La vera sorpresa a questo punto è il fatto che l’andamento delle partite di Shapovalov sia così prevedibile. Le partite del ragazzone canadese, probabilmente con Kyrgios il più dotato di talento puro, seguono sempre un andamento che fa vacillare i sensi fino a non credere che sia reale quello che una volta di più i vostri occhi vi stanno trasmettendo. Gioco scintillante e avversario travolto per tre quarti abbondanti di partita, recuperi strabilianti a partita persa e quindi regalo finale quando il match si avvia alla stretta finale. Shapovalov contro Hurkacz, che ha fatto poco più che lo spettatore, era partito malissimo, precipitando subito 0-3 e salvando una palla dello 0-4. Venti minuti dopo Shapovalov serviva sul 5-4 per il set. Naturalmente break e set perso al tiebreak.
Nel secondo set Shapovalov andava avanti di un break, ne subiva due di fila, si portava in parità e infine dava via libera al polacco. Nel terzo e nel quarto su Hurkacz si è abbattuta una tempesta di soluzioni vincenti che in poco più di un’ora hanno rimesso il match in parità. Nel quarto gioco del quinto set Shapovalov andava 40-0 e metteva due prime che Hurkacz mandava dall’altra parte come poteva, solo che Shapovalov sbagliava due semplicissimi dritti da metà campo. Poi il doppio fallo per cedere la battuta e infine, per completare l’opera, nell’ultimo game dissipava un vantaggio di 0-40 e cinque palle break.
Se ci siamo abbandonati ad una semi-cronaca è per provare vagamente a dare al malcapitato lettore il senso di vertigine che Shapovalov può provocare. A volte naturalmente viene da maledire quella strana cosa che sembra avere sotto il cappellino ma Shapo ha il merito di ricondurci alla realtà fanciullesca delle cose: il tennis alla fine è un gioco e si gioca per divertirsi, importa poco, a noi che guardiamo, il risultato. Forse lui non sarà d’accordo ma tant’è, inutile che si faccia prendere dai nervi.
Quello che Shapovalov ha fatto in 3 ore e 40 di partita Tiafoe l’ha condensato nei 20 minuti finali del tiebreak del quarto set, quando sotto due set a uno lo statunitense con grandissima brillantezza si portato sul 6-1. Khachanov sembrava già pronto per il quinto, ma chissà cosa passava per la testa di Frances, sta di fatto che il russo si trovava senza fare chissà cosa sul 7-6. Sul match point Tiafoe ritrovava un po’ di calma, e trascinava ancora il match fino al 9 pari, quando sbagliava un dritto e si offriva al servizio di Khachanov che chiudeva il match.
In precedenza Tsitsipas si era guadagnato Sinner vincendo agevolmente contro Griekspoor, e forse l’unica cosa da segnalare è una seconda palla sul 6-4 del tiebreak scagliata malamente in tribuna.
Buona vittoria anche per Felix Auger Aliassime, che ha però perso un altro set contro Cerundolo.
Le sorprese vere sono state quelle di Lehecka, che ha superato in cinque set un Norrie menomato, e soprattutto quella di Korda, che anche lui approfittando di un fastidio al fianco di Medvedev, ha eliminato il finalista della scorsa edizione e più accreditato rivale di Djokovic. Adesso per il serbo la strada pare ancora più in discesa.
Terzo turno
[31] Y. Nishioka b. M. McDonald 7-6(6) 6-3 6-2
[18] K. Khachanov b. [16] F. Tiafoe 6-3 6-4 3-6 7-6(9)
[10] H. Hurkacz b. [20] D. Shapovalov 7-6(3) 6-4 1-6 4-6 6-3
[29] S. Korda b. [7] D. Medvedev 7-6(7) 6-2 7-6(4)
[3] S. Tsitsipas b. T. Griekspoor 6-2 7-6(5) 6-3
[15] J. Sinner b. M. Fucsovics 4-6 4-6 6-1 6-2 6-0
J. Lehecka b. [11] C. Norrie 6-7(8) 6-3 3-6 6-1 6-4
[6] F. Auger-Aliassime b. [28] F. Cerundolo 6-1 3-6 6-1 6-4
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