Per il secondo turno consecutivo Karolina Pliskova ottiene una vittoria molto pesante in questo US Open.
Dopo un’annata fatta soprattutto di brutte figure e una forma ben lontana dall’essere accettabile, dopo essere anche uscita dalla top-20 per la prima volta in ormai otto anni, la ceca ha infilato due vittorie molto pesanti al terzo set prima contro Belinda Bencic e ieri contro Victoria Azarenka.
Soprattutto, è da segnalare come abbia retto fisicamente dopo la prova piuttosto dura contro la svizzera nel terzo turno, dove aveva dovuto rimontare un set di ritardo, perché quella contro la bielorussa si presentava da subito come una partita molto dura e dove aveva bisogno di grande lucidità per affrontare un’avversaria che è dotata di un’ottima risposta ma soprattutto ha più armi di lei da fondo campo.
In un confronto tra ex numero 1 del mondo, Pliskova si è imposta 7-5 6-7(5) 6-2 in tre ore di gioco. Una vittoria quasi per ko tecnico nel set decisivo, ma maturata già da un primo parziale dove era partita meglio, salendo 3-0, e poi aveva subito il rientro dell’avversaria che aveva cominciato a carburare da fondo campo, scambiando meglio e ricavando molto di più muovendo la palla in maniera più decisa tra i due lati. Ha pure servito per il primo parziale, Azarenka, ma quello forse è stato il game più brutto della sua partita perché ha pasticciato tanto con la battuta, trovato poche prime, commesso due doppi falli e mancato altrettanti set point. Di contro, la ceca ha ribaltato lo scenario e sul 6-5 è stata perfetta in risposta, prima con un gran rovescio lungolinea per il 30-30 e poi con due ottimi dritti incrociati sul set point.
Tanta lotta anche nel secondo parziale, con un solo break per parte e deciso in un tie-break dove Azarenka era partita molto forte ma dal 6-2 si è vista recuperare fino al 6-5, riuscendo comunque a chiudere al quarto set point. Tutto lo sforzo, però, è risultato vano nel set decisivo quando è partita subito in affanno e ha ceduto la battuta, con Pliskova che è diventata letale e cinica: primo turno di servizio tenuto a 15, il secondo e il terzo a 30. Aveva chiuso il rubinetto delle occasioni. Azarenka continuava a soffrire e salvava tre chance di doppio break sull’1-3, non riusciva a far lo stesso sul 2-4 consegnandosi di fatto all’avversaria.
Pliskova ritroverà ora Aryna Sabalenka, già affrontata e battuta a livello Slam nella semifinale di Wimbledon 2021. La numero 6 del seeding ha rimontato quella che sembrava una scatenata Danielle Collins, giunta agli ottavi offrendo le sue migliori prestazioni dall’Australian Open e avendo eliminato anche Naomi Osaka e Alizé Cornet lungo il cammino (quest ultima con 52 vincenti in due set). La padrona di casa era salita avanti 6-3, ma dal secondo set in poi ha fatto sempre più fatica a reggere l’assalto dell’avversaria. È stata una serataccia, per lei. A fine gara la sua percentuale di prime palle in campo non arrivava nemmeno al 40%, il che l’ha portata inevitabilmente in un territorio molto scomodo tra il non gestire l’aggressività in risposta di Sabalenka e non poter lei imporre il ritmo che le piace: indiavolato e soffocante. Dal 3-3 nel secondo set Sabalenka ha vinto nove dei successivi 11 giochi disputati, chiudendo 3-6 6-3 6-2 per il miglior risultato in stagione in un Major.
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