Altro inciampo della numero 1 del mondo, che dopo Toronto viene eliminata al terzo turno anche a Cincinnati.
Iga Swiatek è abbastanza evidente ormai come non abbia la prontezza e la reattività di inizio anno, oggi il risultato è anche abbastanza pesante in favore della sua avversaria, Madison Keys, e tutto rientra in una fase di stagione dove non ha mai brillato.
La questione sollevata ieri dalla polacca in conferenza stampa sulla scarsa adattabilità alle palline che stanno usando, già ripresa pochi mesi fa anche dal coach di Ashleigh Barty (“con queste palle Ashleigh non potrà mai vincere lo US Open”), può aver inciso, ma in generale la polacca sembra un discreto cantiere aperto. Sta cercando qualcosa di nuovo col servizio, lo si vede soprattutto perché con la seconda cerca forse più soluzioni al corpo e meno prevedibilità compreso il solito kick a uscire sulla seconda palla, specialmente da sinistra.
Intervistata dalla tv polacca in questi giorni, ha ammesso una volta di più come tutta la fase fino a luglio sia ormai da accantonare, certo il 6-3 6-4 che ha premiato la tennista statunitense è un risultato che poteva essere molto più pesante se Madison avesse concretizzato i primi due match point sul 5-0, prima di incartarsi e subire un parziale di 10 punti consecutivi, perdere fiducia e ritrovarsi addirittura avanti solo di un game. Swiatek, risalita sul 4-5 cominciando a non sbagliare e a provare qualcosa di più col dritto, ha trovato molta più incertezza dall’altro lato della rete ma quando è stato il momento di servire per provare l’aggancio sul 5-5 ha cominciato male, subendo subito due rovesci vincenti che di fatto hanno indirizzato game e partita.
Dicevamo del servizio della polacca. Proprio il voler cercare qualche variabile in più al servizio l’ha esposta, oggi ancor più di ieri contro Sloane Stephens, a un attacco continuo subito dalla risposta di Madison che la colpiva perlopiù centralmente, senza darle tempo di organizzarsi, e da un suo dritto che oggi invece non replicava l’atteggiamento offensivo visto ieri. E soprattutto il dritto sta pesando tanto, perché ultimamente è il termometro vero del suo gioco e se il braccio non gira come dovrebbe la sua fiducia tende a sparire.
Ha avuto una mezza chance a inizio partita, quando avanti 2-1 è arrivata all’unica palla break cancellata però da un ottimo dritto incrociato stretto dell’avversaria. Dal 3-2, poi, quasi solo dolori. Alle prime “pallate” della campionessa 2019 la fiducia si è quasi spenta. Keys ha cominciato a rompere gli argini e dilagare mettendo insieme una serie di otto game consecutivi. A inizio anno le due si erano affrontate a Indian Wells, vinse Swiatek 6-1 6-0 in un match serale dove Madison non ci capì nulla. Le condizioni rispetto ad allora, malgrado sia sempre cemento e sempre Nordamerica, sono molto diverse come anche lo stato di Iga, oggi lontana dalla linea di quel periodo.
Per una grande colpitrice che avanza, se ne aggiunge un’altra di peso come Petra Kvitova. La ceca, malgrado il secondo set ceduto per 6-4, ha travolto Ons Jabeur 6-1 4-6 6-0 dominando la tunisina nei due set vinti e garantendosi in maniera pressoché definitiva una testa di serie allo US Open. E un’altra top-10 a uscire è Anett Kontaveit, che sembrava aver messo una buona ipoteca sul risultato finale dopo il 6-2 nel primo set contro Shuai Zhang e che invece ha finito per subire quattro game consecutivi nel parziale decisivo e perdere 2-6 6-4 6-4.
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