Soltanto Serena Williams, Chris Evert (entrambe con otto), Monica Seles e Arantxa Sanzhec Vicario (sette) hanno raccolto più semifinali in carriera in Canada rispetto a Simona Halep.
La rumena tra Toronto e Montreal ha spesso trovato oasi di trionfi importanti e anche in un’annata con molte ombre e poche luci si è ripetuta tornando tra le migliori quattro nel WTA 1000 dell’Ontario.
L’ex numero 1 del mondo, ormai fuori dalla top-10 da più di un anno anche per continui problemi fisici, ha vinto una partita abbastanza dura contro Cori Gauff per 6-4 7-6(2) portando la serie sul 4-0 in suo favore e senza aver mai ceduto set alla giovanissima statunitense che forse non ha avuto un buon approccio alla gara scivolando da subito indietro di un break ma che nel secondo parziale ha messo in campo un atteggiamento più combattivo senza però raccogliere i frutti del suo sforzo nelle fasi conclusive.
Halep dunque affronterà ora Jessica Pegula. La statunitense ha bissato la semifinale della passata stagione ottenendo anche un piccolo traguardo come la prima ad arrivare per due volte al penultimo atto del torneo canadese nelle prime due edizioni giocate da Serena Williams tra 2000 e 2001. La numero 7 del mondo si è imposta per 6-3 6-3 contro Yulia Putintseva confermandosi come una delle top-10 più costanti e la testa di serie più alta rimasta in tabellone.
Nella parte alta invece c’è un nuovo exploit di Beatriz Haddad Maia, che dopo Leylah Fernandez e Iga Swiatek si è imposta in rimonta contro Belinda Bencic. Risultato sorprendente soprattutto perché maturato con una nuova battaglia di tre set dopo le tre ore di ieri e dopo aver perso il primo parziale, in questo caso, con un netto 6-2. Invece dall’inizio del secondo set la situazione in campo è cambiata quasi subito. Sull’1-1 Belinda è andata sotto 0-40 al servizio con le prime palle break concesse nella partita e persa la battuta ha avuto molta difficoltà a ingranare subito in risposta lasciando allungare la brasiliana che, salvata una chance di controbreak sul 3-2 ha poi completato l’opera con un nuovo game vinto in risposta sul 5-3. Ancor più sorprendente l’epilogo nel terzo set perché Bencic era riuscita a prendere il break di vantaggio, come accaduto a Swiatek, e a salire sul 2-0. È girata malissimo, in questo caso, nelle fasi conclusive: riagguantata sul 2-2 ha poi avuto due palle break sul 3-3, mancate, e perso il proprio game al servizio sul 3-4. Haddad Maia, che ha così chiuso la pratica al terzo match point, è ora praticamente certa di diventare una nuova top-20 dopo aver costruito gran parte di questa crescita nel mese di giugno coi primi titoli WTA (due consecutivi) su altrettanti tornei su erba e una terza semifinale a Eastbourne.
Haddad Maia affronterà così Karolina Pliskova, finalmente, davvero, finalmente, apparsa risvegliatasi dal torpore e dal grigio di un 2022 veramente duro con lei. Dopo tante batoste e partite brutte da commentare, la ceca ha trovato una scossa in questa settimana che l’ha portata a vendicare le sconfitte subite contro Katie Boulter, Amanda Anisimova e Maria Sakkari inanellando la quarta vittoria consecutiva e fermando le ambizioni della giovanissima e rampante Qinwen Zheng. La cinese sembra sempre più interessante nel suo percorso di crescita, ma oggi si è fermata un gradino (meno) sotto la ceca che ha vinto 4-6 6-4 6-4 dopo la mezzanotte, facendo e disfacendo un po’ troppo forse nei primi due set dove in entrambi era partita avanti 3-0, ma chiudendo l’opera con un set decisivo di alto livello e dove finalmente il dritto sembrava rinato per spinta e impatto rispetto alle scorse settimane. Che sia un piccolo tassello di un nuovo inizio?
Risultati
B. Haddad Maia b. [12] B. Bencic 2-6 6-3 6-3
[14] Ka. Pliskova b. Q. Zheng 4-6 6-4 6-4
[7] J. Pegula b. Y. Putintseva 6-3 6-3
[15] S. Halep b. [10] C. Gauff 6-4 7-6(2)
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