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Australian Open, Sinner straordinario: rimonta 2 set a Fucsovics, agli ottavi ritrova Tsitsipas

[15] J. Sinner b. M. Fucsovics 4-6 4-6 6-1 6-2 6-0

Che sia il primo passo di una nuova storia? Jannik Sinner al settimo tentativo è riuscito a rimontare due set di ritardo e vincere al quinto set, e lo fa all’Australian Open dove lo scorso anno lo ricordavamo nervosissimo e deluso fin da quel set perso contro Taro Daniel al secondo turno, in un torneo sì concluso ai quarti di finale contro Stefanos Tsitsipas ma dove le scorie e l’insoddisfazione furono tali da portare a cambi radicali nel suo team.

Melbourne, Australia, un anno dopo. Oggi Jannik è parso un altro. Non tanto per il semplice fatto di aver vinto un match molto complicato contro un avversario scomodo e che fino a metà del quarto set sembrava muoversi ancora come un gatto e colpire con grande efficacia, ma perché il suo atteggiamento nel cambiare la dimensione alla partita è stato visibile fin dall’inizio del terzo set. Con molta calma, ha trovato almeno due, alle volte tre marce in più dell’ungherese col dritto che ha ribaltato le sorti di una sfida che non è parsa effettivamente “andata” ma che sotto 4-6 4-6 lo metteva spalle al muro.



Quando parliamo di “marce”, qui, intendiamo soprattutto i passi in avanti fatti dal suo dritto. Nei primi due set Jannik subiva troppo il ritmo di Fucsovics e sembrava un po’ di rivedere quel match che l’azzurro perse proprio su questi campi ormai quattro anni fa. Marton, abile nel tenere gli scambi vivi abbastanza a lungo da sfiancare l’italiano, aveva da subito portato Sinner a sbagliare tanto e il break nel quinto game apre la strada al numero 78 del mondo per la conquista del primo set, arrivata grazie all’importante aiuto della prima palla dal 15-30 sul 5-4. Nel secondo il copione è abbastanza simile: scambi sempre abbastanza lunghi, Fucsovics perfetto nella copertura del campo e nel costringere Sinner agli errori con un unico passaggio a vuoto di Marton nel sesto game. Jannik si è ripreso il break ceduto in avvio, ma nel finale è di nuovo il primo a cedere.

L’ungherese, avanti 6-4 6-4, era nell’invidiabile situazione di chi non aveva mai perso in carriera da due set di vantaggio e aveva incartato perfettamente la partita del più quotato (ma ancora un po’ spento) avversario con Sinner che a quel punto doveva a tutti i costi dimostrare di avere nella testa e nella racchetta quei progressi su cui ha lavorato tanto nell’ultimo periodo. E così dal terzo set è cambiato tutto. I primi game sono stati ancora sofferti, ma il break trovato e l’allungo sul 3-0 ha visto i primi servizi giocati con meno fretta e i primi dritti dove ha messo più rapidità di braccio e profondità. Fucsovics ha cominciato a perdere campo, forzato a difendere dietro la linea di fondo. Più strada da percorrere, più volte a non gestire più la pesantezza dei colpi dell’azzurro, salito tantissimo con il proprio dritto mano a mano che i game passavano.

Vinto agilmente il terzo parziale, Jannik ha avuto una falsa partenza nel quarto. Una risposta fortunata di Fucsovics spalanca le porte per il break del 2-0, ma lì Sinner ha trovato il modo di alzare ancora il livello per un controbreak immediato e una serie di 20 minuti dove ogni palla che toccava col dritto era praticamente un vincente. Controbreak, 2-2, nuovo break, 4-2. Una serie di forza e un livello altissimo in questo frangente che hanno tagliato le gambe all’avversario. Il terzo break consecutivo ha segnato la fine del quarto parziale e, a lungo andare, della partita.



Saranno 12 i game consecutivi che il numero 16 del mondo totalizzerà da quel 2-0 Fucsovics, chiudendo il quarto set 6-2 e prendendo subito vantaggio nel quinto. Ormai la situazione era capovolta: Marton aveva subito ganci in faccia continui ed era sparito dal campo, lasciando un assolo di Jannik che si esibisce in tutto il suo repertorio.

Ora, come 12 mesi fa, troverà sulla sua strada il greco Tsitsipas che oggi ha sconfitto Tallon Griekspoor 6-4 7-6 6-2. Il numero 3 del seeding lo scorso anno si era imposto 6-3 6-4 6-2 sancendo di fatto la fine del rapporto tra Sinner e Riccardo Piatti. Jannik si ripresenterà ora con Stefano Vagnozzi e Darren Cahill, acclamato con un’ovazione anche stavolta dal pubblico sugli spalti e con l’azzurro che nelle parole di elogio ha ricordato molto quello che diceva Simona Halep dell’allenatore australiano: è uno che si completa molto bene col resto del team, non è un “io” che vuole essere sopra gli altri. Con la rumena ci fu una chimica speciale e arrivarono a realizzarsi i sogni di una vita per lei. Ora è Sinner a provarci, e già rispetto alla sua versione scottata post Australian Open 2022 siamo a una nuova fase.



Terzo turno

[31] Y. Nishioka b. M. McDonald 7-6(6) 6-3 6-2
[18] K. Khachanov b. [16] F. Tiafoe 6-3 6-4 3-6 7-6(9)
[10] H. Hurkacz b. [20] D. Shapovalov 7-6(3) 6-4 1-6 4-6 6-3
[29] S. Korda vs [7] D. Medvedev
[3] S. Tsitsipas b. T. Griekspoor 6-2 7-6(5) 6-3
[15] J. Sinner b. M. Fucsovics 4-6 4-6 6-1 6-2 6-0
J. Lehecka b. [11] C. Norrie 6-7(8) 6-3 3-6 6-1 6-4
[6] F. Auger-Aliassime b. [28] F. Cerundolo 6-1 3-6 6-1 6-4

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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