Us Open, per Berrettini esordio facile che più facile non si può con Jarry

M. Berrettini [13] b. N. Jarry 6-2 6-3 6-3

Ha rispettato ampiamente i favori del pronostico il nostro Matteo Berrettini, testa di serie n. 13 qui a New York, contro il cileno Nicolas Jarry, proveniente dalle qualificazioni.

Se qualche dubbio poteva esserci, comunque, questo poteva dipendere solo dalla condizione dell’azzurro, con alle spalle davvero poche partite in questa estate americana e sempre, purtroppo, a rischio infortuni.

Per il resto, la differenza tecnica tra i due giocatori è stata evidente sin dal primo game, in cui la velocità di braccio di Matteo ha messo subito in difficoltà il dritto lento e macchinoso di Jarry, giocatore più adatto alla terra battuta, nonostante colpi potenti e stazza, che al cemento rapido di New York.

Berrettini, al contrario, ha mostrato per tutta la partita una buona forma nei suoi due fondamentali più importanti, dritto e servizio, una accettabile condizione di gambe e sufficienti certezze anche sul rovescio, variando con continuità tra back e top spin.

Queste differenze hanno fatto scorrere la partita di Berrettini in maniera fluida, con il ritmo al servizio che è ulteriormente migliorato con il passare dei game e la costante certezza degli errori sul dritto da parte del suo avversario.

Matteo ha chiuso con dieci ace nessun break subito.

Ottimo esordio comunque, utile per prendere confidenza con questi campi e iniziare a dare certezze al proprio gioco.

Per capire davvero a che livello sia il Berrettini di questo momento aspettiamo comunque avversari più tecnici e dotati.

Al prossimo turno lo aspettano o Grenier o Etcheverry, non insormontabili, insomma.

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