doppio fallo sul 30-30 e poi andando a rete in maniera molto avventata in più occasioni, sprecando un set point a causa di uno smash giocato con troppa foga e concedendo una seconda opportunità alla kazaka, realizzata con un dritto di Muchova scappato in corridoio.
Quel set, nel 7-6(4) 2-6 6-4 finale, ha inciso inevitabilmente. Karolina sembrava sempre poter mettere la testa avanti, ma qualche pasticcio tattico e una seconda troppo docile l’hanno condannata. Pure nel tie-break aveva trovato un minibreak di vantaggio sul 2-2, perdendolo però subito dopo quando la seconda palla di servizio era comoda per la risposta di rovescio incrociato della kazaka che, dal 4-4, metteva insieme gli ultimi tre punti e con la ceca che ha completato il pasticcio sbagliando un altro dritto sul 5-4 per la sua avversaria e poi facendo doppio fallo.
La bella reazione del secondo parziale non è bastata, perché sull’1-1 nel set decisivo è stata vittima di un nuovo brutto turno di battuta e da lì Rybakina non ha più tremato più di tanto, rientrando da 0-30 quando era al servizio per chiudere l’incontro e non dovendo nemmeno salvare palle break.