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Stats Australian Open: Nadal da record, l’Italia avanza

L’epilogo del torneo renderà storica l’edizione 2022 degli Australian Open .

In finale,un grandioso Rafael Nadal è riuscito a portare a casa una partita il cui esito, dopo due set sembrava inesorabilmente destinata ad arricchire il palmares del russo Medvedev che avrebbe in questo modo bissato il successo clamoroso ottenuto agli Us Open dello scorso anno in cui inferse a Diokovic la sconfitta più dolorosa della carriera impedendogli la conquista del Grande Slam e si sarebbe assicurato il privilegio di conquistare la leadership mondiale interrompendo ,magari solo provvisoriamente il dominio incontrastato che durava senza soluzione di continuità dal 2 febbraio 2004 (cioè da 18 anni).

Il tennista spagnolo è riuscito a recuperare due set di svantaggio, chiudendo in crescendo contro il favorito numero uno alla vigilia , di dieci anni più giovane , al termine di una battaglia spettacolare durata 5 ore e 24 minuti che resterà nella storia perché sigilla in via definitiva la grandezza immensa e a tutto tondo di uno dei più grandi atleti della storia dello sport mondiale.

Medvedev starà sicuramente recriminando per aver sprecato il colpo del k.o sul 3-2 del terzo set allorchè , per eccessiva sicurezza,ha sprecato tre break point consecutivi per andare 4-2 , ma è anche vero che da quel momento il pallino del gioco è passato nelle mani del tennista maiorchino che con un occhio costante alla spia della riserva, non lo ha mai più ceduto nonostante la stanchezza crescente .

E’ la settima finale di uno Slam il cui vincitore recupera due set di svantaggio, la prima agli Aus Open:

Con questo successo Nadal, conquista in solitario il primato degli Slam vinti salendo a 21 vittorie in 29 finali disputate e staccando Diokovic e Federer fermi entrambi a 20 vittorie in 31 finali disputate:

All’età di 35 anni 7mesi e 27 giorni, Nadal è il terzo tra i più anziani vincitori Slam in Era Open E’ preceduto dal Ken Rosewall che nel 1972 vinse per l’ultima volta gli Aus Open a 37 anni ,un mese e 24 giorni e da Roger Federer che ha vinto il suo ultimo Slam all’età di 36 anni 5 mesi e 20 giorni (Aus Open 2018) . Col successo di ieri in Australia , Nadal diventa il secondo tennista dell’Era Open ,dopo Nole Djokovic ad aver vinto almeno due volte ciascuno dei quattro Slam.

Altri numeri del torneo

2- le partite vinte al quinto set recuperando due set di svantaggio:

Medvedev-Auger Aliassime nei quarti : 6-7 3-6 7-6 7-5 6-4

Nadal-Medvedev in finale : 2-6 6-7 6-4 6-4 7-5

4le vittorie ottenute nella storia del torneo recuperando in finale due set di svantaggio:

5- le nazioni ad aver avuto più di una presenza negli ottavi: Spagna,Francia,Italia.Stati Uniti e Canada, tutte con due presenze. Non accadeva dal 2001

8- i match disputati agli Aus Open nell’Era Open ,durati più di 5 ore. La finale di quest’anno è il secondo per durata:

15i tennisti a stelle e strisce presenti in tabellone.Gli Usa tornano ad essere la nazione più rappresentata dopo 3 anni (16 presenze nel 2019)

24- le partite conclusisi al 5° set.Furono 21 nel 2021

38– i Paesi di provenienza dei 128 tennisti presenti nel main draw.

82- i tie break giocati nel torneo. Furono 71 nel 2021

90- i titoli conquistati da Nadal nel circuito maggiore .

IL TORNEO DEGLI ITALIANI

Il primo Slam dell’anno conferma i progressi dei tennisti italiani guidati dal duo Berrettini- Sinner grazie ai quali si sono ottenuti piazzamenti storici e performance complessive mai ottenute in precedenza a questi livelli.

Il dato più eclatante è rappresentato dalla presenza di due italiani nei quarti ,Berrettini e Sinner col primo approdato in semifinale. L’unico precedente nell’Era Open si registrò nel 1973 al Roland Garros allorchè Panatta giunse in semifinale e Bertolucci si fermò ai quarti.

Esserci riusciti sul cemento australiano risalta maggiormente ove si pensi che nella storia del torneo prima di quest’anno il miglior risultato era rappresentato dai quarti di finale raggiunti da Caratti nel 1991 e ante Era Open da De Stefani nel 1935 e da Pietrangeli nel 1957 (col tabellone a 32 giocatori).

Berrettini ha confermato di essere sempre più convinto dei propri mezzi e poter competere ai massimi livelli. Ha vinto cinque partite due delle quali molto tirate entrambe decise al quinto set: al terzo turno contro lo spagnolo Alcaraz , degno predestinato all’eredità di Nadal in Spagna e contro il mai domo Monfils che a 35 anni è riuscito ad approdare per la seconda volta in carriera ai quarti dello Slam australiano a distanza di 6 anni dalla prima volta . Anche contro Nadal in semifinale alla fine si è riscattato sfiorando l’approdo al quinto set ,ma pagando di fatto lo scotto di una partenza poco convinta costatagli troppo velocemente i primi due set.

Al termine del torneo Berrettini è diventato il primo tennista azzurro in campo maschile (tra le donne vi riuscì Francesca Schiavone) ad aver raggiunto i quarti almeno una volta in tutti gli Slam. Per effetto dei punti raccolti grazie alla terza semifinale in carriera dopo quelle raggiunte a New York nel 2019 e a Wimbledon lo scorso anno,sfociata poi nella finale persa contro Djokovic, il tennista romano migliora il suo best ranking salendo al sesto posto, scavalca Barazzutti che si fermò al settimo posto, a prepara l’assalto al quarto posto che fu di Panatta ,per due settimane, nell’agosto del 1976.

A corroborate il bilancio azzurro ci ha pensato Yannik Sinner che, dopo aver ,per la terza volta in carriera, domato negli ottavi le ambizioni di Alex De Minaur, beniamino di casa, si è dovuto arrendere troppo nettamente nei quarti al miglior Tsitsipas visto in stagione.

Il ventenne altoatesino ha arricchito il suo palmares col secondo quarto di finale in carriera e ha consolidato la decima posizione in classifica .

A livello complessivo l’edizione degli Aus Open di quest’anno segna il record di presenze di azzurri ai nastri di partenza . Dieci tennisti in campo maschile con un record di partite vinte (11) e giocate in totale (21).

Il risultato resta da record anche comprendendo il bottino racconto in campo femminile (4 vittorie e altrettante sconfitte ) dove la migliore performance è stata registrata da Camila Giorgi approdata al terzo turno dove si è arresa alla superiorità della numero uno del mondo Ashley Barty che alla fine ha vinto il torneo.

Di seguito lo storico dei dati combined dal 2000:

Un’ultima nota statistica riguarda la performance fin qui fatta segnare da Matteo Berrettini nei tornei dello Slam : in 16 tornei disputati finora ha vinto 39 delle 54 partite disputate con una performance del 72,22 , la migliore nella storia tra i tennisti italiani:

Giancarlo Di Leva

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Giancarlo Di Leva

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