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24 Ott 2022 10:33 - WTA
WTA 1000 Guadalajara, trionfa Pegula: finiti 3 anni di digiuno. Sakkari ancora sconfitta in finale
di Diego Barbiani
È Jessica Pegula la campionessa della prima edizione del WTA 1000 di Guadalajara, torneo messicano che dopo aver ospitato le Finals nel 2021 quest anno ha riapprofittato del vuoto in calendario causato dall’assenza dei tornei in Cina per prendersi una licenza comunque molto importante come quella di un ‘1000’.
È stata una settimana molto importante per lei, che oltre al titolo vinto può vantare un esordio dove ha salvato tre match point contro Elena Rybakina in una partita messasi malissimo e che è riuscita a raddrizzarla fino a spuntarla 9-7 al tie-break decisivo.
Molto più agevole il cammino tra semifinale e finale, dove concretamente è stata in difficoltà solo nel primo set del match di sabato contro Victoria Azarenka quando ha dovuto rientrare dall’1-4 per imporsi poi 7-6 6-1 anche a causa del dolore al braccio destro della bielorussa che è aumentato col passare del tempo. Nella nottata italiana tra domenica e lunedì, invece, il trionfo per 6-2 6-3 contro Maria Sakkari che a sua volta, invece, vede ancora ripresentarsi i suoi problemi di tenuta quando si tratta di imporsi in una partita di questo valore. È la quarta finale persa su altrettante giocate nel 2022 e l’unico titolo della sua carriera risale a quello di Rabat nel maggio 2019. 2019 che era anche l’anno dell’unico successo di Pegula prima di questo, con l’affermazione sul cemento di Washington a inizio agosto contro la nostra Camila Giorgi.
La partita ha avuto una sola protagonista: Pegula ha avuto molta più costanza, solidità, efficacia. Sbagliava poco, era cinica nelle occasioni ed è volata sul 6-2 5-2 e servizio dominando il gioco, mentre Sakkari era da subito la copia sbiadita della giocatrice vista tra ottavi e semifinale, match che è stato diviso in due giorni perché dopo un lungo primo set (83 minuti) contro Marie Bouzkova si è sospeso tutto per pioggia e alla ripresa la greca si era poi imposta 7-5 6-4 in due ore e venti complessive. In finale, purtroppo per lei, non ha funzionato praticamente nulla. Il dritto volava quasi sempre lontano dalle righe, il nervosismo era palpabile dopo appena pochi game e non è mai riuscita a strappare la battuta all’avversaria se non sul 2-6 2-5. Troppo poco.
Jessica è così la nuova numero 3 del mondo, a duecento punti circa da Ons Jabeur. La sfida, magari anche tra lei e Sakkari, si sposterà ora in Texas per le Finals di Fort Worth.