[7] C. Ruuu b. [5] A. Rublev 2-6 7-5 7-6(5)
C’è riuscito Andrey Rublev a non raggiungere le semifinali contro un giocatore che aveva battuto 4 volte su 4 nelle precedenti occasioni e che dopo mezz’ora sembrava serenamente avviato verso la quinta. Ma come spesso gli è accaduto in carriera – e verosimilmente come spesso gli accadrà – il moscovita, al cospetto di un buon giocatore e non tanto di più, ha improvvisamente perso la chiave del gioco. Avanti di un set e di un break, Rublev si è rilassato al punto da consentire a Ruud di raggiungerlo sul due pari. Rublev ha provato a rimettere insieme i pezzi e sembrava in grado di chiudere in un modo o nell’altro ma nel settimo game mancava due palle break consecutive e poi riusciva nell’impresa di farsi brekkare ancora nell’ultimo game prima del tie break.
Più stupito che preoccupato, Rublev sembrava di nuovo poter chiudere il match grazie ad un break di prepotenza realizzato nel quinto game, ma naturalmente non poteva finire certo così. Ruud, sempre senza fare mai niente di particolarmente rilevante, piazzava una rispostaccia su una palla break e metteva le cose in parità. Rublev rischiava pure qualcosa nel decimo game, ma sotto 15-30 riusciva a non combinare pasticci. Ci provava Ruud allora a combinare qualche guaio nell’undicesimo game, regalando con due dritti sballati e un doppio fallo una palla break a Rublev, ma il norvegese si salvava con un buon dritto in contropiede. L’inevitabile tiebreak era giocato piuttosto bene da entrambi, ma Ruud trovava addirittura tre ace e la scadente seconda palla di Rublev faceva il resto. Vittoria tutto sommato meritata del norvegese, perché davvero Rublev non riesce a migliorare il suo gioco, magari trovando modo di fare delle volée che se non proprio quelle di McEnroe non siano più vicine a quelle di un giocatre di Padel. Ruud è questo: tanta sostanza e niente regali, a volte basta.
Ad ogni modo un’altra partita non proprio indimenticabile in queste finals torinesi che fin qui non saranno certo ricordate per il tasso tecnico espresso dai dieci (sic) partecipanti. Da domani certamente le cose cambieranno, perché Djokovic-Zverev difficilmente sarà una brutta partita. Le partite fanno tutte storia a sè e tutto può succedere ma servirà ben altro che qualche sbadiglio a Medvedev per perdere contro Ruud. Secondo noi non ci riesce.
Come sempre, a Natale si è tutti più buoni. Per cui, senza troppo indulgiare oltre,…
di Salvatore Sodano C'era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e…
Iga Swiatek è stata protagonista di intervista con Anita Werner a 'Fakty po Faktach" (Il…
La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) e l’ITF (International Tennis Federation) sono liete di…
Sei mesi da numero uno. Jannik Sinner inizia oggi la ventiseiesima settimana consecutiva in vetta…
Simona Halep non è stata fin qui la sola giocatrice a esprimersi sul caso di…